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Roma, 22 Novembre 2005
Comunicato stampa
NESSUNO SGOMBERO AL RESIDANCE ROMA
Senza soluzioni nessuna tregua
Si fa sempre più pesante latmosfera attorno al Residance Roma di via
Bravetta.
Qualche giorno fa la Giunta comunale riunita in seduta straordinaria ha
deciso di accelerare i tempi per la chiusura del Residance ( hanno
parlato di 45 giorni..), impegnandosi a trovare un altra sistemazione
per i circa 120 nuclei familiari che da più di 15 anni vi risiedono in
assistenza alloggiativa.
Nessun impegno, invece, per trovare una soluzione alternativa alle altre
centinaia di persone che vivono allinterno dellimmensa struttura (
solo nella dove risiede la comunità senegalese ci sono circa 400
persone); spesso migranti che, esclusi e discriminati nel mercato degli
affitti, pagano cifre astronomiche per vivere in condizioni disumane,
allinterno di palazzi lasciati dalla proprietà in stato di completo
abbandono.
E lultimo atto di una vicenda a dir poco scandalosa che vede da anni
una montagna di finanziamenti pubblici riversarsi nelle tasche del sig.
Mezzaroma, noto costruttore romano, senza che alle famiglie in
assistenza venga trovata una soluzione vera: la casa.
E lultimo atto di una speculazione senza eguali che ha visto la
proprietà, anche quando il comune di Roma a smesso di pagare il
cosiddetto vuoto per pieno ( da alcuni anni lamministrazione
capitolina paga soltanto lalloggio per i nuclei in assistenza),
continuare ad incassare miliardi succhiando il sangue di tutti noi,
costringendoci a pagare affitti altissimi per stanze ed alloggi
fatiscenti.
Dopo mesi di minacce di sgombero ed intimidazioni da parte
dellamministrazione del Residance, dopo aver visto stanze distrutte, la
corrente elettrica staccata per invogliarci ad andarcene, false
promesse da parte di tutti, si avvicina la data della chiusura del
residance, dellavvio dei lavori con i quali Mezzaroma realizzerà,
grazie al cambio di destinazione duso concessogli dal comune, palazzi
ad uso residenziale e abitazioni che verranno rivendute a peso doro.
Per noi nulla , nessun impegno, nessuna alternativa, il rischio che tra
poco potrà divenire una tragica realtà di finire in mezzo ad una strada.
Gli abitanti del Residance non possono e non vogliono più aspettare;
siamo stanchi di ascoltare promesse su promesse, abbiamo deciso di
avviare una mobilitazione permanente finchè non avremo delle risposte;
inizieremo Giovedì prossimo manifestando sotto alle finestre del
Campidoglio.
Il Sindaco, la Giunta, tutto il Consiglio comunale non potranno far
finta di non sentire.
Non abbiamo alternative, non abbiamo paura di lottare , siamo decisi ad
fino in fondo perché quello a poter vivere in una casa deve ritornare ad
essere un diritto per tutti e tutte.
Non siamo contrari alla chiusura del Residence, ma non ce ne andremo
senza soluzioni vere. Sappiamo che a Roma centinaia di migliaia di
persone si trovano nella nostra stessa condizione, sotto sfratto o sotto
sgombero, cacciati dai palazzi degli enti previdenziali cartolarizzati o
in via di dismissione; vediamo quante persone sono costrette a vivere in
alloggi di fortuna e che sempre più persone non ce la fanno a pagare
laffitto e ad arrivare alla fine del mese; facciamo appello a loro,
insieme ai movimenti di lotta per la casa ed alle realtà antirazziste
per sostenere la nostra mobilitazione, perchè solo insieme si può
vincere, perché è ora di risposte serie ed immediate.
Giovedì 24 NOvembre dalle ore 15.00
Sit- in in piazza del Campidoglio
Gli \ le Abitanti del Residance Roma
Tel. 329-3367898
333-8606818
349-7117095
----- Fine messaggio inoltrato. -----
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Roma, 22 Novembre 2005
Comunicato
stampa
NESSUNO SGOMBERO AL RESIDANCE ROMA
Senza soluzioni nessuna tregua
Si fa sempre più pesante
l’atmosfera attorno al “Residance
Roma” di via Bravetta.
