[Forumlucca] qualcosa è cambiato???

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Autor: massimiliano.piacentini@tin.it
Data:  
A: forumlucca
Assumpte: [Forumlucca] qualcosa è cambiato???
Ieri sera sono andato a vedere il film documentario di Sabina Guzzanti,
viva Zapatero...
Lo consiglio a tutti, perché é fatto molto bene, ed è
impressionante rendersi conto a che livello è la censura in Italia, in
che mani sia la presidenza della Rai (incredibili le dichiarazioni
rilasciate da Petruccioli).
Viva Zapatero è un film che fa molto
pensare, sull'informazione, sul ruolo svolto dall'opposizione per
contrastare le epurazioni di voci non gradite, sul paese reale e su
quello che ci viene raccontato dalal tv...
Una giornalista francese,
dice a un certo punto del film: 2il mio direttore è da molto tempo che
mi chiede di raccontare ai lettori che cos'è "porta a porta2, ma io
proprio non ci riesco.. In Francia una trasmissione del genere non
esiste..."


Ieri era il giorno dopo le primarie...
Sono tornato a
casa, pensando ancora a quello che avevo visto... accendo la tv per
sentire le ultime notizie e cosa vedo...? Su rai uno, Romani Prodi è
ospite di Bruno Vespa a "Porta a Porta"....
Se il buongiorno si vede
dal mattino....

Di seguito, un illuminante articolo, sempre su
Prodi...
(Qualcosa è cambiato????????)

massimiliano

"In una lettera
al giornale diocesano di Vittorio Veneto il leader dell'Unione risponde
alle
critiche espresse dal vescovo mons. Giuseppe Zenti sulla sua
posizione sui PACS "


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Vittorio Veneto (Tv), 14 ott. (Adnkronos) - ''Il mio pensiero su un
problema tanto
delicato quale quello della famiglia e delle convivenze
e' stato davvero travisato e
strumentalizzato. Un tema che non puo'
essere affrontato, come invece si e' fatto, con
dichiarazioni
estemporanee e in un clima nel quale si privilegiano i toni 'gridati' e
ad
effetto''. A sottolinearlo e' Romano Prodi nella lettera che
apparira' domani sul
settimanale diocesano 'L'azione' di Vittorio
Veneto (Treviso), in risposta alla critiche
espresse dal vescovo mons.
Giuseppe Zenti sullo stesso settimanale sulla sua
posizione sui pacs e
che, rivolgendosi allo stesso Prodi, gli diceva invece di puntare
tutto sulla famiglia se vuole vincere le prossime elezioni politiche.

E Prodi spiega: ''In questo specifico caso, inoltre, mi sono dovuto
rendere conto che
la vicinanza sia geografica che temporale con la
vicenda spagnola, dove si e' dato via
libera al matrimonio tra persone
dello stesso sesso, ha reso ancora piu' difficile la
comprensione
corretta dei miei orientamenti al riguardo e assai piu' facile la
strumentalizzazione delle mie parole. (Troppo comodo dire che Prodi era
piu' o meno
come Zapatero!). Invece le cose stanno in modo ben
diverso''.

''Ecco perche' vorrei cominciare precisando quel che non
ho mai detto - sottolinea il
leader dell'Unione - Come ho avuto modo
di scrivere in una lettera a 'Famiglia
Cristiana' non ho mai sostenuto
l'opportunita' di matrimoni tra persone dello stesso
sesso, anzi in
tempi non sospetti mi sono pubblicamente dichiarato contrario; ne' ho
mai pensato e penso a provvedimenti che mettano minimamente in
discussione la
famiglia''.

''Molti mesi or sono, quando ancora ero
alla guida della Commissione europea, io
stesso -aggiunge Prodi- ebbi
modo di dire personalmente al Presidente Zapatero che
non ero
d'accordo con lui e che i matrimoni tra persone dello stesso sesso non
sono
accettabili in alcun modo. Ho sempre detto che i figli devono
avere un padre e una
madre e che sono contrario a soluzioni diverse da
questa. Ho ribadito che considero la
famiglia basata sul matrimonio un
fondamento della societa'. Ed e' certo che i miei
orientamenti
religiosi sostengono questa convinzione''.

''Penso pero', ed e'
quanto ho detto - aggiunge Prodi-, che non si possa piu' non dare
una
regolamentazione ad altre forme di convivenza e alle unioni
riconoscendo alcune tutele- avverte il professore - Sono tante, ormai,
anche nel nostro Paese. Sono del piu' diverso tipo e a volte sono
scelte o imposte dall'organizzazione della vita e della
nostra
societa'''.

''E' a loro che pensavo (e penso) quando ho chiesto a me
stesso e a tutti noi se e'
giusto privare due persone che hanno
condiviso anni di vita comune in un rapporto di
aiuto reciproco, della
possibilita' di una visita in ospedale, o di lasciare un'eredita',
piccola o grande che sia all'atro, o la pensione - prosegue Prodi - I
casi sono
innumerevoli e diversi tra loro e la politica non puo'
ignorare la realta'. Ecco perche' ho detto che, in concreto, si
trattera' di individuare i diritti e i doveri in capo ai partners di
una unione e di assicurare la loro tutela cosi' da evitare ogni forma
di discriminazione''.

''Quanto alla famiglia non ho dubbi al
riguardo: per la mia vita e' stata la cosa piu'
importante. La
considero un fondamento della nostra societa'- assicura il professore
-
Sono ben consapevole che la nostra stessa tenuta sociale richiede un
forte sostegno
alla famiglia e penso che l'intero sistema debba
tenerne conto. Non bastano singoli
interventi. Serve un lavoro non
precario, un sistema fiscale, un'organizzazione del
tempo che tenga
conto delle esigenze delle famiglie''.

''In queste settimane ho
esaminato uno studio prodotto per le Acli dal prof. Luigi
Campiglio
che presenta costi e vantaggi dell'introduzione del 'quoziente
familiare' nel
nostro sistema di tassazione -conclude il professore -
Qualcosa di piu' di un semplice
sistema di detrazioni fiscali che
aiuti le famiglie con figli e con un piu' basso reddito.
Nel mio
stesso programma per le primarie c'e' un forte impegno per i nidi ma
anche
per ridurre la precarizzazione del lavoro che produce
insicurezza nei giovani e, di
conseguenza, maggiori difficolta' a
farsi una famiglia e ad avere figli''.



ADN KRONOS -
14/10/2005


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