http://www.indicius.it/religioni/ratzingher_pedofilia.htm
Ratzinger 
chiede l'immunità agli usa
DI PINO CORRIAS
 
Chi meglio di un "pastore 
tedesco" a far da guardia ai segreti della pedofilia nella chiesa? 
Papa Ratzinger, i pedofili e quelle "dimenticanze"  dei giornali 
italiani.
 
Migliaia di pagine scritte su Papa Ratzinger.
Entusiasmo a 
scansione quotidiana.
La prima passeggiata. La prima messa.
La  prima 
udienza.
La prima decisione.
Neppure una riga sulle ultime righe di una 
lettera scritta nel 2001 da Ratzinger cardinale, nonché prefetto della 
Congregazione per la fede, ex Sant'Uffìzio, dove si ordinava ai vescovi 
di tutto il mondo, pena la scomunica, il segreto da opporre alle 
inchieste giudiziarie sui preti pedofili. Investigare in silenzio. 
Archiviare. Secretare.
La storia venne rivelata dai giornali di tutto 
il mondo. Il Vaticano cercava di arginare l'inchiesta sul potentissimo 
Maciel Degollado, messicano, fondatore dei Legionari di Cristo, 
accusato di pedofilia dai suoi ex allievi. Il processo si era aperto in 
Texas nel 1997. Pubblici persino alcuni stralci di testimonianze, come 
quella di padre Juan, ex seminarista di Degollado: «Quante volte mi 
svegliava nel cuore della notte e abusava della mia innocenza. Notti di 
paura, notti di assoluto terrore».
Ratzinger scrisse (con perfetto 
rigore) che «casi del genere sono soggetti al segreto pontificio». 
Scrisse che si sarebbe dovuta aspettare la maggiore età delle vittime e 
poi altri 10 anni prima di rivelare le accuse. Raccomandava cautela. 
Minacciava scomuniche. Secondo l'avvocato texano Daniel Shea, si 
trattava di indicazioni così perentorie da costituire un «intralcio 
alla giustizia», reato che la legge americana considera assai grave.
L'intera storia, non ancora conclusa e lentissima negli sviluppi, è 
tornata a galla in questi giorni sui giornali britannici. Accresciuta 
in ragione degli eventi e dei protagonisti. Ratzinger è diventato Papa. 
I Legionari di Cristo hanno moltiplicato il loro potere insidiando 
persino quello dell'Opus Dei.
La pedofilia dentro la Chiesa è un 
problema rimosso. Il danno si perpetua. Eppure sui devoti fogli 
italiani nulla di nulla (a eccezione dell'Unità). Nonostante lo spazio, 
e l'attenzione per certi versi maniacale. Come valesse davvero per 
tutti: investigare in silenzio, archiviare, secretare.
 
Dagospia è 
l'unico mezzo di informazione in Italia a riprendere le notizie che già 
da alcuni giorni i giornali inglesi stanno scovando per parlare non 
solo della luci, ma anche delle ombre che si profilano sul nuovo papato 
di Joseph Ratzinger. Non sono i soliti tabloid a strillare allo 
scandalo ma a scendere in campo sono gli autorevoli Observer (Guardian) 
e Indipendent. Questa la notizia: si accusa l'ex Cardinale Joseph 
Ratzinger, per anni alla guida della Congregazione per la Dottrina 
della Fede di aver garantito la protezione al padre Marcial Maciel 
Degollado, fondatore dei Legionari di Cristo, accusato di molestie 
sessuali e pedofilia nei confronti di ex appartenenti all'ordine.
 
Della questione si parla in una lettera di Ratzinger inviata a tutti i 
vescovi cattolici nel maggio del 2001, che Dagospia riporta e che vi 
riproponiamo. Tra le altre cose, nella missiva, il cardinale Ratzinger, 
dava ordine che la Chiesa investigasse in segreto sulle accuse di abusi 
sessuali su minori, tenendo i risultati delle inchieste segreti per 
dieci anni dopo il compimento della maggiore età da parte della 
vittima. Le accuse, secondo quanto riferiscono i giornali inglesi, sono 
a tutt'oggi portate avanti da tre professori, un insegnante, un 
avvocato, un ingegnere, e un prete. 
 
