cristiano valli <p.pan@???> writes:
> >> distribuivano multe da 35 euro ai ciclisti
> > non andare sui marciapiedi
> > che sono fatti per i pedoni
d'impulso, di fronte a quest'apparente superficialita',
avrei risposto con un
buuu
: apparente :
poi, in fondo, mi son anche detto che e' vero,
nel senso che il mio agire di fronte ad uno schifo dilagante
non dovrebbe ripiegarsi sulla furbata.
scegliere il marciapiede
e' un po' un compromesso comodo per il ciclista.
io spesso salgo sui marciapiedi,
la bici da' una liberta' di movimento vitale
che e' estremamente repressa dal "codice",
eppure ogni volta che incontro un pedone
mi sento arrogante
nella mia invasione di uno spazio di liberta'.
una spraffazione che abbruttisce ulteriormente l'ambiente urbano
apportando livelli d'attenzione (stressante)
in (ristretti) spazi dove potrebbero non essere presenti
(garantendo cosi' un minimo di agio).
: superficialita' :
resta pero' che l'accettazione indiscriminata del "codice"
pur essendo espressione di responsabilita' civile
e' anche un appiattimento su stereotipi di movimento
basati prevalentemente sull'automobilismo urbano.
in fondo,
ragionando per assurdo,
se non ci fossero auto
potrebbero non esserci neppure marciapiedi
e le bici fluirebbero lungo le strade attraverso i pedoni,
magari scampanellando,
come effettivamente avviene nelle isole ciclopedonali.
ad esempio,
leggo su [velorution]
> Most cyclist are unimpressed by the blanket imposition of traffic
> regulation designed for automobiles on bicycles. These crude
> measures impose unneccessary restrictions on cyclists' freedom of
> movement, which in turn lead to regular minor infractions and
> resentment from motorists.
>> Perhaps
>> our legislators would benefit from looking abroad
>> for inspiration
>> next time they review the relevant legislation.
> Here are examples of "great cyclists sins"
> being reclassified as acceptable behaviour...
http://www.velorution.biz/?p=1003
che a sua volta ricorda che
[A Reggio Emilia le bici possono andare contromano]
http://www.ecodallecitta.it/notizia.php?id=3835
cristiano valli <p.pan@???> writes:
> io credo che i ciclisti debbano riprendersi la strada nel senso di
> esigere rispetto in strada, lo stesso rispetto che esigono gli stronzi
> con un suv
quindi non consideri comportamento appropriato neppure
la massa critica?
> non credo che il rispetto per i ciclisti passi dalla
> prevaricazione dei diritti dei pedoni
seguendo lo stesso ragionamento
non e' prevaricazione nei confronti degli automobilisti?
generalmente parlando,
i miei comportamenti
devono essere regolati da amministratori illuminati
e quindi aspettarne sempre e comunque la loro venuta
(spesso impossibile)
o
dovrebbero essere apertamente rivendicati con l'azione
in modo tale da influenzare una regolazione dinamica del sociale?
sfortunatamente,
prevalentemente,
nel secondo caso la reazione e' di tipo repressivo
e come conseguenza si ha che risulta diffusa la sgamata,
squallido rimedio dei furbi
nei confronti dell'esasperato controllo sociale.
tutt'in riga