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Il Ritorno di Loredana Bertè
"...Aria di caccia che sa di guerra santa
di caccia alle streghe
che l'hanno fatta franca..."
da "Il Tirreno" 9
settembre 2005
"SONO UNA DONNA LIBERA E DI SINISTRA"
MILANO - una
donna libera che desidera poter fare sempre e comunque quello che vuole
in tutti i momenti della sua vita. E nel suo campo, la musica,
un'artista che ha fatto un disco contro l'ignoranza, l'ipocrisia, la
credulità e per denunciare chi, affibbiando a destra e a manca il
titolo di portatore di jella, rovina le persone.
Loredana Bertè ha
spiegato così, alla sua maniera, senza peli sulla lingua, tutti i
motivi del suo ultimo lavoro puntando l'indice anche contro chi
etichettandola come "porta sfiga2, ha distrutto la sorella Mimì.
E' una
cantante che parla come un fiume in piena quella che ha presentato a
Milano "Baby Bertè", un album che arriva dopo 7 anni di pausa e 5 di
registrazione, "perché - spiega - ho avuto mille difficoltà, sono
considerata una rompicoglioni dalel case discografiche e poi volevo
registrare il cd solo in maniera analogica, e ho pure dovuto cacciare
tre fonici che erano giovani e non lo sapevano fare: studiate e tornate
gli ho detto. Mi sono auto-finanziata con 450 milioni di vecchie lire
guadagnati anche con lo show Music farm".
L'album, prodotto da Edel,
uscirà oggi, mentre ieri sera a mezzanotte, alle messaggerie musicali
di Milano, la cantautrice ha autografato le prime copie vendute.
Tra le
particolarità del cd, il disegno sulla copertina che fa assomigliare
una giovanissima Loredana al personaggio di Mafalda di Quino: "Io sono
Mafalda - dice - e poi credo che le copertine di qualità siano le
uniche che possano battere la pirateria".
Loredana, classe 1950, parla
a tutto campo: "sono una di sinistra, di certo a destra non ci sto -
sottolinea ancora -. Mi sta molto simpatico Fausto Bertinotti, mentre
Berlusconi - ironizza - per me è come la Standa".
Quindi una carrellata
sull'America: "in realtà Micheal Moore ha raccontato gli Stati Uniti in
una maniera che è risultata fin troppo soft: Bin Laden era una sorta di
star della Cia, visti i suoi rapporti con gli stati uniti".
Poi ha
ribadito la sua esigenza di "essere libera di cantare e di andare in
televisione solo quando voglio, senza fare marchette". E spiega, in
controtendenza, "odio i telefonini".
13 CANZONI D'AUTRICE TRA RABBIA,
ROCK E UN PO' DI POESIA
Tutti suoi i 13 brani , tranne "i ragazzi
italiani" (del trio Dalla-De Gregori-Ron), "Una stori asbagliata" (di
De Andrè-Bubola), e "Deliri a 45 giri" (di Renato Zero), intervallati
da messaggi di pochi secondi lasciati sulal sua segreteria telefonica
da amici e colleghi: Renato Zero, Dori Ghezzi, Asia Argento, Morgan,
Rosita Celentano, Ron, Enzo Gragnaniello.
Prodotto e realizzato dalal
Bertè, si apre con "Sola come un cane": musica rock e un testo ruvido
che conferma la sincerità di un'artista a volte scomoda e scostante, ma
sempre generosa.
Poi una canzone-denuncia, "Mufida", una ballata contro
chi etichetta le persone come porta-jella, portandole alal rovina. Un
brano popolato da sedicenti maghi e fattucchiere, un pezzo che parla di
superstizione amuleti, gatti neri, e di "caccia alle streghe che
l'hanno fatta franca". Mufida si allunga e le note si mischiano con
quelle di "Notti senza luna", dedicato a Boudelaire, "il più grande
esempio di poesia moderna in qualsiasi lingua", scrive la Bertè nel
booklet, nel quale non ha voluto far mancare la presenza della tanto
amata sorella Mimì.
E' invece un omaggio all'"immensa e mai
dimenticata" Janis Joplin la canzone "Mercedes Benz".