[Badgirlz-list] Bob Angelo_Olanda

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Bob Angelo. Olanda



Oggi e’ un giorno importante. Il 12 novembre del 1913,
infatti, nasceva ad Amsterdam Niek Engelschman, uno
dei precursori del movimento gay europeo.

Poco prima della Seconda Guerra Mondiale, con lo
pseudonimo di Bob Angelo, aveva fondato la rivista
Levensrecht (Diritto di Vivere), insieme ad Arent van
Santhorst (al secolo Jaap van Leeuwen). Piu’ tardi,
contribuira’ alla creazione del COC (Cultuur en
Ontspanning Centrum), il movimento di emancipazione
olandese, ancora oggi attivo. Sempre grazie a lui,
insieme ad altri, verra’ abolito l’articolo antigay
248 del Codice Penale dei Paesi Bassi. Morira’ il 27
ottobre 1988.

Alla fine degli anni Sessanta, l’Olanda era il paese
piu’ vivibile (per un gay) al mondo. Non di certo gli
Stati Uniti, come ancora si crede e che, in realta’,
erano il regno della repressione, della caccia alle
streghe di McCarthy, delle feroci leggi anti-sodomia
che arrivavano fino all’ergastolo...!

Non per niente fu il paese che scelsi per andarci a
scrivere la “Carta di Amsterdam”, nel novembre del
1969, e poi a pubblicare il “Manifesto Gay”, nel
novembre del 1971.

Ma Engelschman e’ da ricordare per un altro motivo.
Nel luglio del 1949 fece visita ad Eigil Axgil (che
nel 1989 sara’ il primo gay al mondo ad essersi
legalmente sposato, in Danimarca, con Axel Axgil). Da
lui seppe che un certo Helmer Fogedgaard (1907/2002)
aveva coniato una nuova parola, derivandola dal greco
e, nel numero della rivista “Vriendschaap”
(“Amicizia”) di agosto-settembre dello stesso anno
1949, la presento’ ai suoi lettori. Piu’ tardi
rivendico’ (ma senza alcun diritto) l'"invenzione" del
termine “omofilia”, come fece lo stesso Fogedgaard
che, addirittura, si presentava come direttore della
rivista danese “Vennen” (“Amico”, dal 1949), con lo
pseudonimo di “Homophilos” (dal maggio 1950). Nello
stesso periodo, anche l’olandese Jaap van Leeuwen ne
rivendicava la paternita’.

In realta’, sembra che questo neologismo venisse gia’
usato nella Germania degli anni 1920/1930 e che il
primo ad averlo usato in qualche scritto sia stato
Karl-Günther Heimsoth, un personaggio che poi finira’
coinvolto tra i precursori del Nazismo. L’intenzione
era di attenuare l’accento troppo sessualmente marcato
di “omosessualita’”. In effetti, “filia” sta per
“amicizia”, e “omo” per “homos”, cioe’, “lo stesso”.
Prefisso e suffisso, in questo caso, sono ambedue
greci e la parola cosi’ composta vuol dire "amicizia
per le persone del proprio sesso".



Massimo Consoli




    
        
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