carissimi, qualche giorno fa Francesco ha scritto sulla mailing list per
chiedere una scheda di presentazione della Ciclofficina da inserire nel Progetto
Rebeldia confesso che la cosa mi era più o meno sfuggita di mente fino a
quando poco fa ho trovato nella mia posta elettronica l?avviso che giovedì
a Rebeldia ci sarà ? la presentazione del Progetto Rebeldia!
ho provato a rimediare con questo breve testo (più che ispirato alle varie
presentazioni di Ciclofficine che ho trovato in Internet)
LA CICLOFFICINA? Un posto dove si condividono conoscenze e attrezzi.
A partire dal novembre 2004 un gruppo di aficionados di Critical Mass ha
dato vita all?interno di Rebeldia alla Ciclofficina.
La Ciclofficina vorrebbe promuovere la manutenzione autogestita della bicicletta,
per moltiplicare uso, coscenze, visibilità, consapevolezza di utilizzo della
bicicletta come mezzo di trasporto personale urbano e non solo, ma anche
condividere mezzi e conoscenze sulla manutenzione, riparazione, assemblaggio
della bicicletta, per rianimare vecchie bici abbandonate in cantina, per
riparare camere d'aria, per avere bici di cortesia da prestare, per raccogliere
pezzi di ricambio ma anche per assemblarli o barattarli.
Concretamente, è uno spazio all?interno di Rebeldia, pieno di biciclette
più o meno smontate, attrezzi, bulloni, camere d?aria, che una volta alla
settimana si riempie per alcune ore di persone sudate che armeggiano con
chiavi inglesi ed altre diavolerie. Si riparano biciclette rotte, si resuscitano
vecchie bici destinate al cassonetto (spesso recuperate proprio da qualche
cassonetto) e, soprattutto, tutte le conoscenze relative al funzionamento
di una bicicletta sono condivise con chiunque. La condivisione disinteressata
di tecniche, attrezzature e saperi è, infatti, l?elemento centrale del Progetto
Ciclofficina. Non eseguiamo riparazioni su commissione, ma aiutiamo le persone
che si rivolgono a noi e le invitiamo al Do It Yourself con gli strumenti
messi a disposizione, manuali ed altro materiale cartoaudiovisivo e soprattutto
socializzando le esperienze di piccoli meccanici che crescono. La Ciclofficina
si sostiene con i soli contributi volontari sottoscritti dei frequentatori
(sia in euri che in bici/attrezzi/ricambi, nonché in natura, tempo, ironia,
carboidrati, ecc...). Qualsiasi finalità commerciale è esclusa. Chi fa funzionare
o frequenta la ciclofficina dà gratuitamente il tempo dedicato alle attività
della ciclofficina.
Fino ad oggi, la Ciclofficina ha avuto come uniche attività pubbliche tre
aste di biciclette risistemate che si sono tenute all?interno di Rebeldia.
I proventi della prima asta sono stati destinati all?acquisto di attrezzi
per la Ciclofficina, mentre quelli delle altre due sono stati devoluti al
Supporto Legale per i processi di Genova G8. Inoltre, la Ciclofficina è stata
utilizzata anche per preparare i gadget e le scenografie delle Critical Mass
?a tema? che ci sono state in questi mesi (come quella antinatalizia e quella
contro le Frecce Tricolori).
Nel futuro, la Ciciclofficina, pur mantenendo come attività primaria della
ciclofficina quella di rifare biciclette e riparare biciclette rotte, ha
l?ambizione di poter diventare un luogo dove raccogliere e diffondere materiali
contro-informativi riguardo l?uso sovversivo della bicicletta, ma anche riguardo
la critica alla società del petrolio, dell?automobile, del consumismo e della
guerra.
mi sembra che ci sia tutto. Però, è notte, è tardi e sono stanco, per cui
se qualcuno ha qualcosa da aggiungere o da cambiare, è più che benvenuto?speriamo
solo che per quelli di Rebeldia non sia troppo tardi
a presto
roby
PS il comunicato, nel frattempo, è comparso anche su Ciclistica.it
http://www.ciclistica.it/archives/007705.html
e su Decoder.it (accompagnato ?ehm ehm? da un breve raccontino di peter punkk)
http://www.decoder.it/news.php?task=view&newsID=2211&offset=0
PPS io, peraltro, non so se giovedì riuscirò ad essere a Rebeldia (avevo
già un altro impegno), ma qualcuno di noi dovrebbe riuscire ad esserci...
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