CHE BRUTTO SPETTACOLO
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Sent: Tuesday, August 23, 2005 6:23 PM
Subject: CHE BRUTTO SPETTACOLO
..."Cosa importano i pericoli o i sacrifici di un uomo o di un popolo quando è in gioco il destino dell'umanità! Tutta la nostra azione è un grido di guerra contro l'imperialismo e un appello per l'unità dei popoli contro il grande nemico del genere umano: gli Stati Uniti d'America".
Ernesto Che Guevara-Messaggio alla Tricontinentale, 17 aprile 1967
Oggi nel nostro sito
INDIA: Messo fuori legge il Fronte Democratico Rivoluzionario in Andhra Pradesh=>
http://www.antiimperialista.org/view.shtml?category=9&id=1124534451
GERMANIA: il Campo sostiene la battaglia di Oskar Lafontaine=>
http://www.antiimperialista.org/view.shtml?category=9&id=1124382077
BELGIO: no alla deportazione do Omer Berber=>
http://www.antiimperialista.org/view.shtml?category=12&id=1123834610&keyword=+
Notiziario del Campo Antimperialista .... 23 agosto 2005
http://www.antiimperialista.org
Questo Notiziario contiene:
1. L'APPELLO DI LECCE - CONTRO L'INGERENZA AMERICANA
2. IL PARTITO (italo)AMERICANO ALL'ATTACCO. MA MENTE!
3. FIRENZE: MOZIONE DI FORZA ITALIA CONTRO IL CAMPO
4. PRIMARIE ULIVISTE OVVERO UN BRUTTO SPETTACOLO
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1. L'APPELLO DI LECCE
CONTRO L'INGERENZA AMERICANA
<<E' di pochi giorni fa la notizia dell' indebita "iniziativa" di 44 membri del Congresso americano che hanno formalmente invitato l' ambasciatore italiano a Washington, Sergio Vento, ad usare il pugno di ferro contro il Campo antimperialista e ad impedire con ogni mezzo l' organizzazione e la realizzazione della Conferenza Internazionale sull' Iraq che si terrà a Chianciano Terme il !° e 2 Ottobre p. v..Data la gravità e la tracotanza insieme di un tale atto, ogni commento ci sembra superfluo; riteniamo di dover prendere posizione manifestando piena solidarietà ai componenti del Campo antimperialista, la cui libera espressione è minacciata in spregio ad ogni più elementare diritto. Sollecitiamo l' adesione a questo appello da parte di chiunque si riconosca nei principi della libertà e della democrazia e reputi che l' Italia sia una nazione sovrana che non può accettare imposizioni da chicchessia e tanto più da uno stato che spesso ci ha trattati da vassalli, con l' avallo dei nostri governi (vedi Cermis, casi Calipari e imam Omar,etc.)>>
Comitato Salentino contro la Repressione
Collettivo Iqbal Masih
Rifondazione Comunista di Lecce
Circolo politico-culturale " Il Cantiere"-Lecce
Cobas-Scuola Lecce
Mauro Pascariello-Consigliere Federale Nazionale dei Verdi
Romeo Candido-Componente Esecutivo Prov.le dei Verdi
Si può aderire inviando un' e-mail al seguente indirizzo: campoantimperialista@???
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2. IL PARTITO (italo)AMERICANO ALL'ATTACCO. MA MENTE!
Comunicato stampa
Il quotidiano di Feltri LIBERO(?), che gia' altre volte si e' distinto per aver lanciato disoneste e calunniose campagne contro il nostro movimento, e' partito nuovamente all'attacco. Da alcuni giorni veniamo satanizzati come "finanziatori del terrorismo iracheno", "foraggiatori di kamikaze", "sostenitori di Al Qaida". Che questa campagna parta adesso non e' un caso. Feltri ha deciso di violare la consegna del silenzio decisa dagli organi di informazione italiani e di farsi megafono dell'iniziativa di 44 parlamentari americani (che da una nostra indagine sono tutti fanatici Neocon) i quali, con una nota ufficiale indirizzata all'ambasciatore italiano a Washington e datata 28 giugno, hanno chiesto a Berlusconi non solo di vietare la prevista Conferenza internazionale sull'Iraq di Chianciano (1-2 ottobre) ma di mettere fuori legge il Campo in quanto movimento che "finanzia il terrorismo iracheno" (ove per terrorismo questi neonazisti a stelle e striscie intendono la legittima Resistenza popolare). Il casus belli e' l'ormai nota campagna, da noi lanciata nell'agosto 2003, "DIECI EURO PER LA RESISTENZA IRACHENA".
