[Incontrotempo] Inoltra: Report Assemblea 4 settembre, Roma

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Auteur: Luca fagio
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Sujet: [Incontrotempo] Inoltra: Report Assemblea 4 settembre, Roma

--- "alenix@???" <alenix@???> ha scritto:

> Data: Tue,  6 Sep 2005 19:36:48 +0200
> Oggetto: Report Assemblea 4 settembre, Roma
> Da: "alenix\@iol\.it" <alenix@???>
> A: "exkarcere" <exkarcere@???>,
>     "fuoridalghetto" <fuoridalghetto@???>,
>     "alfteresa" <alfteresa@???>,"andrerusso"
> <andrerusso@???>,
>     "troiado" <troiado@???>,"info"
> <info@???>,
>     "immigratiromardb" <immigratiromardb@???>,
>     "todo\.cambia" <todo.cambia@???>,
>     "edgargaleano" <edgargaleano@???>,
>     "m\.russospena"
> <m.russospena@???>,"mailentina"
> <mailentina@???>,
>     "circolosankara" <circolosankara@???>,
>     "carmencordaro"
> <carmencordaro@???>,"scovazzi"
> <scovazzi@???>,
>     "semir" <semir@???>,
>     "excanapificio" <excanapificio@???>,
>     "adltreviso" <adltreviso@???>,
>     "olivieri\.andrea" <olivieri.andrea@???>,
>     "redazione" <redazione@???>,
>     "yabasta\.bologna" <yabasta.bologna@???>,
>     "bertolo" <bertolo@???>,
>     "valepetrini" <valepetrini@???>,
>     "lasponti" <lasponti@???>,
>     "yabasta\.bologna" <yabasta.bologna@???>,
>     "claro" <claro@???>,
>     "videobios"
> <videobios@???>,"saranovecento"
> <saranovecento@???>,
>     "enrico" <enrico@???>,"russospena_g"
> <russospena_g@???>,
>     "lucafagit" <lucafagit@???>,"alenix"
> <alenix@???>,
>     "stayforall" <stayforall@???>,"pignoni"
> <pignoni@???>,
>     "abousidick" <abousidick@???>,
>     "senebaz" <senebaz@???>,
>     "matteobattistini" <matteobattistini@???>,
>     "mezzadra" <mezzadra@???>,"ramaribia"
> <ramaribia@???>,
>     "stefano\.galieni"
> <stefano.galieni@???>,
>     "nocpt" <nocpt@???>,
>     "ginevrademaio" <ginevrademaio@???>,"felmarg"
> <felmarg@???>,
>     "alfdevito" <alfdevito@???>,
>     "robertafantozzi" <robertafantozzi@???>,
>     "s\.haertter" <s.haertter@???>,"e\.papi"
> <e.papi@???>

