da
www.gay.it
PRODI IGNORA I GAY
di Giulio Maria Corbelli
Giovedì
08 Settembre 2005
Il Professore presenta il programma con cui si
candida alle primarie. Nessun accenno al riconoscimento delle coppie
omosex e alla lotta alla discriminazione. Delusione tra gli
attivisti.
ROMA - Passo indietro per Romano Prodi. Il testo
presentato oggi con cui il Professore presenta il suo programma di
governo non presenta nessun riferimento al tema del riconoscimento
delle unioni omosessuali o delle convivenze, né alla tutela contro le
discriminazioni per orientamento sessuale. Completamente ignorati,
dunque, gli argomenti rispetto ai quali il movimento glbt aveva puntato
la sua attenzione in vista delle elezioni del prossimo anno. E questo
nonostante nel "Programma per l'Italia" presentato alcune settimane fa
e che costituisce "il progetto nel quale l'Unione si riconosce", fosse
almeno presente l'impegno "a promuovere strumenti giuridici capaci di
offrire adeguata e giusta tutela alle esigenze della comunità e ai
diritti civili e sociali delle persone".
La cautela con cui Romano
Prodi aveva toccato in alcuni interventi pubblici il tema del
riconoscimento delle coppie omosessuali si rispecchia quindi nel suo
programma. Suscitando la naturale delusione di molti attivisti.
«Prodi
decide di chiudere gli occhi sul tema dei diritti civili e della
laicità dello Stato e di ignorare le legittime istanze di uguaglianza
che salgono dalla comunità gay, lesbica e transessuale del Paese». E'
l'accusa del Presidente nazionale di Arcigay Sergio Lo Giudice, dopo
aver letto il programma per le primarie.
Tra i sei attuali candidati
alle primarie (il termine per presentare le 10.000 firme necessarie
alla candidatura il 15 settembre), ben quattro (Pecoraro Scanio,
Scalfarotto, Di Pietro e Bertinotti) si sono già pronunciati
favorevolmente sui temi posti dall'associazionismo glbt. Da parte di
Mastella non pare che ci sia particolare apertura.