Che LIBERO sia una tribuna del fondamentalismo Neocon, che dia voce all'estremismo occidentalista e imperialista non e' un mistero per messuno. Il fatto e' che gli articoli che LIBERO ci dedica sono pieni zeppi, prima ancora che di calunnie, di colossali bugie.
1.. Non e' vero che abbiamo raccolto 350mila dollari (!). La somma raccolta e', purtroppo, ben piu' modesta.
2.. Cio' a causa del fatto che a quattro mesi dal suo inizio essa venne bloccata poiche' ci fu comunicata un'inchiesta specifica della Polizia postale.
3.. Dove sono finiti questi danari? In nessun luogo dato che sono fermi nel conto corrente. Non sono quindi serviti a finanziare nessuno e alcunche'.
4.. Sarebbero serviti a finanziare la pur legittima lotta armata della Resistenza irachena? No. Abbiamo immediatamente dichiarato che la somma sarebbere stata devoluta ai compagni iracheni affinche' potessero pubblicare un loro organo di stampa. Cosa resa per altro impossibile dall'arresto, compiuto dagli americani il 4 settembre 2004, del leader Jabbar al-Kubaisi e dalla messa fuori legge in Iraq di ogni movimento politico contrario all'occupazione del paese.
5.. E' vero che la campagna 10 EURO e' internazionale. Dove sono finiti i soldi raccolti negli altri paesi europei? Presto detto: sono serviti a finanziare un costoso e difficilissimo invio di medicinali (due tonnellate per l'esattezza), giunti ad alcuni villaggi iracheni della provincia di Al Anbar bombardati a piu' riprese dagli americani. L'invio e' stato realizzato, senza ONG tra i piedi, nel febbraio 2005, e possiamo provarlo senza difficolta'.
Detto questo, stabilito che raccogliere soldi per aiutare un popolo che combatte contro un'illegale occupazione militare e' attivita' pienamente legale; riteniamo politicamente sacrosanto sostenere la Resistenza, la quale avanza e infligge colpi durissimi agli occupanti, e che, con ogni evidenza, non ha certo bisogno delle modestissime somme che noi abbiamo raccolto sotto i colpi di campagne criminalizzatrici come quelle di LIBERO e C., alimentate a loro volta dall'indifferenza generale.
Il vero scandalo, dunque, non siamo noi. Lo scandalo e' che un sicofante come Feltri, facendosi beffa delle sue declamazioni liberali, sia LIBERO non solo di calunniare gli antimperialisti, ma che dal suo giornalaccio faccia propaganda per trasformare l'attuale Italietta a sovranita' limitata nel 51. staterello degli USA; che gli sia consentito sbeffeggiare la Costituzione per trascinare l'Italia, oltreche' nella Guerra Permanente, dentro lo spazio giuridico imperiale del Patriot Act.
Infine ci sia permessa un'affermazione mica tanto paradossale: se Feltri volesse davvero mettere a tacere chi in Italia finanzia la Resistenza irachena, dovrebbe chiedere di mettere in galera Berlusconi e il suo governo i quali, come tutti sanno (e come Magdi Allam e il Partito (italo)Americano lamentano) ha sborsato diversi MILIONI di dollari per riscattare, in almeno tre occasioni, gli italiani sequestrati in Iraq ( e nell'ultimo dei quali ha perso la vita, accoppato dagli americani, il Calipari). Si parla, in totale, di piu' di 20 milioni di dollari!! coi quali si possono comperare in Iraq qualcosa come DUECENTOMILA Ak-47 o CENTOMILA RPG.
Signor Feltri: quand'e' che il suo giornale fara' un titolo del tipo: "Iraq: ecco come, coi soldi dei nostri contribuenti, si ammazzano i soldati americani!"? Temiamo che Ella non sia per niente LIBERO di dirlo, anche se certamente lo pensa, come certamente sa che oltre a noi, proprio il suo Berlusca (che non vede l'ora di tirarsi fuori dal pantano iracheno) e' il bersaglio indiretto dei 44 congressisti americani.