>
>
>
>
> Report dell'assemblea delle reti dei migranti,
> antirazziste e contro i CPT del 4 settembre (Roma)
>
>
>
>
>
>
>
>
> A seguito delle decisioni prese dall'Assemblea
> Nazionale delle reti antirazziste e contro i CPT
> tenutasi a Bari il 10 Luglio scorso, in continuità
> con la grande manifestazione del 4 dicembre 2004, e
> prima del Forum Mare Aperto dei Presidenti delle
> Regioni, riconfermate nelle giornate di
> mobilitazione siciliane dai movimenti per la libertà
> di circolazione delle persone e per la chiusura dei
> centri di detenzione per i migranti, domenica 4
> Settembre si è riunita l'assemblea nazionale del
> movimento a Roma - che ha visto la partecipazione di
> molte reti, organizzazioni, associazioni di migranti
> e antirazziste - durante la quale si è discusso
> approfonditamente della fase che sta attraversando
> il movimento, delle iniziative contro la Bossi-Fini
> e dei recenti provvedimenti anti-terrorismo di
> Pisanu, che hanno trovato consenso anche tra le
> forze politiche del centro-sinistra (e tra coloro
> che si sono dichiarati disposti a "ridiscutere
> l'utilizzo dei CPT" ).
>
>
>
>
>
> Questi provvedimenti costituiscono sempre di più
> elementi di una guerra permanente contro tutti i
> migranti rendendo ancora più difficile una
> situazione già pesantemente aggravata dal decreto
> attuativo della Bossi Fini, con la
> clandestinizzazione di migliaia di migranti a causa
> del legame tra contratto/permesso di soggiorno; nei
> mesi estivi abbiamo assistito a rastrellamenti nei
> luoghi e nelle abitazioni degli immigrati, retate
> anti-terrorismo e sgomberi indiscriminati, campagne
> media che equiparano il migrante (soprattutto se
> "clandestino") ad un criminale o ad un presunto
> terrorista rispetto al quale ogni garanzia
> democratica può essere sospesa ed annullata.
>
>
>
>
>
> L'assemblea, dopo le giornate di Bari e il campeggio
> antirazzista di Licata , ha condiviso il giudizio
> positivo sulla ripresa di dibattito e coordinamento
> unitario tra le varie realtà del movimento
> antirazzista, e sulle contraddizioni che si sono
> aperte a livello istituzionale proprio grazie alle
> lotte e le battaglie di questi mesi e anni da parte
> del movimento dei migranti e delle reti
> anti-razziste.
>
>
>
>
>
> Queste contraddizioni possono essere messe a frutto
> dal movimento a patto di rafforzarne l'autonomia
> sociale e politica, promuovendo ed estendendo il
> conflitto con la partecipazione diretta dei migranti
> stessi nella comune battaglia, proprio perchè
> consapevoli che le ambiguità presenti nel testo
> conclusivo del Forum dei Governatori, dove si parla
> di "superamento dei CPT", e le intenzioni finora
> espresse dai più autorevoli esponenti del
> centrosinistra in materia di immigrazione,
>
>
> sono segnali evidenti che non consentono sconti
> nemmeno ad un probabile futuro governo di
> centro-sinistra.
>
>
>
>
>
> Nel rispetto delle indicazioni emerse nelle
> assemblee di Bari e del campeggio organizzato dalla
> Rete Antirazzista Siciliana si è poi passati a
> delineare con più precisione i momenti di
> mobilitazione del prossimo autunno decidendo:
>
>
>
>
>
>  ·        una mobilitazione territoriale coordinata
> contro la Bossi-Fini , i CPT e l'indotto della
> deportazione e della detenzione dei migranti (Croce
> Rossa, Misericordia, Compagnie Aeree, ecc.)  per
> l'ultima settimana di settembre e nei primi giorni
> di Ottobre, da realizzarsi attraverso il
> coordinamento locale di tutte le realtà
> antirazziste. Gli obiettivi di queste giornate non
> saranno solo la non attivazione di questi nuovi CPT,
> ma anche il rafforzamento della partecipazione
> diretta dei migranti alla battaglia per la chiusura
> di tutti i CPT , il coordinamento con le reti
> no-border e no-cpt del resto di Europa per la
> continuazione della battaglia contro i centri di
> reclusione per i migranti dentro ed al di fuori
> l'Europa di Shengen, i diritti dei richiedenti
> asilo, la rottura del legame tra permesso di
> soggiorno e contratto di lavoro.

>
>
>
>
>
>  ·        una manifestazione nazionale il 22 ottobre
> per la chiusura dei CPT e la non apertura di quelli
> in allestimento, che si terrà  a Gradisca D'Isonzo e
> a Bari S. Paolo; l'organizzazione di questi due
> momenti di mobilitazione è stata affidata alle reti
> No CPT di Bari e del Nord Est, anche attraverso  la
> redazione di un appello e di un manifesto da far
> circolare a livello nazionale; nel promuovere la
> giornata nazionale del 22 ottobre, l'assemblea ha
> inteso anche rilanciare la rivendicazione
> dell'amnistia e della cancellazione di tutti i
> provvedimenti giudiziari avviati contro i militanti
> ed i migranti per le lotte  di questi anni. Non e'
> una richiesta di sconti verso le istituzioni, ma la
> coerente rivendicazione da parte del movimento tutto
> della legittimita' della sua battaglia contro le
> politiche razziste rafforzate ed esasperate dal
> governo di centro destra, ed in particolare la
> rivendicazione della necessità delle azioni di
> disobbedienza sociale e civile contro i nuovi lager
> istituiti dagli ultimi governi.

