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From: "Felice Mometti" <felmarg@???>
To: <fori-sociali@???>
Sent: Sunday, October 16, 2005 3:14 AM
Subject: [fori-sociali] Appello reti migranti e antirazziste
APPELLO dell'ASSEMBLEA NAZIONALE delle RETI MIGRANTI e ANTIRAZZISTE
Roma 9 ottobre 2005
per adesioni reti.migranti@???
www.retimigranti.org
Tavolo Migranti, Comitato Immigrati in Italia, Movimento dei migranti e dei
rifugiati di Caserta,Coordinamento Immigrati Bergamo, Coordinamento Migranti
Bologna e provincia,
Associazione Essalam Marocco Montello Bergamo, Coordinamento Migranti
Vicenza,
Gruppo Immigrazione Brescia, Associazione interculturale Todo Cambia ,
Associazione Sri Lankesi in Italia, C.S.A. "ex canapificio" Caserta,
Sincobas, Red Link., RdB/CUB Immigrati,
Laboratorio Zeta - Palermo, Partito della Rifondazione Comunista,
Federazione RdB-CUB,
Attac Italia, Fiom, Mantova Antagonista, Gruppo Migranti Sinistra
Critica-PRC, Vittorio Occupato Ostia, Confederazione Cobas, Coordinamento
Cittadino di Lotta per Casa - Roma,
ADL Invisibili di Padova, Treviso,Monselice,Mestre, Associazione Razzismo
Stop - Padova
Centro sociale Pedro - Padova, Copyriot cafè - Padova, Centro sociale
Rivolta - Marghera
Laboratorio Morion - Venezia, Capannone sociale - Vicenza, Spazio sociale Cà
Oddo - Monselice, Centro Sociale Clandestino - Gorizia, Associazione
Razzismo Stop- Venezia Giulia, ADL\Invisibili federata RdB-CUB -
Venezia-Giulia, Casa delle Culture - Trieste,
Federazione Regionale dei Verdi - Friuli Venezia Giulia, Giovani Comunisti -
Brescia,
Migro-diritti senza confini - Rovigo,Commissione immigrazione Rifondazione
Comunista - Bologna, Associazione federativa femminista, Giovani Comunisti -
Mantova,
Cittadini per il Comune di Gradisca, PdCI e FGCI Napoli e Campania,Gruppo
migranti Torino Social Forum, Associazione albanese Iliria - Roma,
Associazione Bangladesh - Roma
Comunita' immigrati Indiani e Pakistani - Roma, Comunita' immigrati romeni
Comunita' immigrati marocchini, Associazione Latino-Americana "El Condor"
Umangat-Filippini Workers, Associazione Dhuumcatu, Comitato Immigrati Roma,
Centro antirazzista l'Incontro - La Spezia, Rete Migrante - Padova, Rete
Migrante Altapadovana Associazione Senza confine, Gruppo Immigrazione del
Forum Sociale di Modena, Collettivo NoBorder- Napoli, Laboratorio Occupato
Ska,Laboratorio Occupato Insurgencia, Centro Sociale Terra Terra, Damm,
Centro Sociale Tempo Rosso - Caserta,
Associazione Senza Frontiere , Associazione MigrAzioni, Associazione
Comunità Araba in Campania, Studenti in Movimento - Napoli, Area Antagonista
napoletana, Centro Sociale Depistaggio - Benevento, Rete no-cpt - Bari, Rete
antirazzista catanese, Rete del Friuli Venezia giulia contro i cpt, CSOA La
Talpa e l'orologio - Imperia, Movimento Indipendenti Friuli Venezia Giulia,
Associazione Officine Culturali Indipendenti, Unione degli Studenti - Friuli
Venezia Giulia,
Circolo ARCI Thomas Sankara Messina
Saremo di nuovo in piazza il 22 ottobre a Gradisca d'Isonzo e Bari, a
novembre in tutti i territori, a Roma il prossimo 3 dicembre, per affermare
i diritti delle migranti e dei migranti
A un anno dalla manifestazione nazionale del 4 dicembre 2004, dopo gli
incontri di Bari dello scorso luglio e il campeggio di Licata di questa
estate oggi la necessità di una nuova mobilitazione generale è ancora più
impellente. La vita di molte migliaia di donne e uomini è quotidianamente
negata da una legislazione razzista, dalle politiche proibizioniste e
repressive, dalle logiche emergenziali.
Il decreto di attuazione della legge Bossi-Fini, che subordina il rinnovo
dei permessi alla stipula del contratto di soggiorno con i datori di lavoro
ha reso ancora più evidente quello che era chiaro già da tempo: che uomini e
donne migranti sono considerati solo forza lavoro, da usare, costringere nei
centri di permanenza temporanea o espellere a seconda delle esigenze del
mercato. Il decreto di attuazione ha reso la vita dei migranti in questo
paese ancora più difficile. L'intreccio con la legge 30 sul mercato del
lavoro non fa altro che aumentare la precarietà, e impone di ripetere le
pratiche per il rinnovo sempre più spesso, aggravando le file e i tempi di
attesa, mentre il vincolo della certificazione delle condizioni abitative dà
ai datori di lavoro un ulteriore strumento di ricatto e di potere sulla vita
di uomini e donne migranti.