Assisi, 23 agosto 2005
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3. FIRENZE: MOZIONE DI FORZA ITALIA CONTRO IL CAMPO
Firenze. Nello scorso Notiziario informavamo che in data 10 agosto un consigliere regionale di Forza Italia chiedeva al Presidente Martini di vietare la prevista Conferenza internazionale "PER UNA PACE GIUSTA IN IRAQ-CON LA RESISTENZA POPOLARE". In realta' egli era stato preceduto, due giorni prima, dai suoi colleghi in consiglio comunale.
«NO AL CONVEGNO DEL "CAMPO ANTIMPERIALISTA": MOZIONE DI AMATO E BOSI (FI)
Firenze, 8 agosto 2005 -MOZIONE
Oggetto: invita il Sindaco ad intervenire presso il Presidente della regione per negare al Campo Antimperialista il convegno per il 1 e 2 ottobre 2005.
Soggetti proponenti: Paolo Amato, Enrico Bosi.
IL CONSIGLIO COMUNALE
- Premesso che in data 1 e 2 ottobre 2005, il Campo Antimperialista intende tenere sul territorio della Toscana o dell'Umbria una "Conferenza internazionale a sostegno della Resistenza irachena": ufficialmente per trattare della pace in Iraq, ma in realtà per finanziare i terroristi reclutatori di Kamikaze che si fanno esplodere contro gli eserciti di liberazione di quel Paese.
- Tenuto conto che già durante un analogo raduno, svoltosi ad Assisi nel 2003, il Campo Antimperialista lanciò la campagna <<10 euro per la resistenza irachena>>, che ha dato aiuto diretto alle aree dove gli insorti legati ai terroristi operano, compresa la provincia di Al Anbar.
- Visto che durante una intervista rilasciata dalla BBC verso la fine del 2003, il portavoce del Campo Antimperialista, Moreno Pasquinelli, dichiarò che <>.
- Considerato che l'Iraq dispone finalmente di un Parlamento, liberamente eletto dal popolo il 30 gennaio 2005, e di un governo che si sta attivamente adoperando per creare condizioni di sviluppo economico, civile e democratico; grazie anche all'assistenza e al sostegno degli eserciti di liberazione ivi presenti, nonché di truppe qualificate dell'esercito italiano lì impegnate in una missione umanitaria e pacificatrice.
- Considerato che, il 28 giugno 2005, 44 deputati del Congresso degli Stati Uniti hanno scritto, una lettera all'Ambasciatore italiano negli USA, Sergio Vento, per lanciare un allarme contro l'attività del Campo Antimperialista e per mettere in guardia il nostro Governo contro << chi sul suolo italiano sta pianificando una campagna di aiuto al terrorismo>>.
ESPRIME FERMA CONDANNA
morale e politica nei confronti del Campo Antimperialista, che fa parte di quel network internazionale, che, dall'Iraq all'Europa, finanzia il terrore e fiancheggia oggettivamente l'azione degli stessi terroristi.
E INVITA IL SINDACO
Ad intervenire (anche nella sua qualità di Presidente nazionale dell'ANCI) presso il Presidente della Regione, Claudio Martini, affinché quest'ultimo si adoperi per negare al Campo Antimperialista la possibilità di tenere in Toscana il convegno previsto per il 1 e 2 ottobre 2005.
Paolo Amato -Enrico Bosi
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4. PRIMARIE ULIVISTE OVVERO UN BRUTTO SPETTACOLO
La notizia agghiacciante ed emblematica che gli eroici soldati americani (quelli che esporterebbero la democrazia), si fanno pippe tra una strage e l'altra commerciando, con siti porno made in USA, foto choc di prima mano di iracheni torturati, mutilati e trucidati (peggio dunque di quanto fecero i fascisti italiani in Etiopia), e' fulmineamente scoparsa dalla pagine dei giornali. Essa e' stata rimpiazzata da una notizia piu' intrigante e meno impegnativa: <i disobbedienti, in vista delle primarie de l'Ulivo, lanciano Don Gallo, come candidato dei movimenti>. Flop!