>
>
>
>
>
>  ·        la proposta, in continuita' con le
> decisioni dell'asssemblea di Bari (10/7), di una
> manifestazione nazionale unitaria per il prossimo 3
> dicembre 2005 a Roma contro la Bossi-Fini, per non
> tornare alla Turco-Napolitano, e tutta la
> legislazione securitaria che alimenta allarmi 
> inducendo ed amplificando l' esclusione,
> restringendo i diritti di cittadinanza che
> riguardano tutte e tutti. Il trattamento dei
> migranti è l'anticipazione del controllo sociale e
> della precarizzazione del lavoro e della vita di
> tutti/e, istituzionalizzati anche dalla legge 30. Il
> perverso intreccio tra contratto di soggiorno e
> precarizzazione del lavoro mette i migranti in una
> condizione di continuo rischio di clandestinità
> rendendo più ricattabili tutti. Le politiche di
> repressione sono servite a sperimentare un diritto
> speciale e separato per categorie di persone
> (migranti, attivisti, tossicodipendenti, ecc) che
> sempre più le istituzioni utilizzano per applicare
> una crescente repressione dei movimenti sociali e
> delle lotte.

>
>
>
>
>
>  ·        un'assemblea nazionale il 9 ottobre
> prossimo a Roma, aperta a tutto il movimento, alle
> reti e alle associazioni,  per  il coordinamento
> della giornata del 22 ottobre e la costruzione
> unitaria  della manifestazione nazionale proposta
> per il 3 dicembre, manifestazione che riprenda gli
> obiettivi politici e le  parole d'ordine della 
> manifestazione nazionale  dello scorso 4 dicembre
> 2004 arricchite dalle indicazioni contenute nel
> documento finale del 10 luglio a Bari e dalle
> esperienze di mobilitazione di questi ultimi mesi

>
>
>
>
>
> Roma, 4 settembre 2005
>
>
>
>
>
> I movimenti per la libertà di circolazione e per la
> chiusura dei centri di detenzione per migranti.
>
>
>
>
>
>