La legge Pisanu non ha fatto che aggravare questa condizione. La
criminalizzazione dei migranti e l'equazione tra migrante e terrorista
corrispondono alla logica di identificazione di un capro espiatorio per le
conseguenze della guerra in atto, e alle pratiche di controllo e repressione
che arbitrariamente colpiscono anche quei migranti che in questi anni si
sono battuti per migliorare le loro condizioni di lavoro e di vita in questo
paese.
Mentre la Sicilia ha continuato a essere teatro di detenzioni ed espulsioni
di massa, l'enclaves spagnole di Ceuta e Melilla in Marocco mostrano il
massimo livello di violenza armata cui i migranti sono esposti, i continui
sbarchi e tentativi di attraversamento delle frontiere sono il chiaro segno
che né il mare né la militarizzazione dei controlli sono in grado di fermare
quella libertà di movimento che i migranti continuano ogni giorno a
praticare. Allo stesso tempo centinaia di militanti e attivisti subiscono
con sempre maggiore accanimento le conseguenze penali della loro legittima
lotta per cancellare dai nostri territori i CPT e i Centri di
Identificazione, per chiederne la chiusura dentro e fuori l'Europa e per
opporsi praticamente alla clandestinità cui sono condannati i migranti
dentro e fuori i centri i detenzione. La lotta per l'amnistia per i reati
sociali è parte integrante del percorso che abbiamo intrapreso. Le
mobilitazioni dei migranti contro la legge Bossi Fini, per i propri diritti,
le iniziative delle realtà sociali e sindacali che hanno costruito vertenze
contro la precarietà. Le esperienze istituzionali partecipative hanno
contribuito in maniera decisiva ad affermare la necessità di un cambiamento
radicale delle scelte politiche e legislative.
La valenza politica delle pratiche di libertà che i migranti esprimono deve
tornare in piazza con forza a livello nazionale. L'assemblea dei movimenti
dei migranti e antirazzisti dello scorso luglio a Bari ha indicato un
percorso chiaro: il 22 ottobre, a Bari e Gradisca di Isonzo, contro
l'apertura di due nuovi Cpt e per la chiusura di tutti i centri di
permanenza temporanea e i centri di identificazione; una settimana di
mobilitazione territoriale che abbia al centro la lotta contro le nuove
forme di ricatto imposte dal decreto di attuazione della Bossi Fini; 3
dicembre a Roma, contro ogni politica di sfruttamento e coercizione dei
migranti che i governi, a prescindere dal loro colore, hanno messo in atto,
e contro la criminalizzazione di coloro che in Italia hanno sempre sostenuto
le lotte e il movimento dei migranti.
La netta opposizione alla legge Bossi-Fini, a qualsiasi ipotesi di ritorno
della Turco Napolitano, al legame tra permesso di soggiorno e contratto di
lavoro, ai centri di permanenza temporanea e alle espulsioni e deportazioni
di massa, la rivendicazione della libertà di muoversi e di restare per tutti
i migranti potranno trovare forza solo se uomini e donne migranti saranno
ancora una volta, in massa, protagonisti delle loro lotte.
Per questo chiamiamo tutto il movimento dei migranti, il movimento
antirazzista,antiliberista e pacifista, tutte/i le lavoratrici e i
lavoratori migranti a una nuova mobilitazione generale il 22 ottobre a Bari
e Gradisca di Isonzo, ad una settimana di iniziative territoriali e di lotta
a novembre contro il decreto di attuazione, e il 3 dicembre a Roma:
- per la chiusura definitiva dei Centri di Permanenza Temporanea e dei
Centri di Identificazione
- per l'abrogazione della legge Bossi-Fini, senza che si torni alla
precedente Turco-Napolitano e alla cultura che l'ha ispirata
- per la rottura netta del legame tra il permesso di soggiorno e il
contratto di lavoro
- per una legge in materia di asilo politico che tuteli realmente i
richiedenti e i rifugiati
- per la cittadinanza di residenza e il diritto di voto per tutti i migranti
- per il rilascio e il rinnovo immediati di tutti i permessi di soggiorno,
per la regolarizzazione permanente di tutti i migranti in Italia, per la
libertà di circolazione
- per fermare tutte le espulsioni e gli accordi di riammissione
- per l'abrogazione di tutti i reati connessi alla clandestinità, la non
punibilità, ovvero per l'amnistia-indulto per tutti i reati connessi alle
lotte sociali
- per l'abrogazione della legge Pisanu.
Assemblea nazionale dei Movimenti per la libertà di circolazione e per la
chiusura dei centri di detenzione dei migranti
Roma 9 ottobre 2005
per adesioni
reti.migranti@???
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