lavoro repubblica
IL G8
Ieri sei ore di schermaglia
Per Bolzaneto un processo da 15 milioni
IL DISASTRO «logistico» che accomuna tutti i processi del G8, le trappole procedurali, lo stillicidio di eccezioni e repliche durante le udienze, fanno sembrare meno paradossale la provocazione dell´avvocato Alessandro Vaccaro, difensore di alcuni imputati per le violenze e i soprusi nella caserma di Bolzaneto. In aula, il legale chiede se abbia davvero senso continuare con un processo «che si concluderà in due modi: con l´assoluzione dei miei clienti o il "non doversi procedere per sopravvenuta prescrizione"», un processo che - per inciso - «costa cinquanta o sessantamila euro ad udienza. Con duecentocinquanta udienze in programma, fa oltre quindici milioni».
Il nuovo appuntamento di ieri con il procedimento che vede imputate 46 persone tra generali della polizia penitenziaria, ufficiali dei carabinieri, funzionari di polizia, agenti, militari e quattro medici, si è consumato in sei ore di schermaglie burocratiche, camere di consiglio ed un appuntamento al prossimo 24 novembre. Tre le ulteriori udienze fissate per l´anno in corso (1, 15 e 22 dicembre), mentre il presidente di sezione, Renato De Lucchi, ha assicurato che nel 2006 ci saranno due udienze settimanali, tutti i lunedì e martedì. Naturalmente gli appuntamenti andranno in qualche modo «bilanciati» con quelli degli altri due maxi-processi per il fatti del luglio 2001: l´assalto poliziesco alla scuola Diaz, la devastazione della città da parte delle Tute Nere. Ieri l´avvocato Vaccaro ha chiesto di non ammettere Vittorio Agnoletto e il Genoa Social Forum tra le parti che si sono costituite parte civile.
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