Car*,
arci Genova così come tutta l'arci nazionale adersice alle manifestazioni di
Gradisca d'Isonzo e Bari, così come a quella indetta per il 3 dicembre
prossimo dal movimento.
Aderiamo con una nostra idea ben sintetizzata in questo documento di Paolo
Beni e Filippo Miraglia, presidente e responsabile immigrazione nazionale
arci che vi inoltro.
A presto.
Walter
La fase politica che stiamo attraversando è ricca di potenzialità ma anche
di insidie, soprattutto
per la sinistra alle prese con la costruzione di un vero progetto di
alternativa per il governo del paese.
C'è un serio rischio che il richiamo alla responsabilità e alle
compatibilità del quadro delle alleanze
possa vanificare il patrimonio di elaborazioni e proposte emerse dal
dibattito dei movimenti, dalle
vertenze e dai conflitti sociali in questi anni di opposizione al governo
Berlusconi.
La questione dei diritti dei migranti, che noi consideriamo centrale per una
vera democrazia, rischia
di essere tra le prime a scivolare dentro al buco nero del politicismo,
degli equilibri e delle mediazioni
tra partiti.
Per questo riteniamo che si debba rendere visibile il protagonismo dei
migranti e del movimento
antirazzista, nonché di tutte quelle esperienze territoriali che in questi
anni hanno contrastato le leggi e
le pratiche razziste, a sostegno di un modello alternativo di governo del
fenomeno dell'immigrazione,
basato sull'uguaglianza sostanziale di diritti e sulla introduzione di
canali di ingresso legali per i migranti.
Oggi è del tutto possibile realizzare il consenso diffuso della società
italiana ad un approccio culturalmente
alternativo sul tema dei diritti dei migranti. La gestione irresponsabile
delle politiche migratorie da parte
della destra al governo ha smascherato bugie di Stato e nefandezze (si pensi
alle verità emerse con
l'inchiesta de L'Espresso su Lampedusa, da noi già ampiamente denunciate in
passato), ma ha messo
a nudo anche la carenza da parte delle opposizioni di un progetto
alternativo all'altezza della complessità
del fenomeno.
La fase di mobilitazione che si apre con le due manifestazioni di Gradisca
sull'Isonzo e Bari, che
si concluderà con quella di Roma il prossimo 3 dicembre, può rappresentare
una nuova spallata
del movimento antirazzista all'orientamento proibizionista e razzista, oggi
ancora largamente prevalente
nella legislazione, nel dibattito politico e nelle scelte del governo.
Ma affinché il 3 dicembre a Roma il variegato movimento che si batte per un'alternativa
a questo stato di
cose possa esprimersi con efficacia ed incisività, è necessario a nostro
parere che si abbandonino le
tentazioni politiciste che pure lo attraversano, e si produca un fatto nuovo
nel percorso che in
questi anni ha portato alla frammentazione del fronte antirazzista. Tensioni
e divergenze del movimento
rischiano di condizionare negativamente la costruzione di un fronte ampio
per i diritti dei migranti, in grado
di incidere realmente sulle scelte da attuare.
Il combinato disposto del politicismo del palazzo e del velleitarismo del
movimento, rischiano di
tradursi in un sostanziale immobilismo delle scelte destinato solo a
danneggiare i diritti dei migranti e la democrazia.
Noi pensiamo che ognuno debba assumersi la responsabilità, soprattutto in
questa fase difficile e su
un tema così delicato e complesso, di produrre una sintesi degli obbiettivi
al tempo stesso avanzati
e praticabili, e che questi obiettivi possano essere sostenuti da una
mobilitazione realmente di massa che fino
ad oggi è mancata.
Per questo manifesteremo a Bari e a Gradisca per chiedere la chiusura dei
CPT e poi ancora saremo in piazza
a Roma il 3 dicembre con le nostre proposte. Così come continueremo a
sostenere, con la nostra autonomia,
ogni tentativo di costruire spazi di impegno unitario per un cambiamento
reale su questi temi.
Paolo Beni, presidente nazionale Arci
Filippo Miraglia, responsabile immigrazione Arci
----- Original Message -----
From: <megu@???>
To: <forumgenova@???>
Sent: Thursday, October 20, 2005 11:04 PM
Subject: [NuovoLab] Verso Gradisca...
il ministro Pisanu, il questore e le destre anche a Genova vogliono la
costruzione di un lager per migranti nonostate la mobilitazione dei
movimenti
sociali, delle comunità locali e della società civile, abbia rallentato e
per
il momento fermato questo
progetto.
Il 22 ottobre, contemporaneamente a Bari come a Gradisca d'Isonzo, si sono
dati appuntamento i movimenti, le associazioni, i soggetti politici e
sociali
che sempre si sono battuti contro il razzismo, per la libera circolazione,
contro i lager per migranti. Andremo a Gradisca per esigere la chiusura di
tutti i CPT, per l'abrogazione della legge Bossi - Fini, per dire no ad un
ritorno alla precedente legge sull'immigrazione che i CPT li
istituisce.
Raggiungeremo Gradisca, nella giornata del 22 ottobre per ribadire che altri
CPT non ne vogliamo, ne a Genova ne altrove e che quelli esistenti siamo
pronti a smontarli pezzo per pezzo: perchè sono dei lager, perchè
disobbediere
se una legge è ingiusta, è un diritto che intendiamo ancora
affermare.
Assemblea nazionale dei Movimenti per la libertà di circolazione e per la
chiusura dei centri di detenzione dei migranti promuovono dalla
Liguria:
Don Andrea Gallo e i ragazzi della comunita' di San Benedetto al Porto
associazione Ya Basta!
csoa la Talpa e l'Orologio,
csoa Terra di Nessuno
csoa Zapata, laboratorio
sociale Buridda
associazione Garabombo l'invisibile
prime adesioni nominali:
Enrico Vesco
Assessore regionale alle Politiche attive del lavoro e alle Politiche
dell'immigrazione (Comunisti Italiani)
Lorenzo Caste'
consigliere regionale (Prc)
Pullman: concentramento ore 6:00 am stazione Principe per partenza
ritorno previsto per le ore 19 da Gradisca rientro a Genova nella nottata di
sabato sottoscrizione per viaggio: 20 euro
Carovana 'LIBER@ TUTT*' verso Gradisca
prenotazioni & info:
nocpt.zena@???
339.3641575
340.2352755
PER APPROFONDIMENTI:
http://www.retimigranti.org
http://www.meltingpot.org
Moderiamoci: no html, risposte private in privato: il reply e' alla lista,
e viene letto da tutti gli iscritti.
L'iscrizione alla lista e' aperto a tutt*, ma consigliato solo alle persone
che agiscono localmente per iniziative "di movimento" a Genova.
Per annullare l'iscrizione a questo gruppo, vai su: :
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