[Forumumbri] le lotte sociali non si processano

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Autore: ayquina@katamail.com
Data:  
To: Comitato CarlosFonseca, Cobas, rete precaria perugia, SocialForum
Oggetto: [Forumumbri] le lotte sociali non si processano
LE LOTTE SOCIALI NON SI PROCESSANO !!!!

Il 6 novembre 2004  a Roma era la giornata del precariato. Giornata per il reddito, giornata d’espressione e di conflitto del sindacalismo di base e del precariato sociale diffuso, delle vertenze sul lavoro così come delle lotte che si articolano sul terreno del carovita, della casa, dei migranti, e dei saperi.
un passaggio importante dopo mesi significativi di lotte emerse su tutto il territorio nazionale ed europeo: dagli autoferrotranvieri, agli scontri interni ad aziende in via di ristrutturazione, dai lavoratori delle cooperative sociali ai ricercatori precari, dagli studenti ai disoccupati. Una giornata di conflitto, appunto, che è stata in grado di tenere assieme la variegata costellazione della precarietà attraverso forme di lotta e obiettivi comuni.
L’efficacia delle pratiche di autoriduzione nei supermercati e nelle librerie come quella al Panorama e alla Feltrinelli di Roma o nei trasporti pubblici,o ai cinema, è emersa in maniera visibile attraverso il consenso generalizzato che da più parti è stato espresso, creando di contro allarme e panico nel governo, la cui risposta repressiva non si è fatta attendere: sono 105 gli avvisi di garanzia piovuti in tutta Italia ad attivisti e militanti.
Ieri 25 ottobre 2005, per gli stessi fatti, la questura di Perugia ha notificato 5 avvisi di garanzia a 5 compagni/e del c.s.a. ex-Mattatoio, a cui vengono imputati reati assurdi, come quello di rapina plurima aggravata da fantomatiche minacce e violenze
I tempi con cui gli avvisi sono arrivati, le ipotesi di reato imputate e il numero elevato degli indagati evidenziano il carattere politico di questi procedimenti giudiziari. La risposta deve essere quindi politica.
Le lotte sociali non si processano! Negli ultimi 2 anni il numero degli indagati fra militanti ed attivisti per reati legati a vertenze sociali ha superato quota 6000, l’unica risposta possibile a questo punto è l’amnistia per reati sociali.
Chiediamo a tutte le reti, collettivi e associazioni che si sono mossi su questo terreno e anche alle forze sindacali, partitiche e politiche fin ora troppo silenziose; di prendere una posizione chiara e pubblica  di fronte a questa criminalizzazione.
Invitiamo tutti\e a partecipare all’assemblea pubblica che si terrà Giovedì 27 Ottobre alle ore 18:00
Dipartimento di Scienze Storiche della Facoltà di Scienze Politiche.

AMNISTIA PER I REATI SOCIALI ….ORA!
C.S.A. EX MATTATOIO