Auteur: marcantonio Date: À: forumlucca Sujet: [Forumlucca] Fwd: Ex Fascisti in Commissione.......
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dall'osservatorio democratico sulle nuove destre di Saverio Ferrari
> Oggetto: Ex Fascisti in Commissione.......
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> GLI EX MISSINI indagano sui crimini della Repubblica di Salò, per poi
> riabilitare gli autori di quelli eccidi. Proprio così. Da due anni è
> stata istituita infatti alla Camera dei deputati una commissione
> d’inchiesta sui crimini nazifascisti del dopoguerra, avvenuti durante
> la breve esperienza della Repubblica sociale italiana. Fra i membri,
> alcuni deputati dichiara fama neo o post fascista. La “commissione
> parlamentare di inchiesta sulle cause dell’occultamento di fascicoli
> relativi a crimini nazifascisti” è stata istituita con una apposita
> legge il 15 maggio 2003 col compito di indagare sulle anomale
> archiviazioni “provvisorie” (come da timbro del 1960) e le cause
> dell’occultamento dei 695 fascicoli ritrovati nel 1994 a Palazzo Cesi,
> sede della Procura generale militare.
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> I fascicoli di quello che è poi diventato “l’armadio della vergogna ”
> , contenevano le prove sulle pesanti responsabilità dei militari della
> repubblica di Salò, complici di tanti eccidi consumati dalla Wemarcht
> e dalle SS naziste nel corso della seconda guerra mondiale nei
> confronti di circa 15 mila vittime. Almeno diecimila civili e 580
> bambini, come calcola lo storico Gherard Schreiber. Infatti, durante
> il periodo della Repubblica di Salò, nazisti e fascisti, SS e
> repubblichini, causarono decine di migliaia di morti, uccidendo «gente
> senz’armi, civili in fuga dalla guerra», come ampiamente documentato
> da L’ arrmadio della vergogna, lo sconvolgente libro di Franco
> Giustolisi edito da Nutrimenti. «Le vittime – si legge nel volume –
> furono per lo più donne, vecchi, bambini. Piccoli ancora in fasce.
> Altri mai nati. Li cavarono dal ventre delle madri con le loro
> baionette e ne fecero bersaglio delle loro armi». Finita la guerra, i
> fascicoli delle prime indagini sui colpevoli di quegli eccidi erano
> presenti nella sede della Procura generale militare di Roma, ma
> improvvisamente tutto fu insabbiato.
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> Chi e perché decise l’occultamento? «A far cadere nel dimenticatoio
> quelle pagine scottanti, imponendo di fatto il silenzio su quelle
> tragiche vicende – afferma il senatore di Rifondazione Giovanni Russo
> Spena, componente della commissione – furono i vari Procuratori
> generali militari e certamente il potere politico (probabilmente il
> governo in carica dal 31 maggio 1947 al 12 maggio 1948, ndr) a causa
> della guerra fredda. Con l’inizio della contrapposizione tra la
> potenza americana e quella sovietica e la conseguente divisione del
> mondo in due blocchi, si decise infatti di facilitare il riarmo della
> Germania Ovest e il suo pieno inserimento nel nuovo sistema di
> alleanze politico-militari, per poi entrare a pieno titolo nella Nato,
> in funzione antisovietica». « I n o l t re – continua Russo Spena – p
> e r s e g u i re i reati commessi nel nostro Paese dai repubblichini e
> dai militari tedeschi avrebbe portato l’Italia a dover cedere alle
> continue richieste, in un primo momento persino accolte, della
> Jugoslavia di Tito, che a sua volta voleva perseguire i militari
> italiani, protagonisti al confine balcano di atrocità contro la
> popolazione civile slava».
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> FASCISTI IN COMMISSIONE
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> La Commissione, composta da 15 senatori e da 15 deputati nominati
> rispettivamente dal presidente del Senato della Repubblica e da quello
> della Camera, ha la facoltà di procedere alle indagini con gli stessi
> poteri e le stesse limitazioni dell’autorità giudiziaria. In prima
> fila, tra i membri con evidenti trascorsi in partiti neofascisti, c’è
> Italo Bocchino, già missino, ex sfidante di Antonio Bassolino alla
> presidenza della Campania, nonché editore del Roma e del Giornale di
> Napoli. Altri ex missini in commissione sono Riccardo Migliori,
> Daniele Franz, Piero Pellicini, Francesco Servello. Su tutti spicca il
> nome di Emiddio Novi. Novi si è fatto le ossa in gioventù all’interno
> delle diverse organizzazioni neofasciste presenti anche a Napoli, per
> poi confluire ad età matura in Forza Italia e candidarsi con il
> centrodestra alla carica di sindaco di Napoli, sfidando Bassolino. Nel
> partito di Silvio Berlusconi il senatore Novi, ex dire t t o re del
> Giornale di Napoli, si è sempre contraddistinto per la sua fervente
> attività di caccia ai “comunisti infiltrati”. Celebri i suoi
> avvertimenti su “pericolosi dalemiani” in Mediaset, come Maurizio
> Costanzo. E persino nel calcio Napoli che, secondo Novi, era pervaso
> dai “rossi”. In quest’ultima occasione il suo bersaglio era
> l’allenatore della squadra partenopea Renzo Ulivieri «che – dichiarava
> ai giornali nel ‘98 il senatore forzista – voleva trasform a re il
> Napoli in una squadra rosso-azzurra per volontà del sindaco
> Bassolino».
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> L’ingresso di Novi nella commissione contro i crimini nazifascisti,
> avvenuto solo a novembre 2004, «rappresenta – secondo Russo Spena –
> l’ennesimo tentativo di mettere in piedi una sorta di ostruzionismo
> della destra sulle indagini che attribuiscono pesanti responsabilità
> alle camicie nere di Salò». Tanto Novi, quanto gli altri neo o post
> fascisti di Alleanza Nazionale componenti della commissione, nel
> frattempo stanno votando favorevolmente in Parlamento il disegno di
> legge che riconosce la qualifica di militari belligeranti ai
> repubblichini di Salò; cioè proprio a favore di coloro che sono
> oggetto delle indagini e, soprattutto, delle documentate e tremende
> accuse di eccidi e massacri. Primo firmatario del documento è stato il
> senatore di AN Michele Bonatesta, lo stesso parlamentare che nel 2001
> aveva proposto, insieme al collega di partito Riccardo Pedrizzi, un
> disegno di legge per far diventare “Cavalieri della Patria” i
> militanti della Repubblica sociale italiana.
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> Il partito di Fini reclama il riconoscimento di “militari
> belligeranti” non soltanto per gli uomini delle quattro divisioni
> repubblichine formate nei lager tedeschi e che operarono fianco a
> fianco con le SS naziste - Littorio, Monte Rosa, San Marco, Italia -
> ma anche per uomini e le donne delle bande criminali, i torturatori,
> tutti coloro che seminarono il terrore e si macchiarono di delitti
> efferati, come la famigerata banda Koch, la legione Muti, la banda
> Carità, le Brigate nere e la Guardia nazionale repubblicana. In
> pratica, una legge che equipara i partigiani a quanti hanno combattuto
> dalla parte di Salò.
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