[Forumlucca] I: [LPA] Acqua, Ds fiorentini contro Congresso …

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Auteur: Virginio Bertini
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Sujet: [Forumlucca] I: [LPA] Acqua, Ds fiorentini contro Congresso Nazionale DS
ok,virginio
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From: tommaso.panigada@???
To: Forumlucca
Sent: Friday, September 23, 2005 4:53 PM
Subject: [Forumlucca] I: [LPA] Acqua,Ds fiorentini contro Congresso Nazionale DS





      anche in publiacque dopo PISA,GROSSETO,SIENA,LIVORNO, E AREZZO ARRIVANO I FRANCESI CHE PARLANO   ROMANO!!!!!!


ragion per cui si svegliano anche i fiorentini e giustamente si rendono conto del reale potere di questa acquatica macchina da soldi!!!


quello che è accaduto a firenze ieri succederà a LUCCA il 1° gennaio, nel silenzio generale e nel disinteresse della stampa la società ACEA (la solita...quella che ha dentro il comune di ROMA ,CALTAGIRONE,IL GRUPPO SUEZ,) ACQUSISCE LE QUOTE DEL SOCIO PRIVATO DEL COMUNE DI LUCCA.

COSA DICONO I RAVENNI,PLACIDI,FAZZI?????

cosa dice il centro sinistra Lucchese????????


COSA DICIAMO NOI?????

ci ricompiamo LUCCA DAI BORBONI e facciamo da noi?
facciamo finta di nulla?

o ci rimbocchiamo le maniche e ci diamo da fare per ributtarli in ACQUA???

tommy
Comunicato Stampa Unaltracittà/Unaltromondo

Acea/Publiacqua: De Zordo: "L'incoerenza dei DS fiorentini. Sui Beni Comuni sono contro quanto deciso dal loro Congresso Nazionale."

"I Democratici di Sinistra fiorentini chiedono di abbassare i toni e di non fare polemica a sinistra sul caso Acea/Publiacqua, ma non si accorgono che sono, loro stessi, in aperta contraddizione con quanto deciso dall'ultimo Congresso Nazionale dei DS sul tema dei Beni Comuni. Al gruppo dirigente dei Ds fiorentini, e a chi come loro vive come se nel mondo il paradigma neoliberista avesse avuto successo e dunque meriti solo di essere amministrato al meglio, ricordiamo quanto affermato nell'ordine del giorno sulla questione Beni Comuni approvato nel recente Congresso Nazionale. In particolare quando dice che: "I Democratici di Sinistra pensano che la proprietà di reti ed impianti e la loro gestione non possa che essere pubblica, affidata alle istituzioni più vicine ai cittadini. Il privato, infatti, segue la logica del profitto, ma ciò si traduce irrimediabilmente in un rischio per il diritto all'acqua di tutti i cittadini, anche quelli appartenenti alle fasce più povere. [?] Il congresso nazionale dei Ds impegna tutto il partito, gli amministratori locali e i gruppi parlamentari nazionali ed europei a promuovere, nelle forme possibili e necessarie, la ripubblicizzazione del servizio idrico."

Dunque PROPRIETA' in mano al pubblico, ma anche, e in questo caso soprattutto, la GESTIONE delle reti. Alleghiamo l'ordine del giorno approvato per chi volesse leggerlo nella sua integrità, e aggiungiamo solo che i fiorentini e i toscani non possono essere lasciati alla deriva degli interessi privati solo perché la classe politica dirigente manca degli strumenti culturali per comprendere la realtà del neoliberismo. Serve allora l'umiltà e il desiderio di poter cambiare, nello specifico nella gestione dell'acqua, la rotta perseguita fino ad oggi.
Si proceda allora anche in Toscana, come già avviene in altri luoghi in Italia, verso una gestione del 'bene comune acqua' affidata ad un soggetto che non persegua il profitto, totalmente in mano pubblica, che preveda la partecipazione organizzata dei cittadini.

Tutto ciò non farà altro che rafforzare la comune lotta della sinistra riformista e della sinistra solidale contro Berlusconi (e il Berlusconismo/Neoliberismo). Più sapremo difendere i Beni Comuni e più chances avremo di battere le destre.


Mozione sui beni comuni approvata all'ultimo congresso dei Democratici di Sinistra

"I beni comuni (l'acqua, l'aria, il territorio, le risorse naturali, i saperi, la salute, l'istruzione, ecc.) sono uno dei temi centrali per una nuova idea di sinistra. Le politiche sui beni comuni rappresentano infatti la cartina tornasole di una innovazione anche culturale del campo progressista e di una nuova idea di "pubblico" in cui lo Stato e le istituzioni rimangono centrali ma ad esse si accompagna anche l'idea che determinati beni appartengono per propria natura all'umanità intera che ha il diritto a poterne usufruire in condizioni eque e solidali.

In particolare l'acqua rappresenta il paradigma di questa innovazione culturale. L'acqua è il bene comune per eccellenza. Tuttavia la sua disponibilità e il suo accesso sono oggi squilibrati: interi popoli sono privati dell'accesso all'acqua: la politica dei paesi ricchi, sostenuta sia direttamente che attraverso le istituzioni globali (Fmi e Banca Mondiale), sta portando rapidamente all'appropriazione di questa fondamentale risorsa da parte di grandi gruppi che investono nelle reti, privando la parte più povera della popolazione dell'accesso all'acqua.

Nei paesi occidentali, e in Italia attraverso una politica a tratti contraddittoria del governo, l'acqua sta subendo un processo di privatizzazione massiccio. Al contrario, i Democratici di Sinistra pensano che la proprietà di reti ed impianti e la loro gestione non possa che essere pubblica, affidata alle istituzioni più vicine ai cittadini (in primo luogo i comuni). Il privato, infatti, segue come giusto ed ovvio, la logica del profitto, ma ciò si traduce irrimediabilmente in un rischio per il diritto all'acqua di tutti i cittadini, anche quelli appartenenti alle fasce più povere.

Oltre all'acqua, oggi sono in pericolo altri beni comuni: l'aria, l'atmosfera, sono diventate il luogo di "discarica" dei rifiuti gassosi; il sapere è sottoposto ad un processo di privatizzazione che passa attraverso norme sul copyright (DMCA negli Usa, EUCD in Europa) che ne stanno snaturando il ruolo originario, passa attraverso i brevetti sul software e i contributi di stato all'istruzione privata, come anche attraverso le politiche di demolizione dell'istruzione pubblica attuate dal governo; persino il codice genetico è divenuto oggetto di brevetto e farmaci fondamentali per la sopravvivenza di milioni di persone vengono resi indisponibili a chi non può permettersi i prezzi decisi dalle grandi case farmaceutiche e non gode di assistenza sanitaria pubblica.

  Per questi motivi, il congresso nazionale dei Ds impegna tutto il partito, gli amministratori locali e i gruppi parlamentari nazionali ed europei:
  -    a promuovere, nelle forme possibili e necessarie, la ripubblicizzazione del servizio idrico;
  -    a opporsi a quelle normative (come la direttiva sui brevetti software) che privatizzano i saperi e le idee;
  -    a promuovere nuove norme in materia di sfruttamento commerciale dei brevetti sui farmaci e ad opporsi alla brevettabilità del codice genetico;


Inoltre impegna i gruppi parlamentari di camera e senato a presentare un'organica proposta di legge a tutela dei beni comuni, anche in relazione con il tavolo nazionale sui beni comuni;

infine impegna la segreteria del partito a promuovere seminari, incontri, pubblicazioni in tema di politica dei beni comuni, coinvolgendo anche gli amministratori locali dei Ds."



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