From: "Marco Pierfranceschi" <marco.pie@???>
>Ci ho riflettuto un po' e temo che quella soluzione sia mooolto costosa.
>Il problema non è tanto "spianare" i sampietrini recalcitranti, quanto, mi
>pare, gli interstizi tra gli stessi. A Piazza Montecitorio mi sembra di
>ricordare che interstizi non ce ne sono, questo perché (secondo me...) i
>sanpietrini là collocati sono stati lavorati appositamente in modo da
>combaciare quasi esattamente (ed anche idoneamente "allisciati" sulla
>capoccia), con un costo che non oso immaginare, ma che non mi stupirebbe,
>pensando che si tratta di un maquillage urbano ad uso e consumo della
>classe
>politica che sta lentamente affamando il paese.
>Rifare la stessa cosa sulle banchine, con una superficie decine di volte
>maggiore di quella di una singola piazza, finirebbe col "papparsi" il
>bilancio annuale delle risistemazioni stradali romane...
>Magari c'è in lista un architetto/geometra in grado di confutare queste mie
>illazioni... :-/
Marco, perdonami ma l'assessorato sostiene di aver spianato i sampietrini e
di aver sigillato gli interstizi.
Ecco cosa si poteva leggere a proposito del tratto centrale della pista
ciclabile sul Tevere in un articolo di Lilli Garrone pubblicato sulla
Cronaca di Roma de il Corrirere della Sera di Giovedì 8 Settembre 2005:
"È il tratto centrale lungo le sponde del fiume, e la ciclabile è stata
ricavata anche sui sampietrini. La classica pavimentazione romana, però, non
è l’ideale per le due ruote e così, per rendere più sicuro il percorso, nei
tratti più sconnessi, è stato fatto un lavoro certosino, facendo colare
negli interstizi l’asfalto per «sigillarli»".
(l'articolo integrale è su
http://www.romapedala.splinder.com/post/5649568
poi smentito da alcune foto sempre su
http://www.romapedala.splinder.com/post/5651202 )
Quindi oltre a dipingere un paio di striscie bianche, dovrebbero aver fatto
un "lavoro certosino". Ma la realtà è ben diversa...
oltre
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_ \<,_ http://www.romapedala.splinder.com/ _ \<,_
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