USI AIT ? UNIONE SINDACALE ITALIANA
SEGRETERIA NAZIONALE COLLEGIALE
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Roma 22 settembre 2005
A
tutte le organizzazioni e confederazioni Sindacali di base e/o
alternative
e a tutto il Movimento di Lotta
Comunicato dell?USI AIT
sullo sciopero generale
Da tempo (a fine luglio) ci siamo dichiarati
d?accordo nel costruire uno sciopero generale, una volta per tutte,
unitario.
Ci siamo espressi, com?è stato sempre nelle nostre
abitudini, per un momento comune assembleare che servisse ad un
confronto e ad una definizione della Piattaforma, una piattaforma
capace di unire le battaglie sindacali espresse dall?autorganizzazione
e dal sindacalismo di base con quelle sociali, richieste dal Movimento,
per rilanciare nel nostro paese il conflitto sociale ed una vera
opposizione alla concertazione e alle logiche partitocratiche.
Conveniamo sulla necessità di dare un segnale di mobilitazione che non
sia troppo dilazionato nei tempi di effettuazione, senza però
intralciare percorsi nazionali già messi in piedi come la
manifestazione del 15 ottobre o quella del 29 sulla casa.
Riteniamo che
non sia una pratica sana fare troppe manifestazioni a Roma, come
proposta per lo sciopero generale e per dare maggiore visibilità e
presenza nei territori indichiamo che la giornata da scegliersi di
comune accordo e in maniera trasparente senza veti incrociati o
consultazioni virtuali sia da praticarsi con manifestazioni locali nei
capoluoghi di regione o nelle province dove è più forte la presenza
autorganizzata.
La data del 21 ottobre ci sembra una giornata fattibile
anche se non ci nascondiamo che richiederebbe uno sforzo organizzativo
e di comunicazione notevole rispetto alle altre iniziative. Se però si
riesce a fare come a febbraio di tre anni fa uno sforzo congiunto e su
una Piattaforma chiara, ampia e di facile divulgazione nei luoghi di
lavoro potremmo farcela.
Sarebbe una buona occasione per dimostrare che
l?autorganizzazione è cresciuta non solo sul piano numerico ma
soprattutto in termini di maturità politico-sindacale, a volte
sembriamo tutti la brutta copia di quel sistema dei partiti che litiga
molto e produce poco per un reale cambiamento?. Il conflitto lo
dobbiamo sviluppare ed estendere ma non è detto che le prove tecniche
di trasmissione le dobbiamo fare ?tra di noi?, le responsabilità e la
situazione oggettiva non ci permettono questi comportamenti.
Non è il
caso di escludere nessuno che si trovi d?accordo su un percorso di
sciopero generale su una Piattaforma condivisa e che si riconosca nelle
pratiche dell?autorganizzazione anche se ha ancora la tessera
confederale, anche il metodo di convocazione delle riunioni
organizzative e l?indizione dello sciopero non può essere quello già
altre volte utilizzato, come hanno chiaramente espresso i compagni e le
compagne della Confederazione Cobas o dello stesso SLAI.
Siamo comunque
convinti che nella Piattaforma di sciopero vadano inseriti come punti l?
opposizione alla guerra e l?eliminazione della Bossi Fini accanto al
contrasto alla precarietà per il sostegno al reddito e per servizi
pubblici non privatizzati (sugli altri punti siamo ovviamente d?
accordo).
Siamo disponibili a confrontarci per verificare se si riesce
a costruire un percorso comune alla faccia di padroni, padroncini e
sindacati concertativi.
UNIONE SINDACALE ITALIANA