[Lecce-sf] Fwd: ...neanche per prendere la rincorsa - framme…

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Auteur: Pierpaolo Biata
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À: Lecce sf
Sujet: [Lecce-sf] Fwd: ...neanche per prendere la rincorsa - frammenti da La Sapienza
Inoltro questa testimonianza.
ciao Pierpaolo
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venerdì 11:00
risveglio, il collo fa un pò male, le aule sono
fredde, meglio, il marmo di lettere è freddo. siamo
già in tanti a fisica, a fisica assemblea con Piovani,
siamo già in tanti lì.
parte il primo gruppo, a seguire gli altri. dopo poco
occupiamo in 200 la sede di Lazio Adisu, l'azienda
regionale per il diritto allo studio. L'occupazione
coinvolge gli studenti della case dello studente, tra
poco sotto sfratto. Adisu: azienda della scarsità,
della corruzione, della privatizzazione. è qualche
giorno che autoriduciamo il pasto. Libero scrive:
"espropri proletari a mensa". Incontriamo il
direttore, chiediamo risposte sulle case, sulle nuove
edificazioni, sul costo pasti. Gli chiediamo di
dissociarsi da Libero.
ore 12:30
corriamo a viale trastevere. la polizia ha caricato il
corteo degli studenti medi autorganizzati. uova vs
manganelli, spintoni, botte e fermi: le virtù dello
stato di diritto e delle democrazie occidentali!
Piove, attendiamo il rilascio, intanto i 15enni si
baciano sotto il ministero, sotto la pioggia, sotto un
plotone esagerato di polizia. mi sembra di rivedere
una foto di tano.
ore 18:30
casa del cinema. si incontrano i precari dello
spettacolo. in mattinata per caso ho incontrato degli
intermittenti francesi, li porto con me. interveniamo,
la platea si scalda. interviene massimo ghini e tutto
il sindacato: "andiamoci piano a connettere le lotte,
potremmo tornare a periodi bui della nostra storia!".
I precari perdono la pazienza: "basta parole! fare
come in francia! connettiamoci con l'università!"
21:30
Velerio Mastrandrea ha lasciato da poco la casa del
cinema, finisce di prepararsi per lo spettacolo. In
sala decine di studenti hanno autoridotto l'ingresso
per parlare con il pubblico, per parlare
dell'università, per parlare di accesso alla cultura.
Valerio esce fuori dal camerino entusiasta.
ore 22:00
a scienze politiche si consegna il secondo premio Guy
Debord alla lirica metropolitanta pop-trash.
Intervengono Remo Remotti e Massimo Marino, nelle aule
è il delirio.

ancora sabato, lo scorso sabato notte più di 10.000
persone hanno attraversato la sapienza, tre sound
system, striscioni ovunque.
domenica passata, sole, molto sole, sembra primavera.
su alcune colonne compare la scritta: "vogliono
fermare le stagioni ma questa è la nostra primavera".
una ragazza che parla francese e che da qualche giorno
attacca striscioni di notte, per la città, meglio fa
azioni anti-pub(blicità). una ragazza mi dice: "perchè
tutto questo deve finire".
io penso a quando iniziavano le vacanze da bambino,
iniziavano e io avevo una paura fottuta di vederle
finire, di tornare a scuola, di lavarmi la faccia
d'autunno con l'acqua fredda.
ogni esperienza che si appassiona senza misura e sa
nominare il problema della finitezza è un'esperienza
che rende la vita degna di esser vissuta.
credo che di questo stiamo parlando, di una forma di
vita, di un senso del tempo, del pieno del presente...
"la bellezza di questa giornata è che non tornerà
indietro"
stasera ancora sabato, ancora festa alla sapienza
occupata

il nostro tempo è qui e comincia adesso

dalle facoltà occupate
f.esc

mi sono moltiplicato per sentirmi,
per sentirmi ho dovuto sentire tutto,
sono straripato, non ho fatto altro che traboccarmi...

                            una sola moltitudine


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PierPaolo Biata