Autore: Alessandro Presicce Data: To: la mailing-list del Lecce social forum Oggetto: [Lecce-sf] Comunicato Giuristi Democratici Bologna - "Sgombero
LungoReno"
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From: Andrea Ronchi
To: Andrea Ronchi
Sent: Wednesday, October 19, 2005 7:56 PM
Subject: [Cpt] Comunicato Giuristi Democratici Bologna - "Sgombero LungoReno"
Basic needs are basic rights: i bisogni primari sono diritti fondamentali.
Questa mattina, per l'ennesima volta, per "ripristinare la legalità", le ruspe del Comune di Bologna hanno distrutto le baracche dei lavoratori migranti rumeni, costruite sul Lungoreno.
Ma che legalità è mai questa che combatte e distrugge i più miseri ed indifesi abitanti della città, accanendosi sui loro beni che la fatica giornaliera nel cantiere permette di possedere, che divide le famiglie, le mogli dai mariti, i figli dai padri, i fratelli tra loro?
Non appartiene alla legalità omettere ogni intervento di controllo sui cantieri edili, sulle catene del subappalto che nascondono la forma moderna del caporalato.
Non appartiene alla legalità consentire alle imprese costruttrici l'appropriazione del valore aggiunto del lavoro migrante, realizzato con l'applicazione di tariffe inferiori al minimo sindacale, con la negazione del diritto all'assistenza previdenziale e sociale, con la negazione del diritto al riposo.
Non appartiene alla legalità negare ai più bisognosi l'accesso alle risorse, alle cure, alla salute, all'istruzione.
Non può esistere una definizione di diritti umani che prescinda dal rispetto dei diritti umani fondamentali, il primo ed inalienabile tra i quali è il diritto alla sopravvivenza, e dunque il diritto a nutrirsi, a ripararsi ed a proteggere la propria famiglia.
Lo sgombero e la distruzione delle baracche sono atti contro l'umanità, sono la strenua difesa di un sistema materialistico che prescinde dall'umanità e che per sopravvivere necessita di mantenere forme moderne di schiavismo.
Non condividiamo questo concetto di legalità, né come cittadini né come giuristi, riteniamo invece, che i bisogni primari costituiscano i diritti fondamentali dell'uomo.
Per questo rivolgiamo al Sindaco Cofferati, alla Giunta del Comune di Bologna, al Consiglio Comunale, l'invito ad una lettura attenta della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo, adottata dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 10.12.1948 e che le autorità locali facciano proprie le intenzioni contenute nel preambolo alla Dichiarazione medesima laddove si stabilisce che "il riconoscimento della dignità inerente a tutti i membri della famiglia umana e dei loro diritti, uguali ed inalienabili, costituisce il fondamento della libertà, della giustizia e della pace nel mondo".