Chi cade dalle nuvole lanci la prima pietra. Da tempo diciamo che il "Movimento" non solo e' in crisi, che non c'e' piu', che il ciclo di Genova si e' chiuso, che siamo dentro un riflusso che avrebbe avuto conseguenze molto serie (disincanto scoramento, slittamento moderato). Se partiamo da qui ci spieghiamo forse perche' alcuni pezzi di quello che fu il "Movimento", dopo tanto vituperare contro i partiti, il ceto politico dei burocrati e il circo bipolare, pur tirare a campare, hanno finito per precipitare nella trappola ulivista. Solo uno sbandamento tattico? Solo una provocazione? Mica tanto. Dietro c'e', secondo noi, proprio la sindrome movimentista per cui, quando le lotte non ci sono, quando la tensione sociale cala, ci si inventa qualche mossa strabiliante, nella vana illusione che una manovra politica possa surrogare il movimento di lotta reale. Non passa per la testa, a certi compagni, che in alcune circostanze, e' meglio stare fermi invece di fare cazzate. O meglio: occorre sapere stare in difesa, attrezzarsi consolidando certe trincee per non perdere posizioni. Invece dilaga il soggettivismo velleitario, cioe' l'idea che un manipolo di coraggiosi possa sfondare le linee nemiche. Gramsci avrebbe detto: ecco la vecchia malattia italiana, l'arditismo, che sostituisce alla potenza ben organizzata di un esercito la spinta offensiva di pochi temerari. Ma qui non siamo sul Monte Grappa. Le Primarie uliviste non sono una autentica battaglia da cui dipendano le sorti di chissa' che.
Ha ragione Gino Strada (Corriere della Sera di oggi): non solo queste Primarie sono truccate, dato che si sa gia' il vincitore (Prodi), ma esse sono "un'americanata", ovvero una competizione di tipo presidenzialistico, populistico, personalistico, che non calpestano solo la Democrazia Diretta (di cui il Movimento dovrebbe farsi paladino), ma pure quella con la d minuscola.
Se questo vi pare poco, se vi pare poco che un meccanismo antidemocratico e plebiscitario come le Primarie venga legittimato (per il fatto stesso di presentare un candidato), considerate allora altri fattori. Si dice che la candidatura di Don Gallo serva a impedire a Bertinotti di incamerare i voti del "Movimento". In realta', accettando come terreno del tensone le Primarie, si ottiene il risultato contrario, ovvero si da ragione proprio a Bertinotti, che da sempre ha perorato l'americanata delle Primarie e se ne e' fatto paladino vincendo la ritrosia dei DS. Ma quel che e' grave e' che si finisce per dargli ragione su un altro punto, piu' decisivo. Bertinotti infatti da due anni ha compiuto l'ennesima piroetta, passando dall'amore (effimero) verso i movimenti a quello per l'Ulivo, scommettendo che proprio l'Ulivo sarebbe diventato, malgrado tutto, il principale luogo del confronto politico a sinistra. Che il "Movimento" o chi per lui presenti un candidato alle Primarie e' quindi una singolare conferma del ragionamento bertinottiano (e un triste suggello della fine del "Movimento"). Non a caso gli esponenti del PRC a malapena nascondono la loro soddisfazione (tranne Grassi che, chi ci capisce e' bravo, attacca Casarini dicendo che Bertinotti e' l'autentico rappresentante del "Movimento" --ci risiamo con questo penosa gara).
Su il manifesto di oggi Casarini dice che si deve partecipare alle Primarie per obbligare l'Ulivo e recepire le rivendicazioni del "Movimento". Chiede a chi ha voluto i lager-CPT di chiuderli. A chi ha condotto una guerra vera (Jugoslavia 1999) una politica di pace. A chi ha votato (ultimo un mese fa) ben due peggioramenti del 270bis, un'amnistia per gli antagonisti.
Suvvia! Di questo passo, fra qualche anno, magari davanti ad un Le Pen italiano, si finira' per fare liste comuni con Forza Italia...
Non vogliamo fare i profeti di sventura ma temiamo che chi si ficca in questa pasticciaccio rischia di lasciarci le penne. Ci auguriamo un ripensamento, che i Disobbedienti e Don Gallo facciano dietrofront.
Invece di cercare un posto nel futuro Parlamento (dato che forse l'adesione alle Primarie e' strumentale a chiedere uno scranno o due a Montecitorio), sarebbe saggio serrare i ranghi e unire in un unico blocco i settori anticapitalisti, preparandosi alla inevitabile lotta contro il futuro governo di centro-sinistra.
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