[NuovoLab] Fw: sull'occupazione militare della val di susa

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Aihe: [NuovoLab] Fw: sull'occupazione militare della val di susa

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From: "Massimo DallaGiovanna" <Massimo.DallaGiovanna@???>
To: <undisclosed-recipients:>
Sent: Wednesday, November 30, 2005 9:30 AM
Subject: sull'occupazione militare della val di susa



Subject:    [ambiente_liguria] Dalla Val Susa: non fanno muovere neanche i
       preti!


29/11/2005 11.08
Oggetto: perché fuori della Valsusa si sappia la verità non filtrata

Questa mattina le forze dell'ordine hanno
militarizzato la Val Cenischia allo scopo di occupare i terreni dove
dovrà essere realizzato il futuro cantiere della TAV a Venaus ed io,
insieme con infermieri, maestri, postini ed altri lavoratori siamo
stati costretti a rimanere al freddo, senza poter raggiungere i nostri
rispettivi luoghi di lavoro. I carabinieri e la polizia ce lo hanno
impedito: le libertà costituzionali, ci hanno detto, sono state
verbalmente sospese.
Per raggiungere Susa sono stato dunque costretto
a raggiungere la strada statale a piedi, attraverso i boschi.
Occorre
una pesante riflessione sullo stato della democrazia in Italia.


don Gianluca Popolla
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Subject:    [ambiente_liguria] sull'occupazione militare della val di susa


************* Aiutiamo la Val di Susa *************

I parlamentari europei che sono oggi in Val di Susa dicono di considerare
un
oltraggio ai valsusini e un insulto al parlamento europeo l¹occupazione
militare della valle. Venaus, dove domattina dovrebbero cominciare i lavori
del ³tunnel di servizio², in verità un pezzo del tunnel vero e proprio, è
presidiata da migliaia di poliziotti e carabinieri. Vittorio Agnolotto,
anch¹egli europarlamentare, è stato aggredito. Nelle fabbriche della valle
si moltiplicano gli scioperi spontanei e i manifestanti contro la Tav
cercano comunque di entrare nel paese occupato. Non esageriamo, se diciamo
che in Val di Susa, tra oggi e domani, è in questione la democrazia.
Aiutiamo la Val di Susa in ogni modo possibile, con messaggi di
solidarietà,
con sit in e presidi, raggiungendo se possibile Venaus per unirsi alla
veglia di questa notte. Il sito di Carta segue gli avvenimenti minuto per
minuto.
http://www.carta.org/

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Care/i, come sapete in Val di Susa si prepara un momento di altissima
tensione sociale e politica.. Nonostante il grande sciopero generale e la
grandissima manifestazione del 16 novembre scorsi, Governo di
centro-destra e Regione Piemonte di centro-sinistra, in una pazzesca
alleanza bi-partisan, sembrano intenzionati a far partire i lavori di
escavamento della prima galleria a Venaus mercoledì 30 novembre. La
popolazione della Val di Susa è altrettanto intenzionata, a partire dalla
notte di martedì 29 novembre, ad opporsi pacificamente all'inizio dei
lavori, attraverso l'occupazione del sito di avvio dei lavori. La
battaglia della popolazione della Val di Susa non è solo una loro
battaglia. Sappiamo che è innanzitutto una battaglia di democrazia e per
un altro modello di sviluppo sociale, cui finora i "poteri forti" hanno
risposto con la militarizzazione della valle, fino alla sospensione dei
diritti costituzionali di libera circolazione per i residenti di alcune
frazioni di montagna, sottoposti a vera e propria, ancorché illegale,
occupazione militare. Ad oggi, le dichiarazioni degli esponenti del
Governo e della Regione Piemonte (tra cui spicca la Presidente Mercedes
Bresso, in passato fervente ambientalista ed oppositrice della Tav), vanno
nella direzione della prova di forza. Il popolo valsusino ha dimostrato
nella pratica concreta la propria scelta di disobbedienza civile di massa
e pacifica, nonostante i tentativi di provocazione dei soliti noti, con
improbabili ordigni collocati in valle con scelta mediatica dei tempi.

Bene, non dobbiamo lasciare soli i compagni della Val di Susa. Chi può
vada e partecipi ai blocchi dei lavori. Chi non può apra il cuore a questa
lotta democratica e popolare, sentendola come propria dovunque si trovi.

Ma soprattutto teniamo occhi vigili su quello che succede e prepariamoci a
mobilitarci dovunque ai primi segnali di provocazione poliziesca e
autoritaria. Per questo faccio una proposta : perché non organizzare, ai
primi segnali di violenza delle forze dell'ordine, presidi in tutte le
città dentro le stazioni delle FS o davanti alle prefetture?

Abbracci.