Qualche giorno fa la Giunta comunale riunita
in seduta straordinaria ha deciso di accelerare i tempi per la chiusura del Residance ( hanno parlato di 45 giorni..),
impegnandosi a trovare un ‘altra
sistemazione per i circa 120 nuclei familiari che da più di 15 anni vi
risiedono in assistenza alloggiativa.
Nessun impegno, invece, per trovare
una soluzione alternativa alle altre centinaia di persone che vivono
all’interno dell’immensa struttura ( solo nella dove risiede la
comunità senegalese ci sono circa 400 persone); spesso migranti che, esclusi e
discriminati nel mercato degli affitti, pagano cifre
astronomiche per vivere in condizioni disumane, all’interno di
palazzi lasciati dalla proprietà in stato di completo abbandono.
E’
l’ultimo atto di una vicenda a dir poco scandalosa che vede da anni una
montagna di finanziamenti pubblici riversarsi nelle tasche del sig. Mezzaroma, noto costruttore romano, senza che alle famiglie
in assistenza venga trovata una soluzione vera: la
casa.
E’ l’ultimo atto di una
speculazione senza eguali che ha visto la proprietà, anche
quando il comune di Roma a smesso di pagare il cosiddetto “vuoto per
pieno” ( da alcuni anni l’amministrazione capitolina paga soltanto
l’alloggio per i nuclei in assistenza), continuare ad incassare miliardi
succhiando il sangue di tutti noi, costringendoci a pagare affitti altissimi
per stanze ed alloggi fatiscenti.
Dopo mesi di minacce
di sgombero ed intimidazioni da parte dell’amministrazione del Residance, dopo aver visto stanze distrutte, la corrente
elettrica staccata per “invogliarci” ad andarcene, false promesse
da parte di tutti, si avvicina la data della chiusura del residance,
dell’avvio dei lavori con i quali Mezzaroma
realizzerà, grazie al cambio di destinazione d’uso concessogli dal
comune, palazzi ad uso residenziale e abitazioni che verranno
rivendute a peso d’oro.
Per noi nulla ,
nessun impegno, nessuna alternativa, il rischio che tra poco potrà divenire una
tragica realtà di finire in mezzo ad una strada.
Gli abitanti del Residance non possono e non vogliono più aspettare; siamo
stanchi di ascoltare promesse su promesse, abbiamo deciso di avviare una
mobilitazione permanente finchè non avremo delle
risposte; inizieremo Giovedì prossimo manifestando
sotto alle finestre del Campidoglio.
Il Sindaco, la Giunta, tutto il Consiglio
comunale non potranno far finta di non sentire.
Non abbiamo alternative,
non abbiamo paura di lottare , siamo decisi ad fino in fondo perché quello a
poter vivere in una casa deve ritornare ad essere un diritto per tutti e tutte.
Non siamo contrari alla chiusura del
Residence, ma non ce ne andremo senza soluzioni vere. Sappiamo che a Roma centinaia di migliaia di persone si trovano
nella nostra stessa condizione, sotto sfratto o sotto sgombero, cacciati dai
palazzi degli enti previdenziali cartolarizzati o in
via di dismissione; vediamo quante persone sono costrette a vivere in alloggi
di fortuna e che sempre più persone non ce la fanno a pagare l’affitto e
ad arrivare alla fine del mese; facciamo appello a loro, insieme ai movimenti
di lotta per la casa ed alle realtà antirazziste per sostenere la nostra
mobilitazione, perchè solo insieme si può vincere,
perché è ora di risposte serie ed immediate.
Giovedì 24 NOvembre dalle ore 15.00
Sit- in in piazza
del Campidoglio
Gli \ le Abitanti del Residance Roma
Tel. 329-3367898
333-8606818
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