COMUNICATO STAMPA
OGGETTO: Il Comune di Lucca non ritira il permesso a Forza Nuova e permette, stasera, lo show dello stragista Ciavardini.
Nonostante le proteste di numerosi cittadini, e l'intervento del Presidente dell'Associazione tra i familiari delle vittime della strage alla stazione di Bologna, Paolo Bolognesi, il Comune di Lucca non si è sentito in dovere di revocare a Forza Nuova il permesso di utilizzare i locali della Pia Casa per svolgere un'iniziativa con Luigi Ciavardini, omicida del giudice Mario Amato e condannato, con sentenza passata in giudicato, per banda armata finalizzata alla strage di Bologna, oltre che come come uno degli esecutori della strage di Bologna del 2 Agosto 1980 (dalla Corte d'Appello della stessa città).
Dopo aver dovuto assistere, in questi ultimi 5 anni, ai saluti romani il 25 aprile (dalla finestra della casermetta santa croce, concessa da Fazzi a Forza Nuova nel 2000); a manifestazioni inneggianti il fascismo allo stadio (con gazebo finanziato dal Comune), la Giunta Fazzi chiude la sua attività "in bellezza", dando "ospitalità" a uno stragista.
Ormai non ci stupiamo più, ma resta fortissima l'indignazione.
Ci teniamo a segnalare, a tutti i cittadini, cos'è riuscita a dire l'assessore Ornella Vitali ieri pomeriggio nel corso del Consiglio Comunale, quando il capogruppo di Rifondazione Comunista, Roberta Bianchi, ha sollevato questa questione. La signora Vitali, non ha ritenuto di dire nulla circa la concessione dell'Auditorium della Pia Casa a uno degli esecutori della strage di Bologna e ai suoi fans, ma si è sentita in dovere di mettere in guardia coloro che avevano intenzione di partecipare al presidio antifascista dal fare rumore, per non disturbare gli ospiti (anziani) della Pia Casa.
Parole che denotano una grande sensibilità d'animo, non c'è dubbio.
Vorremmo rispondere alla Vitali: cara signora, stia pure tranquilla, non abbiamo certo bisogno di raccomandazioni. A differenza sua, abbiamo rispetto dei vivi (anziani e non), ma difendiamo anche la memoria di 85 persone (giovani e anziane) morte per mano di gente a cui l'amministrazione comunale, di cui lei fa parte, concede, senza batter ciglio, una sala per esibirsi.
GIOVANI COMUNISTI/E LUCCA