[Lecce-sf] Fw: [aa-forum] FW: DAL 31 AGOSTO SCIOPERO DELLA F…

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Szerző: Rosario Gallipoli
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Tárgy: [Lecce-sf] Fw: [aa-forum] FW: DAL 31 AGOSTO SCIOPERO DELLA FAME


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>
>
> >From: "Comitato nazionale Iraq Libero" <iraqlibero@???>
> >To: <"Undisclosed-Recipient:;"@???>
> >Subject: DAL 31 AGOSTO SCIOPERO DELLA FAME
> >Date: Sat, 27 Aug 2005 18:51:49 +0200
> >
> >
> >IRAQ LIBERO - COMITATI PER LA RESISTENZA DEL POPOLO IRACHENO
> >
> >
> >
> >Bollettino del 27 agosto 2005
> >
> >
> >
> >
> >per la Conferenza internazionale del 1-2 ottobre 2005 vai su
> >http://www.iraqiresistance.info/
> >
> >
> >
> >ULTIMISSIME
> >
> >Alle 14 di oggi, mentre eravamo pronti ad uscire con questo bollettino,

il
> >Ministero degli Esteri è stato finalmente costretto a rendere nota la sua
> >decisione sulla negazione dei visti.
> >
> >Noi avevamo già avuto un messaggio dal Ministero. Tra quanto ci è

pervenuto
> >e ciò che risulta alla stampa vi sono delle incongruenze (vedi sotto il
> >comunicato "Chi sono gli iracheni invitati a Chianciano")
> >
> >Quello che è importante è che il silenzio sulla pesantissima ingerenza

USA,
> >che finora avevamo appena incrinato, ormai si è rotto.
> >
> >Ora la battaglia continua per l'ottenimento dei visti e per poter

svolgere
> >regolarmente la Conferenza.
> >
> >
> >
> >Questo bollettino contiene:
> >
> >
> >
> >1. DAL 31 AGOSTO SCIOPERO DELLA FAME
> >
> >2. CHI SONO GLI IRACHENI A CUI FINI NEGA IL VISTO
> >
> >3. CONFERENZA SOTTO ATTACCO - Ultime notizie
> >
> >4. SOSTEGNO E SOLIDARIETA' - In tanti sostengono la realizzazione e gli
> >scopi della Conferenza
> >
> >5. LETTERA AL PRESIDENTE DELLA REGIONE TOSCANA
> >
> >6. E ORA IO SOTTOSCRIVO!
> >
> >------------------------------------------------------------
> >
> >
> >
> >DAL 31 AGOSTO SCIOPERO DELLA FAME
> >
> >
> >
> >Lo abbiamo già detto: la Conferenza Internazionale sull'Iraq degli inizi

di
> >ottobre è sotto attacco. Di seguito potete leggere le ultime novità.
> >
> >E' un attacco che parte direttamente dagli USA e che si muove su tre
> >direttrici: 1) La negazione dei visti ai rappresentanti iracheni decisa

da
> >Fini. 2) Il tentativo di criminalizzazione degli organizzatori della
> >conferenza portato avanti da alcuni organi di stampa dell'area

governativa
> >(in primo luogo "Libero"). 3) Le pressioni esercitate in vario modo sugli
> >amministratori e sulle strutture alberghiere di Chianciano.
> >
> >
> >
> >E' un attacco coordinato e concentrico che mira ad impedire la

conferenza,
> >ad affermare l'equazione resistenza uguale terrorismo, a cancellare ogni
> >diritto democratico, perfino quello alla libera espressione del pensiero.
> >E' l'attacco di chi non vuole che si parli di una pace giusta basata sul
> >diritto all'autodeterminazione che il popolo iracheno si sta conquistando
> >con la lotta di liberazione in corso. E' l'attacco di chi non vuole che

si
> >parli delle vittime dell'occupazione, delle torture di Abu Graib, dei
> >desaparecidos.
> >
> >
> >
> >Noi non ci stiamo. La posta in gioco è troppo alta. E siamo convinti che

