Smog a Roma: unica soluzione aumento del trasporto pubblico
Perizia della Procura: il 79% deriva dal traffico stradale. Veltroni: targhe alterne, un provvedimento d'emergenza
di Francesca Carè
Il sindaco di Roma Walter Veltroni, intervenendo il 4 novembre al convegno di Legambiente Le Città del Mediterraneo alla sfida di Kyoto, ha annunciato la possibilità che nella Capitale torni nei prossimi mesi invernali la circolazione a targhe alterne, sottolineando però più volte che la chiave per risolvere il problema inquinamento e mobilità, nelle grandi città, resta il trasporto pubblico, per il quale serve una politica nazionale.
Come tutti i sindaci siamo pronti ad ogni iniziativa, anche di tipo emergenziale come le targhe alterne, per porre rimedio al problema inquinamento - ha dichiarato Veltroni - tuttavia il problema rimane aperto. La procura ci ha consegnato un rapporto che stiamo studiando e discutendo con loro e stiamo verificando gli interventi che si possono assumere. Ma dal marzo 2004 stiamo ancora aspettando una risposta dal ministro Matteoli sul finanziamento di provvedimenti anti-inquinamento.
Le dichiarazioni del Sindaco hanno tenuto conto delle conclusioni della perizia, disposta dal procuratore capo Giovanni Ferrara e dal magistrato Gianfranco Amendola che coordinano linchiesta sul superamento del livello dinquinamento a Roma, ed affidata al professor Claudio Botrè (ordinario di Chimica a La Sapienza), Rino Felici (epidemiologo), Riccardo Pistelli (Università La Cattolica, malattie respiratorie) e Gianfranco Bielli (ex dirigente dellArpa).
La perizia, dopo tre mesi di studio ed analisi, dà atto al Comune di aver adottato molti provvedimenti contro lo smog e di aver indicato nello sviluppo del trasporto pubblico la strategia per combatterlo, ma ha messo in evidenza come tutte le azioni intraprese non abbiamo fatto rientrare nei limiti i valori dellinquinamento atmosferico.
A Roma la fonte di inquinamento dellaria (ossidi di azoto e particelle PM10) è in assoluto il traffico stradale che incide per il 79%, seguita a molta distanza, il 17%, dal riscaldamento. Sostanzialmente inefficaci ad abbassare i livelli di inquinamento, entro i limiti prescritti dalla normativa a tutela e protezione della salute, si sono rivelati i blocchi programmati e le "Domeniche a piedi".
Per abbassare i livelli di PM10 occorre ridurre drasticamente, suggeriscono i periti, il traffico privato in tutte le zone dove è possibile, anche in periferia ed accelerare i programmi del trasporto pubblico (già indicati dal Comune alla Procura): le linee metropolitane C, B1 e D.
Gravi sono gli effetti sulla salute dei cittadini romani. Ogni anno il numero di morti attribuibile allinquinamento da PM 10 è stimabile fra 492 e 898 - sottolinea lesperto Riccardi Pestelli - ed è diminuita laspettativa di vita dei cittadini che vivono in aree con livello di inquinamento elevato.
Una nota positiva riguarda invece la diminuzione di altri inquinanti, come il benzene ed il CO, da attribuire soprattutto al fatto che sono in circolazione automobili più nuove.
Fra qualche settimana dovrebbe anche essere pronto lo studio sulla composizione delle polveri sottili, predisposto dalla Regione; lo ha annunciato lassessore allAmbiente Bonelli.
08/11/2005
(
http://www.abitarearoma.net/index.php?doc=articolo&id_articolo=852)
cicloveeg
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