Marco Bersani Attac Italia
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TAV: CONTINUA PRESIDIO
(ANSA) - VENAUS (TORINO), 29 NOV - SI E' RIPRESO DAL MALORE
ANTONIO FERRENTINO, IL LEADER DELLA LOTTA ALLA TAV. L' AFFLUSSO DEI
DIMOSTRANTI
SI E INTERROTTO E, DI FRONTE AL
BLOCCO DI POLIZIA AL BIVIO DELLA STATALE DEL MONCENISIO, CI SONO
ORA CIRCA 200 PERSONE. DOMANI MATTINA I MANIFESTANTI CERCHERANNO
DI RAGGIUNGERE L' AREA DEL CANTIERE, DOVE SARANNO AVVIATI I
LAVORI PER IL TUNNEL ESPLORATIVO: "SAREMO IN DECINE DI MIGLIAIA
- HA DETTO FERRENTINO - E LA GENTE PROVERA' AD ARRIVARE AL
CANTIERE PASSANDO ATTRAVERSO I PRATI. VOGLIO VEDERE SE LE FORZE
DELL' ORDINE LI INSEGUIRANNO UNO AD UNO". FERRENTINO HA
INVITATO ALLA CALMA: "LE NOSTRE DUE FORZE SONO L' UNITA' E IL
PACIFISMO, SE NE PERDIAMO ANCHE SOLO UNA POTREMO ANDARE A CASA.
IL NOSTRO CONFRONTO NON FINISCE NE' OGGI NE' DOMANI, MA DURERA'
GIORNI E MESI. VOGLIAMO SAPERE CHI HA DATO ALLE FORZE DELL'
ORDINE QUESTE DISPOSIZIONI COSI' DURE CHE IMPEDISCONO ALLA GENTE
DELLA VALLE DI USCIRE DI CASA PER ANDARE A SCUOLA O A
LAVORARE".
I SINDACI DELLA VALLE DI SUSA, CHE NON ANDRANNO ALLA RIUNIONE
CON LA PRESIDENTE DELLA REGIONE BRESSO, IL SINDACO DI TORINO
SERGIO CHIAMPARINO E IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA ANTONIO
SAITTA SI RITROVERANNO ALLE 18 NELLA SEDE DELLA COMUNITA'
MONTANA A BUSSOLENO. IL SUCCESSIVO APPUNTAMENTO E' ALLE 21 AL
PRESIDIO DI VENAUS.
LE FORZE DELL' ORDINE CONTINUANO A PRESIDIARE I DUE ACCESSI A
VENAUS, QUELLO PRINCIPALE AL BIVIO DELLA STRADA STATALE DEL
MONCENISIO E QUELLO SECONDARIO CHE SI RAGGIUNGE PASSANDO
ATTRAVERSO ALCUNE FRAZIONI DI SUSA. UN ELICOTTERO DEI
CARABINIERI VOLTEGGIA NEL CIELO TRA SUSA E VENAUS. (ANSA).
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Dichiarazione di Vittorio Agnoletto in Val Susa con la Commissione
d'inchiesta del Parlamento Europeo sulla Tav:
«FORTUNATAMENTE PRODI NON È LA BRESSO,

SPERIAMO NON NE SEGUA L'ESEMPIO»


Torino, 28 novembre 2005 ? Le parole di Mercedes Bresso esprimono disprezzo
e derisione verso le popolazioni della Val Susa che si oppongono alla Tav.
Infatti l'incredibile risposta fornita dalla Presidente alla domanda
dell'Onorevole Michael Cashman, Presidente della Commissione inviata dal
Parlamento Europeo, su come la Regione intenda dialogare con la popolazione
contraria alla Tav è stata: «Quando i lavori inizieranno si placheranno le
polemiche, tutti saranno disponibili a trattare e diventerà anche
problematico applicare misure di tutela ambientale perché crescerà il
disinteresse». In altre parole «lasciamo pur protestare la popolazione, noi
procederemo comunque, poi, di fronte al fatto compiuto, tutto si
sistemerà».



Le pressioni delle lobby economiche devono essere veramente forti se chi
per anni ha magnificato l'esperienza del bilancio partecipato di Porto
Alegre oggi lancia un esplicito invito alla polizia e all'esercito di agire
comunque con la forza contro la protesta pacifica della popolazione per
avviare i lavori il 30 novembre.



Triste fine per chi ha scritto libri sulla tutela ambientale e
sull'importanza del coinvolgimento delle popolazioni e degli enti locali.
Se Prodi pensasse di risolvere in questo modo le contraddizioni dentro il
centrosinistra non avrebbe mai potuto candidarsi a leader dell'Unione.
Fortunatamente Prodi non è la Bresso e speriamo che non ne segua l'esempio!



Nonostante le posizioni assunte dalla Presidente Bresso nell'incontro con
la Commissione inviata dal Parlamento Europeo sono comunque emersi con
chiarezza:



l'assenza di uno studio di impatto ambientale sul progetto definitivo della
Tav;
la presenza documentata in Val Susa di amianto; già oggi la presenza di
mesoteliomi (tumore della pleura provocati da amianto) è in Val Susa
superiore alla media nazionale;
il superamento già dell'attuale linea ferroviaria dei limiti di rumore in
ben 167 località: immaginiamoci cosa accadrebbe con l'Alta Velocità;
i lavori previsti per il 30 novembre a Venaus sono ben più che il
carotaggio, sono l'inizio del cantiere.

Esattamente quanto sostenuto dalla popolazione della Val Susa.

Anche per questa ragione confermo che il 30 novembre sarò a Venaus per
difendere pacificamente, insieme alla popolazione locale, il diritto alla
salute e alla tutela dell'ambiente.

Vittorio Agnoletto, europarlamentare della Sinistra europea, cell. 335
6356978
Ufficio stampa: 02 87395155, Barbara Battaglia 3494354984
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"Eppure il vento soffia ancora...."

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antonio bruno FORUM AMBIENTALISTA MOVIMENTO ROSSO VERDE 339 3442011
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sito Comitato Verità e Giustizia per Genova www.veritagiustizia.it, con
aggiornata rassegna stampa.
Vogliamo aiutare le vittime della violenza delle forze dell'ordine a Genova
(luglio 2001).
ccp 34566992 ABI 07061 CAB 01400 intestato Comitato Verità e Giustizia per
Genova
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