Autor: massimiliano.piacentini@tin.it Data: Assumpte: [Forumlucca] Ruini e Zanotelli
RUINI (19/09/2005)
ROMA - "I Pacs sono contrari alla Costituzione".
L'invettiva contro la regolarizzazione delle unioni di fatto viene da
Camillo Ruini che ha aperto a Roma il Consiglio episcopale permanente
della Cei. "La nostra Costituzione nell'art. 29 - ha ricordato il
cardinale Camillo Ruini - intende con univoca precisione la famiglia
come 'societa' naturale fondata sul matrimonio e ne riconosce i
diritti. Per conseguenza la Corte Costituzionale ha ripetutamente
affermato che la convivenza more uxorio non può essere assimilata alla
famiglia, così da desumerne l'esigenza di una parificazione di
trattamento". La protezione giuridica delle unioni di fatto deve
seguire la "strada del diritto comune", dice ancora Ruini spiegando che
"qualora emergessero alcune ulteriori esigenze, specifiche e realmente
fondate, eventuali norme a loro tutela non dovrebbero comunque dar
luogo a un modello legislativamente precostituito e tendere a
configurare qualcosa di simile al matrimonio, ma rimanere invece
nell'ambito dei diritti e doveri delle persone". E dopo aver ribadito
che "i vescovi non si schierano in campagna elettorale" il presidente
dei vescovi italiani ha aggiunto: "Il sostegno alla famiglia legittima
dovrebbe essere dunque la prima e vera preoccupazione dei legislatori".
E, difendendo il cattolico Fazio, Ruini ha anche detto: "Basta con
l'abuso della pubblicazione delle intercettazioni, un sistema che ha
prodotto gravi danni alle persone e guasti difficilmente riparabili
alla dialettica politica e al funzionamento delle istituzioni".
PADRE ZANOTELLI (11/09/2005)
FIRENZE «Dobbiamo chiederci perchè la
Chiesa, invece di battersi, ad esempio, contro l'omosessualità, non
sceglie di fare una forte campagna contro le guerre nel mondo e contro
tuto ciò che spendiamo in armi». Il quesito è stato posto dal
missionario comboniano, padre Alex Zanotelli, tra i fondatori del
movimento dei «Beati costruttori di pace», intervenuto ieri a Firenze,
al convegno «Dai poveri illegali all'illegalità della povertà».
«Ci
troviamo - ha aggiunto il missionario - in un momento di gravità
estrema. Secondo il rapporto di valutazione dell'ecosistema dell'Onu,
tra cinquant'anni le future generazioni non potranno sopravvivere. La
povertà è in aumento ovunque». Infatti, «miliardi di persone vivono in
condizioni disumane e per contrastare questa situazione occorre prima
di tutto analizzare l'aspetto ecologico. Dopodichè - ha aggiunto
Zanotelli - concentrarsi sull'aspetto culturale, dato che, oltre a
quelle economici e finanziari, c'è la questione morale ed etica e
l'importanza della Chiesa che deve esprimersi su questo sistema per
toccare la coscienza dell'uomo».
Il missionario ha quindi affermato
che «il cambiamento deve venire dal basso: è inutile appellarsi ai
politici, non sono loro che decidono, ma i meccanismi economici e
finanziari».
Zanotelli: contro la povertà ripartire dal basso
Per Alex Zanotelli, missionario comboniano che vive tra le
baraccopoli di Nairobi, e le degradate periferie di Napoli, quello
della povertà è un problema che nessuno può delegare ad altri.