in
> >molti lo abbiano ormai ben chiaro. I messaggi di sostegno e solidarietà

che
> >ci stanno arrivando dall'Italia e dal mondo intero lo confermano.
> >
> >PER QUESTO, A PARTIRE DA MERCOLEDI' 31 AGOSTO, DIVERSI RAPPRESENTANTI DI
> >IRAQ LIBERO INIZIERANNO LO SCIOPERO DELLA FAME CON UN PRESIDIO PERMANENTE
> >SOTTO IL MINISTERO DEGLI ESTERI.
> >
> >
> >
> >E' questa una forma di lotta estrema da utilizzarsi nelle situazioni
> >estreme.
> >
> >Noi pensiamo che l'attacco alla libertà ed alla democrazia in Italia sia
> >proprio arrivato ad un punto estremo. Se anche il diritto di parola, che

è
> >il padre di tutti i diritti, è sotto attacco vuol dire che non c'è tempo

da
> >perdere. E pensiamo che il regolare svolgimento della Conferenza, con la
> >presenza di tutti i relatori, sia oggi il metro con il quale si potrà
> >misurare lo stato reale della democrazia in Italia. O fermiamo in tempo

la
> >deriva autoritaria o sarà inutile lamentarsi dei suoi futuri approdi.
> >
> >
> >
> >*************************
> >
> >
> >
> >CHI SONO GLI IRACHENI A CUI FINI NEGA IL VISTO
> >
> >
> >
> >Sabato 27 agosto - ore 16,10
> >
> >
> >
> >Comunicato stampa del comitato organizzatore della Conferenza di

Chianciano
> >
> >
> >
> >CHI SONO GLI IRACHENI A CUI FINI NEGA IL VISTO
> >
> >
> >
> >Considerato che la Farnesina ha dichiarato di non aver concesso il visto

a
> >4 esponenti iracheni, previsti tra i relatori della conferenza
> >internazionale di Chianciano, pubblichiamo l'elenco completo dei visti
> >richiesti al Ministero degli Esteri e presso le ambasciate di Bagdad,
> >Damasco e Sanaa.
> >
> >E' bene che tutti conoscano chi sono realmente quelli che per Fini, dopo

la
> >lettera dei 44 parlamentari USA, sono diventati "personaggi pericolosi".
> >
> >
> >
> >-Sheikh Jawad al KHALESI, leader del Iraqi National Foundation Congress;
> >professore universitario sciita che si è opposto alle elezioni farsa del

30
> >gennaio. Sta cercando di formare un fronte politico interconfessionale
> >dell'opposizione. E' già intervenuto diverse volte all'estero ed anche in
> >Europa.
> >
> >- Ayatollah Sheikh Ahmed al BAGHDADI, una delle più importanti autorità
> >religiose sciite. Sua la frase: "Dio è un operaio e un contadino".
> >
> >- Salah al MUKHTAR, già ambasciatore iracheno in India e Vietnam.
> >Importante intellettuale dell'ambiente nazionalista-progressista.
> >Attualmente esiliato in Yemen, collabora con numerosi giornali arabi.
> >
> >-Sheikh Hassan al ZARGANI, Portavoce internazionale del movimento di
> >Muqtada al Sadr e editore del giornale Hawza chiuso dagli americani.
> >Attualmente esule in Siria.
> >
> >-Mohamad FARIS, Comunista patriottico iracheno residente in Siria. Sta
> >lavorando per l'unificazione delle forze della Resistenza.
> >
> >-Ibrahim al KUBAYSI, Medico di Falluja, fratello del segretario
> >dell'Alleanza Patriottica Irachena, rapito dagli americani il 4 settembre
> >2004. Anch'egli ha già avuto modo di lasciare alcune volte l'Iraq.
> >
> >
> >
> >Facciamo presente che c'è un'incongruenza tra quanto annunciato oggi dal
> >Ministero degli esteri, che - secondo la stampa - parla di 4 visti

negati;
> >con la comunicazione che il comitato organizzatore ha ricevuto due giorni
> >fa sempre dal Ministero, che parlava semplicemente di negazione dei visti
> >richiesti, che sono in totale 9, perché ai sei relatori sopraelencati

