[ForumGLBTQ]
KKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKK
> Lettera aperta di convocazione dell'assemblea
cittadina di giovedì 4
agosto
>
> noi costruiamo
>
> Non passeranno. Noi costruiamo una città libera. No
alla
rassegnazione.
> Troppe volte abbiamo ascoltato in città parole di
rassegnazione alla
> soffocante alleanza tra vecchi e nuovi fascismi,
ossia vecchia e
nuova
> destra, leghismi e territorializzazioni aggressive,
integralismo
cattolico.
> Dopo il tentato omicidio contro i nostri compagni e
l'attentato
incendiario
> contro il csoa La Chimica è venuto il momento di
costruire una
risposta
> articolata che deve andare oltre l'emotività e
creare e organizzare i
legami
> sociali fra diverse forze sociali e culturali che
devono saper
valorizzare
> la condivisione dell'antifascismo e saper costruire
coesione sociale
con
> nuove lotte portate avanti con gioia, creatività,
intelligenza.
>
> Cos'è il fascismo, cosa sono i fascismi?
> Corriamo il rischio di definire fascismo tutto ciò
che ci fa
ribrezzo,
> identificare il fascismo come partito
dell'imbecillità e della
violenza,
> come partito del male. E questo non funziona, non
definisce alcunché.
Ciò
a
> cui ci riferiamo, usando forse una parola imprecisa
e storicamente
datata
> (fascismo, appunto) è un vasto campo di
comportamenti, ideologie,
pregiudizi
> che hanno un unico elemento in comune: l'ossessione
definitoria. L'
> ossessione del definire è la caratteristica comune
di tutte forme di
> fascismo.
> I fascismi nella loro massima espressione
concettuale (comprensiva
del
> fascismo vecchio e nuovo, del nazionalismo,
dell'integralismo
religioso,
del
> leghismo, dell'autoritarismo politico,
dell'aggressività sessuale.)
possono
> essere ricondotti a una ossessione fondamentale:
l'ossessione
dell'identità,
> l'ossessione dell'appartenenza, dell'origine, della
riconoscibilità.
E
> quindi la rigidità, il rifiuto del diverso, della
tenerezza, del
femminile,
> dell'ironia e del gioco.
> Questa ossessione cresce perché il nostro tempo è il
anche tempo
della
> contaminazione vivificante, del meticciamento, della
transcultura,
della
> deterritorializzazione che produce scollamento e
disorientamento.
> La reazione che guida i comportamenti riconducibili
a questa nozione
di
> fascismi è data dalla pulsione a riconoscersi come
identici,
identificabili,
> e dunque appartenenti a una comunità (di fede,
razza, linguaggio.)
fondata
> sull'origine.
> Soltanto l'origine fa fede dell'appartenenza e come
sappiamo
l'origine è
un'
> illusione, una leggenda, un'attribuzione più o meno
condivisa ma
infondata.
> Tutti proveniamo da una storia di incroci e
contaminazioni.
> Quanto più perturbato appare il campo dell'origine,
dell'identificabilità,
> tanto più acuto diventa il bisogno di identificare,
fino a diventare
un'
> ossessione. Questa è la reazione dei fascismi, a
questo reagiscono
con
> violenza e disprezzo.
> Sappiamo che il fascismo è stato ed è molto altro,
ma con
un'operazione
> storica certamente abusiva, questa ossessione
dell'autenticità la
possiamo
> chiamare fascismo.
> La malattia che si chiama fascismo è la modalità di
estrinsecare e
gestire
> con aggressività la paura di un mondo che sta
mutando e che i
fascisti non
> sanno leggere.
>
> Piccola parentesi. Al di là delle ipocrisie,
crediamo di non
esagerare
> quando affermiamo che il numero allucinante di
assassini avvenuti nel
> territorio di Verona a danno di prostitute
immigrate, nel corso degli
ultimi
> anni, siano il frutto di questa ossessione; questi
assassini nascono
dal
> terreno putrido seminato di odio e disprezzo della
subcultura
fascista e
> leghista che arriva a considerare nulla la vita
umana di donne e
migranti.
>
> La nostra cura alla psicopatologia fascista e
reazionaria dovrà
essere
> molteplice, userà l'intelligenza, la creatività, la
gioia,
contrasterà le
> sue dinamiche sul piano comunicativo, psichico e
immaginario; ma
quando
sarà
> necessario non rinuncerà alla contrapposizione
fisica; e soprattutto
saprà
> andare oltre costruendo spazi di libertà e
ricombinando socialità,
desideri,
> culture e forze: questo è l'impegno cui devono farsi
carico gruppi
culturali
> e forze politiche antifasciste della città e del
territorio.
>
> Da parte del csoa La Chimica questa strada è già
intrapresa:
l'autogestione,
> la lotta accanto ai migranti e per la pace, la
valorizzazione delle
> diversità di genere e di desiderio, l'impegno per la
giustizia
sociale,
> contro la condizione precaria del lavoro e per i
diritti dei
lavoratori,
la
> produzione culturale non sottomessa, la creazione
del mercato
autogestito
> con il ragionamento su
terra/ambiente/produzione/rivoluzione dei
consumi,
l'
> inizio di un nuovo percorso sui temi urgenti della
casa, dell'abitare
e
del
> carovita.
>
> Casa, cittadinanza, condizione migrante, lavoro,
precariato, reddito,
> produzione-consumo-t/Terra, pace, ambiente, beni
comuni... Costruire
in
> maniera cooperativa forme e strumenti di comunanza;
condurre al
> riconoscimento della cosa comune. Dall'aria
all'acqua fino alla
produzione
> informatizzata e alle reti. Questo è il terreno sul
quale si stende
la
> libertà. Questo il nostro progetto di nuove forme di
vita. Questo il
nostro
> nuovo antifascismo. Questa la risposta agli ignobili
nazifascisti che
hanno
> aggredito i nostri compagni e ai responsabili
dell'attentato
incendiario
> alla Chimica. Questa la nostra risposta anche a
tutti quelli che
criticano
> il nostro agire dai pulpiti del perbenismo,
dell'imbecillità e della
cecità
> sociale travestiti da nonviolenza, della politica
politicante.
> Non passeranno. Noi costruiamo.
>
> Invitiamo gruppi culturali, musicali e artistici,
individualità,
> associazioni, realtà di base, forze politiche
antifasciste. a
partecipare
> all'assemblea anche con proposte fattive e idee per
il documento
> costituente.
>
> csoa la chimica - verona
>
>
> L'assemblea aperta cittadina si terrà giovedì 4
agosto, alle ore 21,
presso
> il csoa La Chimica, piazza Zagata, Borgo Santa
Croce, Verona
>
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