----- Original Message -----
From: Angela Iudici
To: Luisa Rizzo ; Stefania Ventura ; alessandro saso antonaci ; antonella grippa ; valeria lucatello
Sent: Wednesday, September 07, 2005 6:07 PM
Subject: Inoltra: Il dibattito sui crocifissi negli uffici pubblici
Condivido e trasmetto - Angela
giacomo grippa <giacomogrippa2000@???> ha scritto:
Data: Tue, 6 Sep 2005 18:03:11 +0200 (CEST)
Da: giacomo grippa <giacomogrippa2000@???>
Oggetto: Il dibattito sui crocifissi negli uffici pubblici
A: gruppo uaar <uaar@???>, Faro TV <farotv@???>
Sulla stampa regionale pugliese è stata
ospitata la nota di un "avvocato-scrittore" sul
mantenimento dei crocifissi negli uffici pubblici.
In detto articolo viene riportato un elenco
incompleto della normativa al riguardo: il R.D. 965
del '24 , le circolari del '22, '24 e del '26 che
hanno imposto l'esposizione di tale simbolo nei
tribunali e nelle scuole, per quest'ultime confermate
dal ministro in carica.
L' estensore si richiama ad una non
specificata sentenza del Consiglio di Stato che ne
escluderebbe l'eliminazione per il suo valore non
confessionale, dallo stesso poi smentit o, in quanto
" simbolo del cristianesimo".
Le circolari citate non sono più
applicabili, non perché convalidate dal Concordato del
'29, come sostenuto, ma perché in contrasto con i
principi di laicità ed uguaglianza della Costituzione
del '48, tant'è che nell'84 fu riscritto, con
l'abolizione della religione di Stato.
Elenco incompleto perché la Cassazione,
ove non è più esposto il crocifisso, con pronuncia
dell'1/3/2000, ha assolto un socio dell'UAAR,
Montagnana, per l' eliminazione del crocifisso dai
seggi elettorali, in quanto la preferenza di una
presunta maggioranza, quella dei credenti non può
giustificare lesione dei "supremi rincipi
dell'ordinamento".
La Corte Costituzionale con ord. n.
389/2004 ha rimesso la questione dei crocifissi nelle
scuole, sollevata dal Tar Veneto, in quanto non
competente ad annullare circolari, ma solo leggi che
al riguardo non esistono.
Sono stati promossi altri ricorsi
dall'UAAR al Capo dello Stato, interrogazioni
parlamentari non ancora discusse e da ultimo
contestazioni dal giudice Tosti, che rifiuta aule con
crocifissi, compresa una priva, un quasi ghetto,
propostagli.
Il Vaticano che, per salvarne
l'esposizione, ha presentato il proprio emblema
religioso come non confessionale, ma con valore
storico-culturale, per la verità pieno di orrori, se
ne ha chiesto un generico perdono, opta da ultimo per
la soluzione bavarese (si espone se
chiesto, si toglie se rifiutato)e conservare così,
anche con l'ora di religione, ancora una posizione di
ingiustificato privilegio.
Se un valore è sentito come universale,
non lo si impone agli altri con spirito di crociata,
e compromessi con il potere, da tanti credenti
ritenuti pratica involutiva, violando l'etica civica,
smentendo l'osannata sua essenza.
Giacomo Grippa -UAAR (unione atei e
agnostici)circolo di Lecce
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