vanno
> >aggiunti tre traduttori.
> >
> >
> >
> >Infine ricordiamo che dall'Iraq ci sono giunte ieri due nuove ed

importanti
> >richieste di partecipazione alla conferenza di Chianciano.
> >
> >Si tratta di:
> >
> >Haj Ali, l'uomo incappucciato con i fili elettrici attaccati al corpo,
> >simbolo delle torture di Abu Graib che oggi fa parte dell'Associazione

dei
> >prigionieri vittime dell'occupazione americana, e dell'associazione

"Donne
> >Accusano", costituita da ex prigioniere che denunciano le violenze

sessuali
> >subite dagli americani.
> >
> >
> >
> >Fini negherà i visti anche a loro?
> >
> >
> >
> >Comitato organizzatore della Conferenza Internazionale di Chianciano
> >
> >www.iraqiresistance.info
> >
> >
> >
> >*************************
> >
> >
> >
> >CONFERENZA SOTTO ATTACCO
> >
> >Ultime notizie
> >
> >
> >
> >I VISTI NEGATI - Il Ministero degli esteri getta la maschera
> >
> >Alla fine il Ministero degli Esteri ha fornito la motivazione ufficiale
> >della negazione dei visti ai relatori iracheni decisa da Fini.
> >
> >La motivazione formale fa riferimento a "valutazioni di vario ordine tra
> >cui quelle attinenti all'ordine pubblico e alla sicurezza" in base alle
> >quali, dice il Ministero, "si è deciso - in piena autonomia e senza alcun
> >condizionamento di Autorità straniere - di non concedere i visti
> >richiesti".
> >
> >Eh no! Troppo facile trincerarsi dietro frasi così generiche. Ed è

proprio
> >la negazione di "alcun condizionamento di Autorità straniere" a rivelare

la
> >vera natura della decisione presa.
> >
> >
> >
> >Il condizionamento c'è stato eccome, e siamo in grado di provarlo:
> >
> >Alle 20,56 del 1° agosto il funzionario dell'ambasciata italiana a

Bagdad,
> >Mainardo Benardelli, così scriveva al comitato organizzatore della
> >conferenza: "In linea di massima, no problem per i visti".
> >
> >Il 4 agosto la lettera dei 44 parlamentari USA diventava di dominio
> >pubblico.
> >
> >L'8 agosto, alle ore 9,18, il solito funzionario ci inviava da Bagdad il
> >seguente messaggio: "Mi spiace comunicare che la richiesta di visto per i
> >Vostri ospiti è stata negata dal Ministero Esteri".
> >
> >
> >
> >Le date sono chiare, il contenuto dei messaggi pure. Che non ci si venga

a
> >raccontare frottole!
> >
> >
> >
> >Se poi la frottola è quella della "sicurezza", ci si spieghi il perché i
> >relatori iracheni sono diventati pericolosi per la sicurezza nazionale

solo
> >dopo la divulgazione della lettera da Washington.
> >
> >E noi pensiamo che il governo italiano farebbe meglio ad evitare il tasto
> >della "sicurezza". Forse l'Italia è diventata un luogo più sicuro dopo

che
> >il governo Berlusconi si è messo al carro di Bush inviando le truppe a
> >Nassirya?
> >
> >Tutti sanno che è vero esattamente il contrario. Lo sanno benissimo anche
> >all'interno del governo, tanto è vero che è in atto uno scontro (di cui

le
> >recenti dichiarazioni di Scelli sono solo un aspetto) sul ruolo e sulla
> >gestione della presenza italiana in Iraq.
> >
> >
> >
> >I visti sono stati negati - i fatti sono evidenti - per la pesante
> >ingerenza Usa. Si può comprendere che i servi si vergognino di essere

tali.
> >Quello che non si può accettare è che su questo vergognoso servilismo ci
> >sia stato finora il silenzio della grande stampa e delle forze politiche.
> >
> >La battaglia per i visti deve dunque continuare. E su questo, tutti,

