Sin dai primi anni di vita di Un Ponte per. il Natale ha rappresentato per l'Associazione un momento particolare in cui realizzare degli atti di solidarietà concreta nei confronti delle popolazioni con cui lavora. Lo ha fatto, a partire dal 1999, importando illegalmente datteri iracheni come gesto di disobbedienza civile nei confronti di un embargo che condannava un intero popolo alla fame. Per cinque anni i datteri iracheni arrivati sulle tavole degli italiani hanno consentito ad Un Ponte per. di sostenere il dispensario medico Sinbad di Bassora (10.000 bambini curati ogni anno dalle affezioni gastrointestinali), di riabilitare un Centro Sanitario di Base nella stessa città e di avviare un progetto di sostegno ai piccoli coltivatori di datteri.
Gli eventi noti a tutti e il continuo deteriorarsi della situazione irachena, che ha costretto l'associazione a ritirare il personale italiano dal paese, non ha permesso quest'anno di continuare ad importare il tradizionale frutto iracheno. Nonostante questi eventi sfavorevoli, il lavoro di Un Ponte per. continua con eguale determinazione in Iraq, così come nei campi profughi palestinesi in Libano, nel Kurdistan turco così come in Serbia. Abbiamo ancora bisogno dell'impegno di chi ci ha sostenuto in questi anni e di tutti coloro che non vogliono trascorrere il Natale senza dimenticare le popolazioni che soffrono.
Un Ponte per.propone quest'anno una serie di regali solidali che si possono ordinare attraverso il sito internet:
www.unponteper.it o telefonando allo 081/5749320. Il ricavato andrà a finanziare i progetti dell'associazione e in particolare: 'Diritti dentro. Per la Tutela dei diritti umani nelle carceri irachene, e i progetti di gemellaggi tra scuole.
Ecco i regali solidali proposti da Un Ponte per. nel 2005
CALENDARIO
Le foto del calendario 2006 di Guerre&Pace e Un Ponte per... sono state realizzate da viaggiatori e volontari che nel corso degli anni hanno visitato l'Iraq e collaborato ai progetti di Un Ponte per...Alla realizzazione hanno inoltre contribuito: CRIC, COOPERATIVA SMEMORANDA, PORTO FRANCO
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CESTINI
Cestini in foglia di palma lavorati a mano dalle donne di Abu al Kaseeb, Bassora (Iraq). I cestini grandi hanno un diametro di circa 13cm alla base, e un'altezza di circa 9cm. Il ricavato della raccolta fondi sostiene il progetto Tutela dei diritti umani nelle carceri irachene, in collaborazione con Gruppo Abele, Antigone, Ora d'Aria, Giuristi Democratici, e con il sostegno del quotidiano Il Manifesto.
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SEGNALIBRI E CARTOLINE
"Spero che finisce la tua guerra per Natale..." Così scriveva un bambino italiano ad uno iracheno. Dal 1993 attraverso vari progetti abbiamo messo in relazione centinaia di scuole italiane con scuole irachene attraverso disegni e lettere.
Alcuni di essi li abbiamo raccolti in cartoline e segnalibri per un augurio di PACE. Oggi continuiamo, anche grazie al tuo sostegno, con il progetto gemellaggi scolastici.
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MAGLIE
In mancanza di una pittura figurativa, sospetta di eresia, nel mondo islamico la calligrafia diventa la più alta espressione d'arte. Vanta stili e forme elaboratissimi, tanto che anche in occidente usiamo il termine di "arabeschi" per definire disegni decorativi molto raffinati.
Per questa maglietta abbiamo scelto lo stile più antico: il Kufico. Nato nella città di Kufa quando L'Iraq vantava le più prestigiose scuole calligrafiche del mondo arabo. Traduzione del Testo della maglietta: "Il bene è la fonte dell'amicizia". Le magliette, oltre a finanziare i progetti della nostra associazione, hanno un ulteriore valore aggiunto: le magliette, importate e distribuite in Italia dalla Cooperativa Raggio Verde di Cossato (Biella), sono prodotte in Bangladesh da artigiani e cooperative indipendenti con il sostegno di Aarong, consorzio che fornisce servizi a più di 30.000 lavoratori (85% donne) da anni inserito nel circuito Equo Solidale.
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"IRAQ. DIECIMILA ANNI IN MESOPOTAMIA"
Libro di Gilles Munier a cura di Carla Diamanti, edizione Il Leone Verde [pp.101]
Diecimila anni di storia sono tanti, soprattutto se trascorsi in quella che gli studiosi definiscono la "culla della civiltà": la Mesopotamia, la terra tra i fiumi Tigri ed Eufrate che vide la nascita della scrittura, le prime forme di vita cittadina, l'invenzione dell'amministrazione. La guerra ha colpito anche i circa centomila siti archeologici stimati in Iraq, un patrimonio tra i più ricchi al mondo saccheggiato e distrutto. Il volume ripercorre agilmente la storia dell'area mesopotamica unitamente a rare immagini in bianco e nero per conoscere e soprattutto non dimenticare.
.è vivo in noi il ricordo delle urla della direttrice del Museo Archeologico di Baghdad che, ripresa dalle telecamere nell'aprile 2003, tentava disperamene di cacciare i saccheggiatori dal "suo" edificio.
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I materiali informativi come libri, videocassette, tutte le nostre maglie sono visibili all'indirizzo
www.unponteper.it/bottega
N.B.: alle Botteghe del Commercio Equo è riconosciuto un margine del 30%
Puoi inoltre sostenere i progetti di Un Ponte per. tramite bonifico bancario o vaglia postale indicando la causale del progetto scelto e versare su:
· ccp 59927004 intestato a: associazione "Un ponte per..."
· conto corrente bancario n°100790 Banca Popolare Etica ABI 05018 CAB 12100 CIN P
Per maggiori informazioni contatta la Bottega del Ponte:
Tel. 081/5749320 Fax 081/5748213
Mail: bottega@???
"Un ponte per..."Associazione Non Governativa di Volontariato
per la Solidarietà Internazionale
ONG - piazza Vittorio Emanuele II, 132 00185 ROMA
tel.0644702906 mail to: stampa@???
www.unponteper.it
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