AMBIENTE; GENOVA PRECIPITA
la nostra città in un solo anno è scesa dal 40° al 70° posto in classifica
II rapporto di Legambiente fotografa la situazione del 2004.
L'assessore comunale all'Ambiente, Dall'orto, si dichiara stupito
dell'arretramento di Genova, più che motivato, invece,
secondo gli ambientalisti
Non è uno scivolone, è un vero proprio tonfo: dal 40° al 70" posto nell'arco di un solo anno. E' la postazione dove è precipitata Genova nella classifica dei 103 capoluoghi di provincia italiani, secondo l'indagine sull'ecosistema urbano effettuata da Legambiente. Indagine che, come ogni anno, esamina le condizioni di vivibilità nelle citta sulla base di 26 parametri monitorati che riguardano, fra l'altro, efficienza del trasporto pubblico, inquinamento atmosferico, smaltimento dei rifiuti, consumi , energetici, estensione e condì-i zioni del verde urbano, e altro ancora. E secondo il rapporto presentato ieri, e che fotografa la situazione delle città italiane de! 2004, Genova è scesa appunto al 70° posto fra i 103 comuni esaminati, quindi decisamente nella parte bassa della classifica, mentre nel 2003 era al 40° posto.
• MOBILITA' Un capitolo importante dell'indagine di Legambiente riguarda la mobilità e in questo caso Genova presenta una situazione contrad-dittoria. La nostra città è, infatti, al secondo posto, con 50 auto private circolanti ogni 100 abitanti, per tasso di circolazione, al quarto posto, fra le grandi città, per numero di viaggi annui (246) per abitante sul mezzi pubblici, al terzo posto per offerta di trasporti pubblici (51 chilometri annui per abitante), mentre scende al 41° posto per l'impatto ambientale degli stessi mezzi pubblici. Ma la Superba ruzzola addirittura al 62° posto se si prende in esame la superficie delle aree pedonali con soli 0,12 metri quadrati per abitante, all'ultimo posto per piste ciclabili, del tutto inesistenti, e al 45° per la superficie delle zone a traffico limitato: soltanto 1,05 metri quadrati per abitante.
ENERGIA Genova si distingue poi in negativo • ultimo .posto in classifica - anche per l'assenza di politiche basate sul risparmio energetico e sull'uso di fonti rinnovabili; per i] consumo di elettricità, invece, i 1189 Kwh per abitante in un anno le valgono un 75" posto, mentre sale al quindicesimo posto per consumo di benzina e gasolio (375 chili di petrolio equivalente per abitante all'anno).
• VERDE PUBBLICO Una situazione decisamente critica è poi quella che riguarda gli spazi votili: solo 5,13 metri quadrati fruibili per abitante che fanno precipitare Genova al 58° posto di questa classifica fra icapoluogbi di provincia, mentre la città è al 33° posto per la superfìcie totale di aree verdi: 1070,98 metri quadrati.
«Di fronte a politiche estremamente "basse" della civica amministrazione, era prevedibile che le condizioni di vivibilità della città peggiorassero -commenta Andrea Agostini, di Legambiente di Genova - Basti pensare allo stato di abbandono e alla scarsità del verde pubblico, agli interventi edilizi che, programmaticamente, distruggono altri spazi verdi, a fenomeni come l'alga killer e la moria dei cefali, all'indagine sul percolato della discarica dì Scarpino, al fatto che, a fine 2005, non ci sia ancora un piano industriale per la raccolta differenziata. Per non parlare degli ultimi dati della Provincia sull'inquinamento atmosferico. Sono tutti segnali - sottolinea - di una politica che non tiene in nessuna considerazione la qualità ambientale e credo che i dati del prossimo anno saranno anche peggiori».
Diametralmente opposte le valutazoni di Luca Dallorto. assessore comunale all'Ambiente che, invece, si stupisce della ''di. scesa"di Genova nell'indagine di Legambiente. ((Bisogna esaminare nel dettaglio i dati del rapporto ma • osserva - Genova è senz'altro in netto miglioramento dal punto di vista della qualità ambientale e, quindi, a meno che le altre città non abbiano fatto passi da gigante, mi sorprende questo arretramento. Il verde pubblico è aumentato, abbiamo un piano per migliorare il trasporto pubblico, quest'anno - prosegue - abbiamo chiuso l'altoforno, stiamo adottando misiure di limitazione del traffico che sono fra le più severe in Italia e stiamo facendo notevoli passi avanti nella depurazione delle acque. Sono certo, quindi, che l'anno prossimo l'indagine rileverà un netto miglioramento delle condizioni di Genova». Aspettare per verificare.
a.c.
ALLARME PER POLVERI E BIOSSIDO DI AZOTO
I nemici killer sono ancora loro: polveri sottili e biossido di azoto. Anche secondo il rapporto di Legambiente, infanti, la concentrazione di quésti due inquinanti nell'aria continua a registrate livelli preoccupanti e pericolosi per la salute. Genova è, infatti, al 73° posto per il peggior valore medio annuo (60 microgramlni .per nietro cubo) di polveri sottili o Pm10( 35,3 microgrammi per metro cubo). Un non invidiabile 73° posto registrato anche per il picco negativo di biossido di azoto (72 microgrammi per metro cubo), e un 60° posto per i valori medi di biossido di azoto registrati nei 2004 (50,5 microgrammi per metro cubo) , mentre la situazione è un. po' migliore per il benzene; 2,9 microgrammi per metro cubo che hanno: collocato Genova al ventiduesimo posto.
In compenso la nostra città è in vetta alla classifica, con molti altri capoluoghi, per l'efficienza del sistema di monitoraggio, per il quale viene promossa a punteggio pieno.
LA RACCOLTA DIFFERENZIATA SEGNA IL PASSO
Solo il 16,3% di raccolta differenziata dei rifiuti nel 2004, che fanno aggiudicare a Genova un tutt'altro che lusinghiero 60° posto nella classifica dei 103 capoluoghi di provincia. E' il dato registrato dal rapporto di Legambiente sull'ecosistema urbano, un dato ben al di sotto di quel 35% di raccolta differenziata dei rifiuti che, in base al decreto Ronchi, si sarebbe dovuto raggiungere già nel 2003 e che colloca Genova lontano da quel 52% raggiunto da Vebania, la città che l'anno scorso è riuscita a recuperare di più. E tutto questo non può non suscitare qualche preoccupazione , mentre ancora si aspetta un piano industriale per la raccolta differenziata, annunciato per la fine di ottobre ma non ancora presentato, e mentre si sta progettando di costruire in città un inceneritore per i rifiuti.
Il capoluogo ligure è , invece al 36° posto per quantità di rifiuti urbani prodotti ( 538,8 kg per abitante ) , mentre la situazione risulta decisamente critica per la depurazione, visto che nel 2004 Genova risulta al 71° posto per percentuale di abitanti allacciati per giorni di funzionamento degli impianti di depurazione (80)