prima
> >o poi dovranno pronunciarsi.
> >
> >
> >
> >IL TENTATIVO DI CRIMINALIZZAZIONE - La campagna di Libero
> >
> >E' in atto da alcuni giorni una campagna di stampa, condotta

principalmente
> >da "Libero", che ha il chiaro intento di criminalizzare le forze che
> >animano il movimento a sostegno della lotta di liberazione del popolo
> >iracheno. Di questo abbiamo già scritto a sufficienza nel precedente
> >notiziario e non ci dilunghiamo. Ma siccome, ovviamente, non sono in

molti
> >a leggere "Libero" è utile riportare quantomeno i titoli, affinché si
> >comprenda la virulenza dell'attacco che proviene da questo organo del
> >partito americano in Italia.
> >
> >- 23 agosto - pag 1 e 3 - "Soldi raccolti in Italia per i terroristi:

ecco
> >il documento". Il documento naturalmente è quello dei soliti 44.
> >
> >- 24 agosto - pag 1,2 e 3 - "Svegliati ministro - Nessuno si muove per
> >bloccare la colletta a favore dei terroristi". Il ministro che dovrebbe
> >svegliarsi è ovviamente Pisanu e a tale proposito vengono intervistati
> >alcuni esponenti governativi (Saponara, Boniver, Selva).
> >
> >-25 agosto - pag 10 - "La sinistra sostiene i no global che fanno

colletta
> >per i terroristi". Vengono citati in particolare Vattimo, Bocca e don
> >Gallo. Nella stessa pagina intervista al ministro Giovanardi dal titolo
> >"Adesso devono intervenire i giudici".
> >
> >-26 agosto - pag 6 - "Ancora aperti i conti pro guerriglieri". Ma quali
> >sono questi benedetti fondi? Libero chiarisce, citando ancora i 44 ed il
> >capo dell'antiterrorismo Dia, Caleb Temple, che "il casus belli è il

raduno
> >internazionale organizzato per ottobre a Chianciano". Non a caso il

numero
> >di conto corrente di Iraq Libero viene citato quotidianamente dal
> >giornalaccio di Feltri.
> >
> >-27 agosto - pag 6 - "Interrogazione contro la colletta pro-terroristi".

Il
> >vicepresidente dei senatori di Forza Italia, Lucio Malan, annuncia la
> >presentazione di un nuovo esposto alla magistratura (Libero scrive "alla
> >polizia") e 3 nuove interrogazioni parlamentari. Secondo Libero, Malan
> >nella foga di chiedere misure repressive sarebbe arrivato a scrivere che


> >difficile immaginare un caso più scoperto, chiaro e autocertificato di
> >associazione con finalità di terrorismo".
> >
> >
> >
> >Il tentativo è dunque chiarissimo. Spostare l'attenzione dai temi della
> >conferenza criminalizzandone gli organizzatori. Siamo alla caccia alle
> >streghe, alla richiesta di chiusura di conti alla luce del sole che

servono
> >a finanziare attività politiche lecite e pubbliche. Ma anche
> >l'autofinanziamento per costoro è ormai da considerarsi un reato, dato

che
> >concepiscono la politica come attività destinata esclusivamente ai
> >frequentatori delle ville sarde di Berlusconi.
> >
> >
> >
> >LE PRESSIONI SU CHIANCIANO - L'attacco di Forza Italia in Toscana
> >
> >Dopo le mozioni di Forza Italia nel Consiglio regionale della Toscana ed

in
> >quello comunale di Firenze, è stata avviata una campagna di stampa da

parte
> >del "Giornale della Toscana".
> >
> >Questi i titoli:
> >
> >25 agosto - pag. 1 e 4 - "A Chianciano il raduno anti-USA". Forza Italia:
> >"Martini vieti la manifestazione".
> >
> >26 agosto - pag. 1 e 2 - "Raduno anti-USA, l'Ucoii dica no", titolo che
> >annuncia una pressione sulla comunità islamica in Toscana vista la

