Gara > Idatzia > Euskal Herria 2005-09-28
Migliaia di persone partecipano al Gudari Eguna (Giornata del Combattente,
NdT)
"Borrokaz irabazi»(La vittoria nella lotta, NdT), e stata la frase che più
si potè leggere ieri per le strade di Euskal Herria, mentre incensieri e
fotografie delle centinaia di militanti baschi che sono deceduti nelle
ultime decadi a causa del conflitto si trasformarono in parte del
paesaggio urbano. Il Gudari Eguna fu partecipato da migliaia di cittadini
baschi.
SAN SEBASTIAN
Ieri, 27 settembre, si compirono 30 anni dalle esecuzioni dei militanti di
ETA Txiki ed Otaegi, insieme a tre attivisti del FRAP, per mano del regime
franchista. Da quel giorno ed in quella stessa data, tutti gli anni si
commemora in Euskal Herria il Gudari Eguna per tutti quei volontari e
militanti baschi "che hanno dato la loro vita nella lotta per Euskal
Herria."
In tutti gli atti celebrati ieri si ricordarono tutti essi, dal primo
militante di ETA deceduto, Txabi Etxebarrieta, fino all'ultimo, Imanol
Gómez. Ma, con motivo del 30 anniversario, ci fu uno speciale ricordo per
quelli fucilati per ordine di Franco.
Incensieri con "la fiamma del fuoco che simbolizza la lotta di questo
paese", mazzi di fiori e striscioni con le sembianze "dei volontari per la
libertà caduti nella lotta" presero le strade basche.
Due detenuti in Errenteria
Di mattina, i centri di insegnamento furono scenario di mobilitazioni, e
quella di Errenteria-Orereta si saldò con due detenzioni. Due giovani di
20 e 24 anni furono arrestati dall'Ertzaintza accusati di "apologia del
terrorismo e disordini pubblici." Secondo il Dipartimento dell?Interno, i
giovani furono fermati dopo che in una manifestazione si lanciarono
pietre" ad una dotazione dell'Ertzaintza e si proferissero grida in
appoggio ad ETA." Rimasero liberi dopo essere passati davanti al giudice.
In Hernani 200 studenti realizzarono una manifestazione, ed in tutti i
centri di Sestao si realizzarono concentrazioni. In Zizur furono 50 quelli
che si mobilitarono, come nell'istituto gasteiztarra Koldo Mitxelena, dove
realizzarono un blocco stradale. Nel centro gasteiztarra Ikasbidea, come
in quello di Zarautz, furono 30 gli studenti mobilitati.
Di pomeriggio, gli atti e mobilitazioni si estesero a tutte le località.
In Bizkaia, centinaia di cittadini parteciparono alle manifestazioni. In
Bilbo, più di 450 persone realizzarono un atto e percorsero la città in
manifestazione. In Barakaldo furono 160, in Markina 90, in Zalla 70, in
Lemoa e Derio 50, in Durango 90, in Txorierri 30, in Basauri 75, in Laudio
120, in Gernika e Bermeo 60, ed in Algorta 200. In Zornotza dove
l'Ertzaintza identificò tre persone che installavano striscioni e
manifestarono 100 persone.
In Gasteiz non ci furono problemi durante l'atto e la posteriore
manifestazione che, sotto la vigilanza dell'Ertzaintza, riunì oltre un
migliaio di persone. 42 persone si concentrarono su Otxandio.
In Baiona, da parte sua, furono 70 i manifestanti, in Hendaia furono 40 ed
in Baigorri 15. In Nafarroa, Iruñea fu scenario di una manifestazione
nella quale si concentrarono 600 persone. In Altsasu furono 75, in Tafalla
30 ed in Leitza 40.
Gipuzkoa fu l?herrialde (regione, NdT) dove l'Ertzaintza si impiegò più a
fondo per ostacolare il Gudari Eguna. In Arrasate 600 persone subirono le
cariche dell'Ertzaintza mentre si realizzava un atto di omaggio. Decine
furono i fermati e gli identificati. Anche in Tolosa, l'Ertzaintza volle
ostacolare la manifestazione, ma i 150 partecipanti terminarono la marcia.
A San Sebastian furono più di 200 i manifestanti, 40 in Aretxabaleta, 33
in Getaria, 500 in Hernani, 100 in Andoain, 800 in Orereta, 15 in Segura,
200 in Zarautz, 200 in Eibar e 100 azpeitiarras (abitanti di Azpeitia,
NdT) andarono fino a Nuarbe, dove davanti alla casa di Otaegi omaggiarono
tutti i gudaris.
Euskal Herria esiste grazie alla "lotta"
GARA
SAN SEBASTIAN
Nel contesto del Gudari Eguna, Batasuna affermò che 30 anni dopo "il paese
basco non conosce una variazione fondamentale delle strategie che stanno
affrontando lo Stato spagnolo e lo Stato francese: non è riconosciuta come
nazione ed il suo diritto a decidere è negato dalle costituzioni di
entrambi gli stati", sottolineando la "strategia di annientamento del
paese basco ed i suoi segni di identità."
Nonostante ciò, la formazione indipendentista basca considera che in
questi anni "Euskal Herria ha compiuto un passo importante: ha saldato i
contesti politici e giuridici pensati per dividere il nostro paese e
continuare a rifiutare sine die il diritto di decidere che ci compete", in
riferimento allo Statuto di Gernika e l'Amejoramiento Giurisdizionale.
Batasuna si congratulò che "oggi l'immensa maggioranza di Euskal Herria è
per il cambiamento e la soluzione", ma segnalò che "solo dalla lotta ed il
lavoro militante è stato possibile avanzare fino ad ottenere qualcosa che,
sembrava un fatto, la sparizione di un paese, "non si sia consumato."
Al suo giudizio, "è aperta una nuova opportunità per avanzare verso un
scenario di democrazia e pace", per cui mostrò il suo "impegno più fermo
per lavorare su questo obiettivo."
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Irabazi arte!
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