----- Original Message -----
From: Angela Iudici
To: Carlo Salvemini ; alessandro saso antonaci ; marcello panese
Sent: Tuesday, September 06, 2005 1:55 AM
Subject: Inoltra: Opinione rubrica "Diritto e Storia in tema di crocifissi
giacomo grippa <giacomogrippa2000@???> ha scritto:
Data: Mon, 5 Sep 2005 21:08:29 +0200 (CEST)
Da: giacomo grippa <giacomogrippa2000@???>
Oggetto: Opinione rubrica "Diritto e Storia in tema di crocifissi
A: gruppo uaar <uaar@???>, info@???, ccuaar@???
Nella rubrica "Diritto e Storia" del
Quotidiano del 5/9 u.s. è stata ospitata la nota di un
"avvocato-scrittore" sul mantenimento dei crocifissi
negli uffici pubblici.
In detto articolo viene riportato un elenco
incompleto della normativa al riguardo: il R.D. 965
del '24 , le circolari del '22, '24 e del '26 che
hanno imposto l'esposizione di tale simbolo nei
tribunali e nelle scuole, per quest'ultime confermate
dal ministro in carica.
L' estensore si richiama a sentenza del
Consiglio di Stato, sul valore non confessionale del
crocifisso, dallo stesso, in conclusione, smentita,
riconfermandolo " simbolo del cristianesimo".
Le circolari citate non sono più
applicabili, non perché convalidate dal Concordato del
'29, ma perché in contrasto con i principi di laicità
ed uguaglianza della Costituzione del '48, tant'è che
nell'84 fu rivisto, superando la religione di Stato.
Elenco incompleto perché la Cassazione,
ove non è più esposto il crocifisso, con pronuncia
dell'!/3/2000, ha assolto il nostro socio, Montagnano
per l' eliminazione del crocifisso nei seggi
elettorali, in quanto la presunta maggioranza dei
credenti non può giustificare lesione di "supremi
principi dell'ordinamento".
La Corte Costituzionale con ord. n.
389/2004 ha rimesso la questione dei crocifissi nelle
scuole, sollevata dal Tar Veneto, su ricorso dei
coniugi Albertin di Padova, in quanto non competente
ad annullare circolari, ma solo leggi che al riguardo
non esistono.
Sono stati promossi altri ricorsi
dall'UAAR al Capo dello Stato, interrogazioni
parlamentari mai discusse e da ultimo contestazioni
dal giudice Tosti, che rifiuta aule con crocifissi, o
una, ghetto per lui, senza.
Il Vaticano che lo ha prima presentato
non come emblema confessionale di parte, ma come
valore storico-culturale, per la verità pieno di
orrori, se ne ha chiesto un non approfondito perdono,
opta da ultimo per la soluzione bavarese (si espone se
chiesto, si toglie se rifiutato)e conservare così,
con l'ora di religione, ancora una posizione di
ingiustificato privilegio.
Se un valore è sentito e posto come
universale, non lo si impone agli altri con lo
spirito di crociata di sempre, senza armi, ma con
compromessi con il potere, da tanti credenti ritenuti
pratica involutiva, violando comunque la Costituzione
e l'etica civica, e smentendo l'osannata sua essenza.
Giacomo Grippa -UAAR (unione atei e
agnostici)circolo di Lecce
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