presenza
> >di Hamza Piccardo tra i relatori alla conferenza.
> >
> >27 agosto - pag 3 - "Pisanu verifichi i rischi sulla sicurezza", con la
> >notizia di lettere inviate da Forza Italia al prefetto di Siena ed al
> >sindaco di Chianciano.
> >
> >
> >
> >Ed è proprio su Chianciano che la pressione si fa più forte. Se dalla
> >destra più sguaiata la conferenza viene presentata come un incontro del

non
> >meglio precisato "terrorismo internazionale", da ambienti governativi
> >vengono diffuse ad arte voci sulla blindatura della cittadina termale,
> >sulla presenza di centinaia e centinaia di poliziotti. Un modo semplice

per
> >confondere e terrorizzare gli abitanti di Chianciano.
> >
> >A questo punto, chiediamoci: chi sono i veri terroristi? Chi vuole

svolgere
> >una conferenza per il diritto alla pace, alla liberazione dagli occupanti
> >ed all'autodeterminazione di un popolo, o chi spaventa la comunità di
> >Chianciano con le minacce e la menzogna deliberata?
> >
> >
> >
> >*************************
> >
> >
> >
> >SOSTEGNO E SOLIDARIETA'
> >
> >In tanti sostengono la realizzazione e gli scopi della Conferenza
> >
> >
> >
> >Sta crescendo in questi giorni il sostegno e la solidarietà affinché la
> >conferenza possa svolgersi regolarmente e gli scopi per cui è stata

pensata
> >vengano raggiunti.
> >
> >
> >
> >APPELLO PER I VISTI
> >
> >Continuano a giungere numerose ed importanti adesioni all'appello perché
> >siano dati i visti ai relatori iracheni. Per ragioni di spazio
> >pubblicheremo l'elenco aggiornato nel prossimo bollettino.
> >
> >Segnaliamo però da subito, perché era saltato per un disguido tecnico, il
> >nome tra i primi firmatari del filosofo francese Georges Labica.
> >
> >
> >
> >per esprimere una protesta immediata contro la decisione di Fini sui

visti
> >scrivere a sg.segreteria@??? o faxare al 06-36914239 del ministero
> >degli esteri.
> >
> >
> >
> >ADESIONI ALLA CONFERENZA DALL'IRAQ
> >
> >- Haj Ali, l'uomo incappucciato con i fili elettrici attaccati al corpo,
> >simbolo delle torture di Abu Graib, ci ha dato la sua piena disponibilità

a
> >venire alla conferenza. Oggi fa parte dell'Associazione dei prigionieri
> >vittime dell'occupazione americana. Fini negherà i visti anche a lui?
> >
> >- L'associazione "Donne Accusano", costituita da ex prigioniere che
> >denunciano le violenze sessuali subite dagli americani, ci ha comunicato
> >anch'essa la volontà di essere presente a Chianciano.
> >
> >
> >
> >UN APPOGGIO DA DENIS HALLIDAY
> >
> >Un messaggio di sostegno ci è pervenuto da Denis Holliday, ex capo Onu in
> >Iraq. Denis Halliday, direttore del programma delle Nazione Unite "oil

for
> >food" in Irak dal 1.9.97 alla fine del settembre 1998, dimessosi allora

in
> >opposizione alla politica dell'embargo, ha inviato il seguente messaggio:
> >
> >"Per quanto riguarda la conferenza: appoggio la resistenza e la riconosco
> >come legittima sotto l'articolo 51 della carta delle Nazione Unite, però
> >personalmente sostengo soltanto la resistenza non-violenta. Spero che
> >questo tema passi nella discussione. Tanti auguri di pieno successo".
> >
> >
> >
> >INTERPELLANZA DEL PRC ALLA CAMERA
> >
> >Giovanni Russo Spena ed Elettra Deiana, deputati di Rifondazione

Comunista,
> >hanno presentato alla Camera la seguente interrogazione.
> >
> >
> >
> >INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
> >
> >
> >
> >Al Ministro degli Esteri:
> >
> >premesso che :
> >
> >-         44 membri del Congresso degli Stati Uniti hanno inviato il 28
> >Giugno 2005 una lettera rivolta all'ambasciatore italiano negli Usa