----------------------------------------------------------------------------------------------------
>
>
>
>
>
> Documento dell'assemblea dei movimenti per la
> chiusura dei CPT
>
>
> Bari 10 luglio 2005
>
>
>
>
>
> I movimenti per la libertà di circolazione e per la
> chiusura dei centri di detenzione per migranti
> accolgono positivamente l'iniziativa dei presidenti
> di regione e rivendicano il percorso di movimento
> che l'ha resa possibile.
>
>
>
>
>
> Il Forum di oggi dimostra che si è aperto un
> profondo conflitto istituzionale. La legge
> Bossi-Fini e il ministro dell'interno Pisanu hanno
> trasformato il problema politico dell'immigrazione
> in guerra permanente contro tutti i migranti,
> amplificando gli aspetti negativi della legge
> Turco-Napolitano, che comunque rifiutiamo. Ad una
> settimana dagli attentati di Londra diventa
> prioritario rifiutare ogni misura antiterrorismo
> emergenziale, penale o amministrativa che fa dei
> migranti le prime vittime ed i capri espiatori di
> una criminalizzazione preventiva. Infatti, l'attuale
> politica sull'immigrazione è basata su una
> razionalità emergenziale e securitaria. La chiusura
> delle frontiere, la restrizione dei canali di
> ingresso legale, il restringimento delle possibilità
> di ricongiungimento familiare, l'esasperazione della
> precarietà della condizione dei migranti a causa di
> una rigida connessione tra la durata (e il rinnovo)
> del permesso di soggiorno ed il rapporto di lavoro,
> la negazione del diritto d'asilo stanno producendo
> clandestinità, ricattabilità, irregolarità. Le
> misure restrittive della libera circolazione e l'uso
> mediatico di un'associazione continua di clandestino
> e criminale, hanno portato ad una progressiva
> clandestinizzazione dei migranti e reso di fatto il
> clandestino un criminale sui generis, un criminale
> d'eccezione che non può semplicemente essere
> arrestato, ma deve essere internato pur non avendo
> commesso reato alcuno. Tutto questo sta continuando
> ad alimentare un falso allarme, per indurre ed
> amplificare una domanda sociale di esclusione, di
> restringimento dei diritti di cittadinanza che
> riguardano tutte e tutti. Il trattamento del
> migrante è diventato il prototipo del controllo
> sociale e della precarizzazione del lavoro e della
> vita di tutti, istituzionalizzati anche dalla legge
> 30. Il perverso intreccio tra contratto di soggiorno
> e precarizzazione del lavoro mette i migranti in una
> condizione di continuo rischio di clandestinità
> rendendo più ricattabili tutti. Le politiche di
> repressione sono servite a sperimentare un diritto
> speciale e separato per categorie di persone
> (migranti, tossicodipendenti, prostitute,
> attivisti). Dal 1998 - anno in cui la legge
> Turco-Napolitano ha istituito i centri di permanenza
> temporanea - un'ampia rete di attivisti ha attuato
> una critica pratica alla detenzione-deportazione che
> li sorregge. Il normale funzionamento di queste
> galere etniche è stato messo in discussione ed è
> stato rifiutato sia dall'esterno sia dai migranti
> detenuti all'interno. In forme diversificate è stata
> praticata la legittima disobbedienza ad una legge
> ingiusta, riaffermando la contrarietà alla
> detenzione etnica ed amministrativa, alla
> distinzione tra persone legali ed illegali, sanabili
> ed insanabili, e denunciando l'impossibilità di una
> riforma umanitaria dei CPT. E' per questo che
> consideriamo e chiediamo siano dichiarati
> illegittimi i procedimenti giudiziari tutt'ora
> pendenti a carico di centinaia di migranti e di
> attivisti che, in questi anni, dall'interno e
> dall'esterno dei centri hanno messo radicalmente in
> discussione la detenzione amministrativa. I CPT così
> come i CDI (Centri d'identificazione per richiedenti
> asilo) sono istituzioni europee e si assiste al loro
> proliferare dentro e fuori l'Europa. Chiudere ogni
> campo di detenzione per i migranti vuol dire opporsi
> in Italia, in Europa ed al di fuori dello spazio
> Schengen: ad ogni dispositivo che rende clandestini
> i movimenti di popolazione alle deportazioni, ai
> rimpatri, ai respingimenti alle delocalizzazioni
> delle politiche di controllo dei flussi
> all'allestimento dei campi all'esterno dell'UE. Vuol
> dire cancellare l'istituto della detenzione
> amministrativa ed ogni forma di diritto
> differenziale. Vuol dire ripensare radicalmente e
> completamente le migrazioni perché l'unica forma di
> opposizione ai centri di detenzione è la libertà di
> circolazione.
>
>
>
>
>
> Chiediamo: La chiusura di tutti i centri di
> detenzione dentro e fuori l'Europa La non apertura
> di quelli in costruzione Amnistia e depenalizzazione
> di tutti i reati sociali Abrogazione di tutti i
> reati connessi alla condizione di irregolarità dei
> migranti sul territorio Rilanciamo la ripresa delle
> iniziative per la chiusura dei centri di detenzione
> con due manifestazioni nazionali e la ripresa delle
> campagne contro gli enti gestori dei centri.
> Chiediamo ai presidenti di regione riuniti in questo
> Forum, iniziative di boicottaggio gestionale delle
> strutture di detenzione. Rilanciamo la ripresa delle
> iniziative per l'abrogazione della Bossi-Fini, il
> non ritorno alla Turco-Napolitano, la revoca dei
> regolamenti attuativi, l'elaborazione di una legge
> organica sull'asilo.
>
>
>
>
>
> Proponiamo a tutti:
>
>
>
>
>
> -campeggio a Licata, in Sicilia, organizzato dalla
> rete antirazzista siciliana a fine luglio
>
>
> -giornata di mobilitazione ed azioni articolate nei
> territori a settembre
>
>
> -ad ottobre due manifestazioni per la non apertura
> del CPT a Gradisca d'Isonzo ed a Bari S.Paolo
>
>
> -manifestazione per l'abrogazione della legge
> Bossi-Fini a novembre
>
>
>
>
>
> Bari, 10 luglio, '05.
>
>
>
>
>
> I movimenti per la libertà di circolazione e per la
> chiusura dei centri di detenzione per migranti
>
>
>
>
>
>

---------------------------------------------------------------------------------
>
>
>
>
>
> Pattaforma della manifestazione nazionale per la
> libertà dei migranti
>
>
> a Roma il 4 dicembre 2004
>
>
>
>
>
>
>
> la chiusura definitiva dei cpt
>
>
> l’abrogazione della legge bossi-fini, senza che si
> torni alla precedente turco- napolitano e alla
> cultura che l'ha ispirata
>
>
> la rottura netta del legame tra il permesso di
> soggiorno e il contratto di lavoro
>
>
> una legge in materia d’asilo politico che tuteli
> realmente i richiedenti e i rifugiati
>
>
> una cittadinanza di residenza e il diritto di voto
> per tutti i migranti
>
>
> la libertà di circolazione e la regolarizzazione
> permanente per tutti i migranti presenti in Italia
>
>
> il rilascio e il rinnovo immediati di tutti i
> permessi e delle carte di soggiorno
>
>
> fermare tutte le espulsioni e gli accordi di
> riammissione
>
>
>
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