[Incontrotempo] GIOV 17 NOV. SPEZZONE AUTORGANIZZATO AL CORT…

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著者: excarcere
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題目: [Incontrotempo] GIOV 17 NOV. SPEZZONE AUTORGANIZZATO AL CORTEO DEGLI STUDENTI PALERMITANI
GIOV 17 NOV. SPEZZONE AUTORGANIZZATO AL CORTEO DEGLI STUDENTI PALERMITANI

CONTRO LA SCUOLA E L'UNIVERSITA' DEL CAPITALISMO
AUTORGANIZZIAMOCI!

In questa società la possibilità di studiare non e' piu' da tempo un
diritto di tutti ma un privilegio per pochi.
Negli ultimi dieci anni abbiamo assistito allo smantellamento
dell’istruzione pubblica a favore di quella privata determinando sempre in
maniera maggiore una selezione di classe nell’accesso al sapere.
In tutta Italia in questi giorni studenti e ricercatori precari , si sono
mobilitati attraverso manifestazioni di piazza e occupazioni delle facoltà
e delle scuole contro il processo di privatizzazione e precarizzazione del
mondo universitario e della scuola. La riforma Zecchino (governo Prodi di
centro sinistra) ha segnato l’ennesimo attacco al diritto allo studio.
L’introduzione delle lauree triennali (il cosiddetto 3+2 che destruttura
gli storici corsi universitari quadriennali e quinquennali) invece di
aumentare il numero dei laureati riducendo la durata degli studi, ha
determinato uno sbarramento che impedisce alla maggior parte degli
studenti di raggiungere i “livelli più alti” di studio. Soltanto l’elitè
che potrà sostenere i costi sempre crescenti accederà alle lauree
specialistiche e ad un possibile futuro lavorativo visto che, nella
maggior parte dei casi, la laurea triennale offre titoli inutili a cui non
corrisponde nessuna figura professionale. Il sistema dei crediti formativi
(cfu), che dovrebbe esprimere il programma delle materie di esame in
numero prestabilito di ore di studio, mortifica la libertà di insegnamento
dei docenti e le capacità critiche e di protagonismo di ogni studente. La
durata degli studi si prolunga molto più del previsto limitando per molti
la possibilità di arrivare alla laurea. Questo processo di trasformazione
dell’università pubblica in un vero e proprio esamificio é inoltre
determinato dall’incentivazione delle convenzioni con i privati prevista
dalla riforma Zecchino in virtù dell’autonomia finanziaria degli atenei. I
finanziamenti dei privati assumono un ruolo estremamente rilevante nella
determinazione dei programmi e delle finalità di studio: la libertà di
insegnamento di ricerca viene quindi svenduta agli interessi ed ai
profitti delle imprese. Si profila un nuovo modo di concepire
l'università, la quale è diventata, attraverso il processo di
aziendalizzazione, un luogo di formazione precaria. Ciò ha permesso gli
ulteriori tagli al diritto allo studio previsti dalla riforma Moratti
(governo Berlusconi centro-destra). La riforma Moratti attacca e
precarizza la figura del ricercatore ridisegnandone il profilo giuridico
secondo un’ottica di mercato. I tagli ai finanziamenti per la ricerca
hanno determinato la necessità da parte degli atenei di ricorrere alle
convenzioni con imprese o soggetti privati. Viene definitivamente
annullata la libertà di studio e di ricerca ormai sottomessa alle logiche
del mercato. Gli incarichi a tempo determinato dei ricercatori possono
essere rinnovati “sulla base di una valutazione di merito secondo modalità
e criteri definiti dall’università stessa”: la figura del ricercatore
viene continuamente ricattata dalle imprese poiché se non soddisfa le loro
esigenze viene licenziato.


Chi potrà accedere all’università?
Grazie alla riforma Moratti la selezione avviene già nella scelta della
scuola superiore.
Le scuole private “paritarie”, ricevendo fondi dallo stato diventano
l’alternativa alle scuole pubbliche sempre più attaccate e distrutte.
Quest’ultime non saranno più in grado di garantire un livello competitivo
determinando la netta distinzione tra scuole di serie A per i futuri
padroni e scuole di serie B per i futuri sfruttati.
Anche la possibilità di continuare gli studi a causa dei numeri chiusi
verrà negata a quegli studenti che non appartengono all’elite dei
privilegiati. Si delinea inoltre un’altra selezione tra gli studenti dei
licei e gli studenti degli istituti professionali che non avranno più la
possibilità di scegliere ma verranno direttamente immessi nel mondo del
“lavoro” precario già negli anni scolastici tramite stage non pagati che
non sono altro che nuove forme di sfruttamento.
Questo processo di riforma rientra in un quadro più generale di
precarizzazione della vita. La privatizzazione dei servizi pubblici , dai
trasporti alla sanità ,l’aumento esorbitante dei prezzi degli affitti
delle case, costituiscono un ulteriore ostacolo per gli studenti fuori
sede. L’introduzione inoltre degli obblighi di frequenza determinano la
discriminazione di quegli studenti che, proprio per pagarsi gli studi,
lavorano.
Un’istruzione pubblica sempre più precaria produrrà lavoratori altrettanto
precari facilmente ricattabili e inclusi nella logica della flessibilità.
Contro tutti i partiti destra centro e sinistra che hanno appoggiato che
appoggiano e che appoggeranno tutte le guerre preventive e “umanitarie”,
il processo di smantellamento dell’istruzione pubblica ,di precarizzazione
del mondo del lavoro e di privatizzazione di tutti i servizi pubblici.
Per l’autorganizzazione dal basso delle lotte degli studenti, dei
ricercatori precari , dei lavoratori.

-CONTRO LA RIFORMA MORATTI E BERLINGUER-ZECCHINO
-AUTORGANIZZIAMOCI FUORI DAI PARTITI ISTITUZIONALI
-CON L'IRAQ CHE RESISTE , FUORI LE TRUPPE DALL'IRAQ
-CONTRO LA SELEZIONE DI CLASSE NEL MONDO DELL'ISTRUZIONE.


MANIFESTAZIONE DI STUDENTI MEDI, UNIVERSITARI E PRECARI DELLA RICERCA

GIOVEDI' 17 NOVEMBRE ORE 9:00
PIAZZA POLITEAMA


COMITATO UNIVERSITARIO AUTORGANIZZATO
PER IL DIRITTO ALLO STUDIO
autorganizzati.pa@???