Sergio
> >Vento nella quale si sollecita la proibizione del convegno indetto a
> >Chianciano (Siena) per il 1 e 2 Ottobre dal cosiddetto "campo
> >antimperialista";
> >
> >-         in seguito a quella lettera - resa pubblica dalla stampa

italiana
> >tra i quali il quotidiano "Libero" - l'ambasciata italiana a Baghdad
> >avrebbe negato la concessione dei visti per partecipare alla conferenza

ad
> >alcuni esponenti dell'opposizione irachena tra i quali: Ayatollah Sheikh
> >Jawad al KHALESI, leader del Iraqi National Foundation Congress;

Ayatollah
> >Sheikh Ahmed al BAGHDADI; Salah al MUKHTAR; Sheikh Hassan al ZARGANI,
> >Portavoce internazionale del movimento di Muqtada al Sadr; Mohamad FARIS;
> >Ibrahim al KUBAYSI, fratello del segretario dell'Alleanza Patriottica
> >Irachena;
> >
> >-         se venisse confermata la decisione di negare i visti sulla base
> >della pressione Usa, ci  troveremo di fronte ad una inaccettabile lesione
> >della sovranità nazionale del nostro Paese;

> >
> >
> >
> >Per sapere:
> >
> >-         a che punto sia la concessione dei visti agli esponenti
> >dell'opposizione irachena elencati in premessa ed in caso di diniego

quali
> >siano le ragioni - in base alla legge italiana- che giustificano tale
> >rifiuto.
> >
> >
> >
> >On.Elettra Deiana
> >
> >On. Giovanni Russo Spena
> >
> >
> >
> >
> >
> >*************************
> >
> >
> >
> >Da alcuni giorni il partito americano in Toscana è scatenato. Mozioni in
> >vari consigli (a partire da quello regionale), proclami alla stampa,
> >pressioni di ogni tipo sugli amministratori e sulle strutture ricettive

di
> >Chianciano. Lo stesso presidente della Regione Toscana, Claudio Martini,
> >viene chiamato in causa da Forza Italia che gli chiede di adoperarsi per
> >impedire in ogni modo la conferenza del 1-2 ottobre.
> >
> >Per questi motivi, affinché ognuno si assuma chiaramente le proprie
> >responsabilità politiche, il Comitato organizzatore della conferenza ha
> >scritto a Martini.
> >
> >
> >
> >LETTERA AL PRESIDENTE DELLA REGIONE TOSCANA
> >
> >
> >
> >al Presidente della Regione Toscana, Claudio Martini
> >
> >
> >
> >
> >
> >Gentile presidente,
> >
> >       le scrivo a nome del Comitato organizzatore della Conferenza
> >Internazionale che si terrà a Chianciano Terme sabato 1 e domenica 2
> >ottobre 2005, sul tema "Lasciamo in pace l'Iraq. Sosteniamo la legittima
> >resistenza del popolo iracheno".

> >
> >Come certo saprà, il consigliere Angelo Pollina di Forza Italia ha
> >presentato il 10 agosto scorso una mozione in cui chiede al Presidente ed
> >alla Giunta Regionale di adoperarsi per impedire lo svolgimento della
> >conferenza.
> >
> >Analoghe iniziative da parte di rappresentanti istituzionali di Forza
> >Italia sono in atto in altre assemblee elettive della Toscana,

sicuramente
> >presso il consiglio comunale di Firenze.
> >
> >Contro le grossolane menzogne contenute nella mozione di Pollina abbiamo
> >già dato incarico ai nostri legali di procedere con una querela per
> >diffamazione.
> >
> >
> >
> >Come le sarà noto, l'iniziativa di Pollina si collega esplicitamente ad

una
> >lettera senza precedenti di 44 membri del Congresso degli Stati uniti,

con
> >la quale si chiede al governo italiano, fra le altre cose, di impedire lo
> >svolgimento della conferenza.
> >
> >A seguito di questa gravissima ingerenza negli affari interni italiani,

