Re: [Hackmeeting] una piccola storia ignobile

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Autore: Carlo Gubitosa
Data:  
To: hackmeeting
Oggetto: Re: [Hackmeeting] una piccola storia ignobile
Il giorno 10.42 23/11/2005, c1cc10@??? ha scritto:

>voglio vedere che sono obbligato a vendere a chi dici tu! ma ti pare...


Non mi sono spiegato. Un negoziante per legge e' obbligato a vendere a TUTTI.

>tu devi essere proprio il MALE... usare la finanza per "ricondurre a
>piu' miti consigli..." CHE SCHIFO!
>che schifo...


Veramente affermare un diritto secondo me e' un BENE. Se gli "sbirri"
venissero chiamati piu' spesso dai cittadini per affermare un diritto
e contrastare un abuso forse avrebbero meno tempo libero per farsi
chiamare dal governo e pestare i manifestanti.

Se tu hai un parco nel tuo quartiere e rinunci ad andarci, poi non te
la prendere con il palazzinaro che ci fa un parcheggio.

Se c'e' gente pagata in teoria per far rispettare i diritti, direi
che e' il caso di farla lavorare, altrimenti poi non ci si puo'
lamentare se poi qualcun altro in pratica usa questa gente per
calpestare dei diritti.

I casi sono due: o uno ha il diritto di fare le fotocopie di un libro
CC, e allora usa tutti i mezzi per affermare questo diritto, oppure
quel diritto uno non ce l'ha e allora sta zitto. Forse, prima di
iniziare a "sanzionare" le copisterie in quanto simbolo del capitale
multinazionale che controlla la proprieta' intellettuale, sarebbe
meglio far capire ai copistari che non possono violare diritti altrui.

Poi ci sarebbe da discutere sul rifiuto di usare la forza pubblica a
proprio vantaggio, anche se si ha ragione, ma questo e' un problema
filosofico. Ognuno e' libero di essere antifascista, antimilitarista,
antisbirrista o antitutto, ma questo e' un altro discorso, non ha una
risposta valida per tutti.

Inoltre bisognerebbe capire come mai il rifiuto di un servizio si
limita solo ai servizi di tutela che puo' offrire la polizia e non
anche, ad esempio, ai servizi dell'anagrafe che rilasciano la carta
d'identita'. Noi andiamo tranquillamente all'anagrafe per fare i
documenti, eppure quell'anagrafe e' la stessa che fornisce i nostri
dati e le nostre generalita' ai poliziotti che indagano a vuoto
scambiando le manifestazioni per atti terroristici.

Allora che facciamo, rifiutiamo di avere un'identita' presso
l'anagrafe oppure usiamo i servizi buoni anche quando li realizzano
persone cattive, o persone che fanno parte di sistemi cattivi?

Mi fa ridere pensare che tu magari queste cose le esprimi usando un
processore intel realizzato da una multinazionale israeliana che
fornisce tecnologie alle forze di occupazione... allora per coerenza
se non vuoi l'aiuto della polizia per affermare un diritto dovresti
rifiutare anche l'aiuto della intel. Purtroppo pero' la realta' non
e' cosi' chiara e in bianco e nero, non e' sempre facile avere chiaro
cio' che e' male e cio' che e' bene. Se un copistaro, aizzato dalla
siae, viola un mio diritto, io faro' tutto il possibile per farlo
rispettare, chiamo la polizia, le giovani marmotte e il club di
topolino fino a quando il mio diritto non sara' espresso a chiare
lettere, ma questo non vuol dire che io condivida gli ideali e le
scelte che guidano la polizia, le giovani marmotte o il club di topolino.

Comunque NON vorrei innescare su questa lista l'ennesimo flame
ideologico, e riporto la discussione sul problema concreto: che fare
se un copistaro ti nega un diritto? Io ho detto la mia, qualcuno
pensera che e' una cazzata ed e' liberissimo di farlo, ora sarebbe
interessante sentire altre proposte anziche' critiche ideologiche
alla mia proposta, dal momento che queste critiche sono gia' state
espresse chiaramente, con un pensiero molto articolato: la polizia e'
male, tutto cio' che fa e' male, chi chiede un intervento alla
polizia e' complice del male.