[Forumlucca] I: [glt NV] I: Stato d'eccezione in Francia: un…

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Szerző: Elena Bertoli
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Tárgy: [Forumlucca] I: [glt NV] I: Stato d'eccezione in Francia: una proposta urgente di mobilitazione


-----Messaggio originale-----
Da: Gualtiero Via [mailto:gualtierov2000@yahoo.it]
Inviato: venerdì 11 novembre 2005 9.47
A: glt-nonviolenza; nodo-bo@???
Oggetto: [glt NV] I: Stato d'eccezione in Francia: una proposta urgente
di mobilitazione


ciao a tutti/e

spero di non fare cosa sgradita girandovi questo comunicato, tradotto,
dalla Francia

associazioni di donne immigrate prendono la parola sulla situazione in
atto Gualtiero


(..............)

Giro l'appello delle donne diffuso in rete ieri e gentilmente tradotto
da Silvana Badaloni. Parole semplici, crude e essenziali ma allo stesso
tempo di forte impatto. E' vero non c'è una donna tra le foto e le
immagini che ci sono giunte eppure "siamo la metà del mondo" sempre
molto visibile e attiva in ogni manifestazione contro la guerra e
contro le violenze.

Nadia Cervoni



NO ALLE VIOLENZE:L'APPELLO DELLE DONNE!

Noi siamo donne, madri, figlie, sorelle. Noi siamo nipoti, zie, cugine,
amiche, amanti o vicine. Noi siamo la meta' della popolazione. La meta'
del cielo. La meta' del mondo. Guardate bene: sulle foto delle banlieues
in fiamme.non c'e' una donna!



Nel momento in cui un ministro irresponsabile e belligerante insulta i
nostri parenti e le nostre famiglie, francesi, immigrati, stranieri.

Nel momento in cui pretende di "ripulire i quarteri con il Karcher
(n.d.t. getto d'acqua ad alta pressione)" e "eliminare la marmaglia".

Nel momento in cui noi piangiamo la morte di due ragazzi, rifugiatisi in
condizioni oscure all'interno di un trasformatore EDF.

Nel momento in cui piangiamo e deploriamo la morte di un uomo colpito a
morte a Epinay poiche' fotografava un lampadario.

Nel momento in cui bruciano le macchine, le scuole, i commissariati.



LANCIAMO UN APPELLO SOLENNE PERCHE' CESSINO QUESTE VIOLENZE CHE POSSONO
FINIRE IN MANIERA ANCORA PIU' DRAMMATICA.



Perche', i nostri figli hanno bisogno di automobili per andare a
lavorare o a cercare un lavoro. Hanno bisogno di scuole per acquisire i
saperi indispensabili. Hanno bisogno di centri sociali gratuiti di
prevenzione e di cura, bisogno di avere accesso a tutta l'assistenza
sanitaria. Hanno bisogno di autobus per spostarsi. Hanno bisogno di
pompieri per salvare delle vite o spegnere gli incendi. Hanno bisogno di
postini per far pervenire la posta. Hanno bisogno di servizi pubblici
utili alla collettivita'.



NOI CI APPELLIAMO dapprima ai nostri figli, a quelli che amiamo:
esigiamo che ritornino a casa e che si calmino! Lo esigiamo perche' li
abbiamo messi al mondo. Li abbiamo fatti crescere e nutriti. Perche'
senza di noi non esisterebbero. Non hanno diritto di distruggere la vita
che abbiamo loro dato. Ci fanno provare vergogna accettando di
somigliare all'insulto che e' stato loro fatto. No, non sono marmaglia.
Non sono degli scarti che si gettano. Sono degli esseri umani che hanno
il diritto al rispetto, alla uguaglianza, alla dignita'. Come tutti i
cittadini, hanno dei diritti, ma anche dei doveri.



Ci APPELLIAMO ALLE FORZE DI POLIZIA PERCHE' RISPETTINO

SCRUPOLOSAMENTE LE REGOLE REPUBBLICANE



CI APPELLIAMO UGUALMENTE ai 'donatori di lezioni' che ci disprezzano e
ci ignorano, a quelli che hanno instaurato la politica deplorevole dei
'grandi fratelli' di cui si vedono i risultati disastrosi, che trattano
solo con le chiese e gli imam, che sopprimono sovvenzioni pubbliche e
politiche di assistenza, che attizzano l'odio e lo smarrimento, senza
mai darci i mezzi per vivere dignitosamente. Dietro questa politica,
c'e' anche un disprezzo delle donne, di quelle che lottano nei
quartieri, che si battono, che costruiscono, con dei mezzi e degli aiuti
notoriamente insufficienti, delle strategie per lottare contro le
violenze: le donne che prestano soccorso, le donne che sono solidali, le
donne in piedi!



DOMANDIAMO un vero piano di urgenza delle banlieues che permetta una
vera politica sociale per tutti, una politica di prevenzione e di
sostegno dell'infanzia alle famiglie, una politica scolare all'altezza
della posta in gioco, una vera politica di integrazione sociale e la
fine dei ghetti.



SAREMO NEI QUARTIERI CHE BRUCIANO, MANIFESTEREMO CON I NOSTRI

PARENTI (VICINI), IN SILENZIO E PACIFICAMENTE
LANCIAMO QUESTO APPELLO A TUTTE LE DONNE,

DOBBIAMO ESSERE MIGLIAIA, PER INTERPORCI, E METTERE FINE A QUESTE
VIOLENZE



Venerdi 4 novembre 2005

Prime firmatarie :

-        AFRICA 93


-        UFAL Saint-Denis


-        UFAL Ile de France




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