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From: Veronica Micheletti
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Sent: Friday, August 26, 2005 5:13 PM
Subject: liberazione prigionieri marocchini dagli accampamenti profughi saharawi
Un motivo in più che ci spinge a sostenerli ancora, fino in fondo!
Diffondete!
Veronica
ASSOCIAZIONE NAZIONALE DI SOLIDARIETA' CON IL POPOLO SAHARAWI
Coordinamento Regionale della Toscana
COMUNICATO
Informiamo con soddisfazione che il Fronte POLISARIO ha deciso di liberare oggi 18 Agosto 2005 gli ultimi prigionieri di guerra del Regno del Marocco. Queste 404 persone, tra ufficiali e soldati, erano stati catturati durante i combattimenti che hanno opposto in passato le forze dell'Esercito di Liberazione Popolare Saharawi all'Esercito marocchino.
Il POLISARIO, che come è noto, aveva precedentemente liberato unilateralmente vari gruppi di prigionieri di guerra come gesto di buona volontà, si propone con questa iniziativa di porre termine alla questione dei soldati marocchini imprigionati, questione sulla quale da alcune parti si stava speculando per generare confusione intorno alla trentennale aggressione marocchina del Sahara Occidentale.
Questa non semplice decisione è stata presa in risposta alle varie sollecitazioni di tanti amici dei saharawi ed ancora una volta il Fronte si è mostrato attento alle valutazioni di coloro che lavorano per sostenere e dare concretezza al diritto all'autodeterminazione dei saharawi.
La generosa iniziativa è per di più assai sofferta per i saharawi in un momento in cui, dopo trenta anni di occupazione, il Marocco, sfidando la comunità democratica internazionale, addirittura si permette un atteggiamento maggiormente repressivo e terroristico nei confronti della popolazione civile saharawi abitante nel Sahara Occidentale occupato.
Chiediamo con forza alla Comunità Internazionale che il Re del Marocco dia subito la libertà ai 150 soldati saharawi in mano marocchina e dia notizie e libertà agli oltre 500 cittadini saharawi desaparecidos, accettando, senza frapporre ulteriori ostacoli, il Piano di Pace delle Nazioni Unite dando finalmente dopo tante sofferenze alle donne,agli uomini,.ai vecchi e ai bambini saharawi la possibilità di vivere liberi ed in pace.
Lì,18.08.2005
Il Coordinatore
Sandro Volpe
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