Re: pasola e l'altro
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Pasolini: gli occhi [ Dino Pedriali ] 1 novembre 2005
due cosine su pasolini ...
a cura di gianni quilici [ gianniq@??? ]
Email spedite: n. 5 2 0
Perciò io vorrei soltanto vivere
pur essendo poeta
perchè la vita si esprime
anche solo con se stessa.
Vorrei esprimermi con gli esempi.
Gettare il mio corpo nella lotta.
Pier Paolo Pasolini
Il 2 novembre 1975
veniva ucciso Pasolini.
Il 2 novembre 2005
lo ricorderemo
anche qui a Capannori,
promosso dal Comune
in due momenti:
con un regista e scrittore,
che un po' ricorda Pasolini,
Luigi Faccini
e con una amica di PPP,
e grande giornalista, Adele Cambria;
e poi lunedì 7
con la voce di Eros Pagni
e brani musicali
ispirati al cinema
e alla poesia stessa di PPP,
cercheremo di far rivivere la sua poesia
di interpretarla
Scrivo tutto quanto,
perchè mi piacerebbe
che queste ville
splendide
e poco pasoliniane forse
(Villa Mansi per il dibattito
e Villa Brughier per la poesia)
fossero piene di corpi
e di quella passione dell'intelligenza...
autointervista su PPP
Perchè hai scelto
quella poesia di Pasolini
come titolo del tuo giornale?
Perchè la vita
che si esprime anche solo con se stessa
e che può diventare poesia
semplicemente nel suo essere,
comportarsi,
la sento oggi,
ancora più di ieri,
una necessità,
un dovere,
liberamente praticato,
per qualsiasi intellettuale
Perchè?
Perchè in Italia abbiamo una situazione,
che più volte ho sostenuto essere
intollerabile
e perchè sul pianeta oggi abbiamo
per la prima volta
evidente
che l'alternativa è
detta in termini enfatici, ma veri,
tra liberazione e catastrofe.
Da una parte la scienza ci permetterebbe di vivere
tutti con più felicità;
dall'altra le tendenze e le forze presenti
(conflitti per il potere)
ci portano ad una possibile catastrofe
nucleare ed ecologica.
Ma questo l'avevano già capito
che so
Volponi e Moravia,
il gruppo del manifesto,
e nei film Marco Ferreri
per citare appena qualcuno ?
Sì, ma Pasolini l'ha trasmesso
con una forza dirompente,
perchè era un poeta,
perchè soffriva questo genoicidio
nel suo corpo,
perchè la sua prosa
poneva le questioni
ad un livello di tragicità
e di folgorazione metaforica,
che non potevano lasciare indifferenti
Ma non lo stai idealizzando?
No, perchè PPP era anche ripetitivo,
volontaristico,
a volte troppo ideologico
o estetizzante.
Però prenditi Giannariello,
la prima parte delle Lettere luterane:
c'è una tensione intellettuale,
una cordialità umana,
un'asprezza della sincerità,
un'acutezza sociologica,
che prende
e che soprattutto sarebbe utile conoscere,
diffondere
E qual è il miglior modo di ricordarlo?
Di leggerlo,
di vedere i suoi film
generosamente,
ma senza santificarlo
con l'arma potente della critica
Ma tu l'hai letto?
Hai visto i suoi film?
L'ho letto,
ma poco,
rispetto alla monumentalità
della sua opera,
Ho visto tutti i suoi film,
ma dovrei rivederli
quasi tutti
E che cosa consigli
a chi ha la sfortuna
-scherzo-
di leggerti?
Tra i film i meno visitati forse:
La ricotta, Che cosa sono le nuvole,
Sopraluoghi in Palestina, Appunti per un'Orestiade africana.
Tra i romanzi "Amado mio e Atti impuri",
ma non ho mai letto "Una vita violenta" ne' "Petrolio";
tra le poesie ce ne sono di splendide
tra le più grandi della letteratura del 900 e non solo
e si trovano da tutte le parti,
alcune mai pubblicate in vita,
il primo volume delle lettere,
e tutto l'ultimo pasolini
critico letterario e politico
"Descrizioni di descrizioni",
il "Caos", le "belle bandiere",
o il diario di viaggio "Un odore dell'India"
certe pagine autobiografiche
per esempio una serata con Fellini..
(Mi verrebbe voglia di canc
tutto...)
Diceva Pasolini che c'è una poesia degli atti...
Concetto che mi pare tu condivida.
Sì, ma il discorso sarebbe lungo
e certo affascinante.
Però è vero c'è la poesia degli atti,
e quindi il poeta esistenziale.
Se vuoi ti faccio dei nomi conosciuti,
che forse non hanno mai scritto poesie
e che sento poeti dell'esistenza:
Tiziano Terzani e Adriana Zarri,
Rita Borsellino e Gino Strada,
Alex Zanotelli e Vauro,
la mamma di Carlo Giuliani
Anche politici:
scontatissimo Nichi Vendola,
meno Claudio Fava...
Allora PPP era un poeta dell'esistenza?
Pasolini era mostruosamente ambizioso.
Puntava contemporaneamente
a vivere e a rappresentarsi
e forse anche a immortalarsi
con un'ossessione parossistica,
che a me piace
si intuisce?
molto
Conseguenze?