che
> >calpesta spudoratamente la sovranità nazionale e colpisce a morte le
> >libertà ed i diritti costituzionali del nostro paese, il ministro degli
> >esteri Fini ha risposto negando i visti ai relatori iracheni previsti nel
> >programma del convegno (all. 1).
> >
> >Si tratta di Alti rappresentanti della società civile irachena, tutti con
> >regolare passaporto, per i quali - fino alla pubblicazione della lettera
> >giunta dagli USA - l'ambasciata italiana a Bagdad aveva dato il benestare
> >di massima alla concessione dei visti.
> >
> >
> >
> >Dopo la decisione di Fini e le mozioni oggetto di questa mia lettera è
> >arrivata una inqualificabile campagna di stampa condotta principalmente

dal
> >quotidiano Libero, tesa ad etichettare gli organizzatori della Conferenza
> >(decine di organizzazioni di 4 continenti), come "sostenitori del
> >terrorismo internazionale".
> >
> >
> >
> >In risposta alla negazione dei visti decine di personalità del nostro

paese
> >hanno firmato un appello (all. 2) al Ministero degli esteri affinché

questa
> >decisione venga annullata ed i visti vengano concessi.
> >
> >
> >
> >Mi sono dilungato per dirle che il regolare svolgimento della Conferenza

è
> >oggi il metro con il quale si potrà misurare lo stato reale della
> >democrazia in Italia. Sono in gioco diritti fondamentali, è in gioco
> >addirittura il diritto alla libera espressione del pensiero.
> >
> >Proprio per questo, per poter svolgere regolarmente la Conferenza con

tutti
> >i relatori, ma anche per segnalare la gravità dell'attacco alle libertà
> >democratiche, alcuni di noi inizieranno a breve lo sciopero della fame.
> >
> >
> >
> >Vogliamo sperare che la Regione Toscana sappia opporsi a questo attacco.
> >
> >
> >
> >Per poter illustrare direttamente i contenuti e gli scopi della

Conferenza,
> >le chiedo infine un incontro da tenersi al più presto.
> >
> >
> >
> >Cordiali saluti
> >
> >
> >
> >Per il comitato organizzatore
> >
> >Leonardo Mazzei
> >
> >
> >
> >
> >
> >*************************
> >
> >
> >
> >E ORA IO SOTTOSCRIVO!
> >
> >
> >
> >Da tempo abbiamo lanciato una SOTTOSCRIZIONE STRAORDINARIA per affrontare
> >le spese della conferenza internazionale.
> >
> >La portata politica di questo evento è certo chiara a tutti ed

altrettanto
> >evidente è l'impegno organizzativo e finanziario che ne deriva.
> >
> >Questa normale sottoscrizione è ora sotto attacco. Non si può più neppure
> >fare una conferenza pubblica! Guai poi se la si deve autofinanziare come
> >nel nostro caso! Ai potenti abituati al palazzo, al lusso e agli sprechi
> >del denaro pubblico, secca che anche chi è senza mezzi economici come noi
> >si sforzi con l'autofinanziamento per realizzare iniziative politiche che
> >evidentemente danno molto fastidio.
> >
> >
> >
> >E' questa una ragione di più per sottoscrivere subito. Per chi non

intende
> >piegarsi la sottoscrizione è infatti un modo assai efficace per

contribuire
> >alla lotta per la pace ed a quella per l'affermazione dei diritti dei
> >popoli.
> >
> >
> >
> >Facciamo dunque appello a tutti i sostenitori della causa della

Resistenza
> >irachena, a chi si è battuto contro la guerra e si batte contro
> >l'occupazione, per una sottoscrizione immediata.
> >
> >I versamenti vanno effettuati sul ccp n° 57286221 intestato a Leonardo
> >Mazzei, mettendo nella causale CONFERENZA.
> >
> >
> >
> >Comitati IRAQ LIBERO - 27 agosto 2005
> >
> >
> >
> >
> >
> > --
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>
>
>
>
>
>
> -----------------------------------------------
> Lista DISCUSSIONE dell'Assemblea Antimperialista
> (ex Coordinamento Nazionale "La Jugoslavia Vivra'")
> http://www.tuttinlotta.org - posta@???
>
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