[Incontrotempo] contributo sulla rivolta delle periferie fra…

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Autor: zoe
Data:  
A: incontrotempo
CC: precarity-zine, coordinamento
Assumpte: [Incontrotempo] contributo sulla rivolta delle periferie francesi da acrobax
Siamo alla seconda settimana della rivolta divampata nelle periferie
metropolitane francesi, già segnate dagli incendi e dagli sgomberi di case di
questa estate, e ora infiammate dalla morte di due giovanissimi disoccupati.
Due ragazzi dell'estrema zona nord parigina di clichy-sur-bois che, inseguiti
dagli sbirri, nel tentativo di sfuggire all'arresto o al pestaggio hanno
incontrato una morte terribile sulla loro strada, rimanendo fulminati dalla
corrente dell'alta tensione.
E dato che oltre alla solita informazione mainstream, nn leggiamo molti
contributi al dibattito da parte delle realta' di movimento, sentiamo adesso
piu' che mai la necessita' di scoprirci e dire la nostra per superare
l'imbarazzante e assordante silenzio di molto movimento intorno alla vicenda
francese.
Crediamo che l'insubordinazione sociale che si sta riversando per le strade
della Francia cittadinista, postcoloniale e welfaristica sia un segnale piu'
che indicativo del declino definitivo della poco convincente pace sociale
propugnata dalla comunita' europea negli ultimi anni, come dimostra anche
l'allargamento dell'insubordinazione a paesi come il Belgio e la Germania.
Peraltro ancor meno convincente appare questo meccanismo di
ostentazione di una
società pacificata se si guarda all'interno dello scenario progressivamente
sempre piu' drammatico della guerra globale e permanente che il senato
mondiale
dei padroni ha dichiarato negli ultimi anni all'intera umanita'.
Non sappiamo se ci troviamo di fronte ad una rivolta piu' o meno politica o
politicizzata, ne tanto meno al momento ci interessa valorizzare questo
profilo
- tanto per nn incorrere nell'equivoco d'interpretare tale diffusione rabbiosa
dentro una trasposizione ideologica di chissa' quale scontro "rivoluzionario"
politicamente affermato - quanto al contrario sentiamo la necessita'
d'invertire, per cio' che ci e' possibile, la dinamica ipocrita della lettura
dominante nell'opinione pubblica manipolata - essa si politicamente -
dai media
mainstream. Contro chi
vuole infarcire di morale, disciplina e repressione, il quadretto francese dei
casseurs violenti e arrabbiati con il mondo, senza arte ne parte, come se
fossimo ormai tutti rincoglioniti e nn sapessimo piu' discernere, tra la
fiction e la realta'!
siamo invece convinti che queste quattro righe servano a fare un po' di
chiarezza e a dare un po' piu' di agibilita' e serenita' a tutti coloro che
oggi vogliono affermare una lettura diversa della rivolta
metropolitana parigina e della nuova composizione
sociale che rappresenta, a partire anche semplicemente dalla volonta' di
esprimere la propria solidarieta' a tutte le duemila e oltre persone arrestate
in maniera sommaria dalla polizia francese nel corso degli
ultimi giorni.
Ma nello specifico ci vorremmo spingere anche oltre, per dire con convinzione
che tifiamo per i rivoltosi metropolitani che stanno sudando il loro
protagonismo sociale e culturale metro per metro, tra le barricate innalzate
per le strade di molte citta' francesi. Solo in
seguito capiremo se si sara' trattato di uno scontro culturale, di
classe, o di
semplice sfogo urbano contro il controllo, il disprezzo borghese,
l'emarginazione, la miseria, l'assenza di possibilità'. Quello che sta
succedendo basta ora a comunicare al mondo
quanto sia invivibile ed irrespirabile l'aria dei sobborghi e delle periferie,
del ricatto della precarieta', del razzismo, dell'infamia in divisa, del
carcere e dell'emarginazione. E sappiamo cio' che rappresenta per quei ragazzi
il fumo che sale dalle fiamme delle loro barricate.
Fosse anche la semplice voglia di nn scappare piu', senza colpire quando
quotidianamente si e' aggrediti sui propri diritti. La semplice voglia di
fermarsi e rivoltare la città'.

* per la liberta' immediata di tutti gli arrestati coinvolti negli
scontri e per
la cessazione immediata della militarizzazione nelle citta' francesi in
rivolta,
esprimiamo una sincera solidarieta' ai ribelli
metropolitani in mobilitazione ai quali ci sentiamo sempre piu' vicino.


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