Un'opera incredibile
come mole e varietà di linguaggi
ed una vita fatta di svolte, di rimesse in discussione
"Gettare il mio corpo nella lotta"
è forse l'ultimo di questi imperativi
Un giro di versi che meglio lo ricordi?
Che domanda?
Uno tra i centinaia
sconosciuta del 1945-47
per chi ha ancora
una sensibilità fanciulla
Le nuvole si sprofondano lucide
dentro le pozze roventi d'azzurro
e i rami si perdono nel sole.
Questo è il tempo in cui rido, in cui piango,
questo è il tempo in cui attendo la grazia,
questo è il tempo in cui io sono felice,
questo è il tempo in cui vago pei campi,
questo è il tempo in cui guardo i cieli ...
(Io ho gridato? E non si spegne l'eco?
.........................................................
Una frase, un concetto?
Tuttavia, io, vecchio borghese
razionalista e idealista
continuo a detestare con tutte le mie forze
lo spirito di rinuncia.
Che è poi ansia di integrazione e qualunquismo.
Non temere di essere ridicolo:
non rinunciare a niente.
Bravo, mi piace,
me ne dai un altro di concetti,
sia pure in pillole?
E' il possesso culturale del mondo
che dà felicità
NOI MORTI, NOI VIVI
Camminare a quattro zampe, ritrovare filogeneticamente l'antico rapporto col suolo, con la roccia viva - stele/omphalos del mondo - ecco, per me, uno degli aspetti più affascinanti dell'andare per montagne. Rapporto effimero col sovrasensibile, con la stasi e con la mutazione.
Vado a Pasolini e alla nostra trentennale privazione del suo insegnamento, "mi fingo" nella sintomaticità della sua solitudine, nella sua prodigiosa frequentazione di entrambe le versioni del reale - il divenire, l'immutabilità - ( l'audace connessione mi è favorita da Alias, supplemento del "Manifesto", che alle pagine 10-11 titola Gettare il proprio corpo nella lotta ).
Speranza e invettiva, caparbia volontà di trarre fuori dalla caducità corporea - dalla casualità dell'estasi e del pensiero - un segno complessivo che si sa e si vuole contingente e precario ma proprio per questo appassionatamente infinito, metavitale, non-mortale. E una capacità preziosa di far scaturire anche dalla versione forse più funerea - anche se certamente la più potentemente luciferina - della sessualità ( la pederastia, ovvero il sesso più distante dalla procreazione ) un senso altissimo e moralmente intransigente dello stare insieme.
Dalla vetta del Pisanino, 30 ottobre 2005
[ E m i l i o ]
Interventi
Caro Gianni,
anch'io aspettavo il "gettare...." con una certa ansia temendo,una flessione ...dovuta a chisacosa.
condivido come quasi sempre la tua riflessione di base ,ed il sen tirsi frastornati,anzi impotenti di frante allamolteplicità degli eventi .tu dici ma i Prodi ,i Fassino saranno migliori perchè ritornreranno alla dialettica, al confronto etc... io al posto di quel perchè, metterei un purchè.... . Il successo strepitoso delle primarie indica proprio questo la voglia della gente di partecipare e di scegliere. Qualcuno ha scritto che è stato come uno dei grandi movimeti per le grandi cause ,che si affronta con aria di festa. Io lo condivido e credo c he i partiti non si aspettassero una cosa del genere, che supera il loro ,per verità modesto impegno nella campagna elettorale. si potrebbe dire paradossalmente che la cosa gli è scappata di mano !solo se il modo di far politica cambia radicalmente la sinistra sarà in grado di esprimere un buon governo. grazie per le riflessioni e per le poesie ,a presto
Carla
per
questa volta
voglio
cancellare
l'ossessione
per troppa indignazione
di berluscon(e)
questo cavaliere
che sorride
troppo a sproposito
coi denti in fuori
del pupazzo
che a segnale
s'accende...
quando
vorrei
vederlo piangere
finalmente uomo
per sè soprattutto
ma anche
per un soprassalto
di coscienza
per noi
che dovremmo
faticosamente
ri.sorgere
e non è detto
incontri
GIOVEDÍ 3 NOVEMBRE
ORE 18.00
presso
VINO&KINO
ASSOCIAZIONE CULTURALE
VIA DELLA DOGANA, 6
Associazione Culturale "Cesare Viviani" LUCCA
e
Libreria Baroni, Via S.Paolino 45/47 Lucca
PRESENTANO
SERATA P.P.P.
Ascolti, letture, testimonianze, ricordi, impressioni
nel trentennale della scomparsa di Pier Paolo Pasolini
A cura di Luciano Luciani e Marco Vignolo Gargini
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I N V I O...
Invio queste email anche a chi conosco poco o pochissimo,
o a chi magari non mi conosce o che solo casualmente
è entrato nella (mia) posta ettronica.
Chi per qualsiasi ragione non vuole ricevere questi messaggi
me lo faccia, e scusatemi, sapere: gianniq@???
Chi invece si sente partecipe, anche quando dissente,
aggiunga, proponga, faccia le sue critiche, e magari faccia circolare ....
Chi vuole essere inserito nella lista blablabla bla blabla