Comunicato stampa dei Cobas sulla crisi dell'indotto Piaggio dopo il
Consiglio Comunale aperto di Pontedera
In seguito al consiglio Comunale aperto tenutosi ieri a Pontedera, con la
presenza dei Sindaci dei Comuni di Calcinaia e Bientina e del Presidente
della Provincia di Pisa, la Confederazione Cobas esprime tutta la sua
preoccupazione per la crisi che sta attraversando l'indotto industriale
legato alla Piaggio con ripercussioni negative sull'occupazione di tutta la
provincia.
Forte è stata la denuncia della RSU Piaggio delusa dall'incontro avuto il 3
di ottobre a Roma con i vertici aziendali.
Dall'incontro si è avuta ulteriore conferma che la Piaggio intende ridurre,
se non eliminare, i rapporti con l'indotto; inoltre sono emerse ulteriori
preoccupazioni per quanto riguarda il futuro dell'azienda e soprattutto dei
lavoratori.
Presente e futuro della Piaggio
1. Si conferma che i mezzi a trazione leggera 3 e 4 ruote saranno
fabbricati in India e/o Cina, i lavoratori attualmente impiegati saranno
trasferiti ad altre linee;
2. la volontà di trasferire, sempre in Cina, la costruzione degli
scooter fino a 150 cc., e di commercializzarli anche in Europa,
contrariamente ad accordi precedenti che prevedevano, per i mezzi prodotti
in Cina, la commercializzazione solo nei paesi asiatici;
3. Per l'azienda di Pontedera si prevedono investimenti in nuove
produzioni, soprattutto scooter di grossa cilindrata, nuovi motori e moto ma
al momento non conosciamo tempi e modi di attuazione di un piano industriale
finalizzato a questo obiettivo.
4. la mancata presentazione di un progetto relativo alle strategie
aziendali; si adducono motivi di sicurezza e segretezza, i sindacati e le
istituzioni devono fidarsi sulla parola dei vertici Piaggio.
5. Nel prossimo triennio si prevedono ulteriori riduzioni di lavoratori,
Le promesse del vertice Piaggio non si sono tramutati in impegni reali,
temiamo , come del resto i lavoratori Piaggio, che si stia solo costruendo
una nuova immagine per il lancio in borsa dei titoli Piaggio ( previsto per
il primo semestre 2006), speculare in borsa e poi disinvestire nel settore
industriale. Con la fusione Piaggio - Aprilia anche lo stesso magazzino
Piaggio rappresentato dalla Tnt (120 dipendenti) è a rischio occupazione
La crisi coinvolge la Val d'era, oltre 3300 persone e relative famiglie, con
gravi ripercussioni anche sul tessuto economico dei territori.
Per le istituzioni, Marconcini propone vecchie logiche quali l'osservatorio
per monitorare la crisi e due tavoli di discussione, uno sull'indotto e uno
sulla Piaggio, rilanciando la concertazione (come fa del resto Pieroni) come
strumento per trovare soluzioni alla crisi.
Noi crediamo che i lavoratori e le istituzioni abbiano già fatto sacrifici;
è tempo di convocare una grande manifestazione e di aprire una grande
vertenza sociale che riguardi tutta la Valdera per far assumere ai vertici
Piaggio tutte le responsabilità in materia di occupazione e rilancio
industriale
Confederazione Cobas Pisa e Pontedera
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