Tutti ex appartenenti all'ordine 
fondato da Marcial Maciel Degollado, i quali accusano il religioso di 
molestie avvenute negli anni '40, '50, '60. Da una lettera di uno di 
loro, padre Juan Vaca, allo stesso Maciel Degollado inviata al Vaticano 
nel 1997 è iniziata l'inchiesta. Un'inchiesta che però è rimasta al 
palo. "La lettera di padre Vaca - scrive Dagospia - giunse nella mani 
di Ratzinger dal vescovo di New York, John R. McCann, e il suo 
contenuto - alcuni stralci del quale sono stati pubblicati 
dall'"Independent" - lascia pochi dubbi:
 
«Tutto quello che ha fatto 
contraddice la Chiesa e l'ordine. Quante innumerevoli volte mi ha 
svegliato nel cuore della notte, abusando della mia innocenza. Notti di 
paura, così tante notti di assoluto terrore: tante notti di sonno 
perduto, che la mia stessa salute psicologica è stata messa in 
pericolo..."» 
Quattro anni dopo la denuncia del 1997 arriva la 
lettera di Ratzinger di cui abbiamo detto. Essa, oltre alla firma 
dell'attuale Papa, porta anche quella dell'arcivescovo Tarcisio 
Bertone, che in un'intervista di due anni fa riportata dall'"Observer" 
diceva: «Secondo la mia opinione, la richiesta che un vescovo sia 
obbligato a contattare la polizia per denunciare un prete che commette 
atti di pedofilia non è fondata...».
 
La lettera fa ora parte dei 
documenti in possesso di una corte texana dove l'avvocato di due 
presunte vittime di abusi da parte di un prete, ha depositato le accuse 
contro una chiesa del luogo e lo stesso Ratzinger, sostenendo la tesi 
che l'allora cardinale si sia reso colpevole di ostruzione alla 
giustizia.
 
«L'avvocato è Daniel Shea, noto alle cronache - aggiunge 
Dagospia - per aver scoperto negli archivi vaticani, due anni fa (in 
pieno scandalo preti pedofili in America), un documento in latino 
risalente al 1962, con tanto di sigillo di Papa Giovanni XXIII, che fu 
spedito a tutti i vescovi del mondo per istruirli a tenere ben nascosti 
i casi di violenza sessuale all'interno della Chiesa». Della questione 
riportata a galla in questi giorni dai giornali inglesi se ne è 
occupato approfonditamente anche Sandro Magister qualche anno fa in un 
articolo molto documentato. 
Sentito da Radio Radicale il deputato dei 
Ds Franco Grillini ha ricordato come negli Usa il fenomeno della 
pedofilia nell'ambito della Chiesa Cattolica ha assunto proporzioni 
gigantesche, e «lì l'intero gettito dei fedeli viene usato per 
risarcire le vittime degli stupri». Le inchieste riguardano «decine e 
decine di prelati in particolare di Boston, coperti dal cardinale 
Bernard Law, ex arcivescovo di Boston che è stato poi rimosso e che 
adesso è arciprete a Roma a S. Maria Maggiore».
 
Grillini ribadisce 
che il problema con la gerarchia cattolica sta nella sua «reticenza ad 
ammettere la situazione», che si colloca in un contesto «di censura, di 
un atteggiamento omertoso, di copertura». Il deputato dei Ds ha poi 
ricordato di aver chiesto in Commissione Giustizia l'istituzione di una 
commissione paritetica governo-vaticano, per studiare il problema. 
Maurizio Turco, già presidente degli europarlamentari radicali e 
attualmente segretario dell'Associazione Anticlericale.net ricorda che 
il problema della pedofilia nell'ambito delle strutture vaticane è «un 
problema che deve essere affrontato e risolto in sede giudiziaria» e 
che questi atti di pedofilia sono «fatti che riguardano la giustizia 
degli uomini».
 
Con le iniziative della Curia volte a coprire e a 
secretare gli episodi denunciati di fatto si realizza che «un gruppo di 
persone per delle motivazioni che a noi riguardano poco ha sottratto 
dei criminali alla giustizia». Il problema di fatto chiama in causa un 
altro importante tema: quello della extraterritorialità del Vaticano.
 
A portare alla luce questo aspetto della realtà del Vaticano 
recentemente è stato il Cardinale Sodano il quale in un incontro con il 
segretario di Stato Usa Condoleeza Rice ha invocato un intervento del 
Governo americano sulla causa per pedofilia in discussione davanti alla 
Corte di Louisville, in Kentucky, nella quale il Vaticano è chiamato a 
rispondere economicamente per gli abusi compiuti sui minori commessi 
nell'ambito della Diocesi locale.
 
Il direttore della Sala Stampa 
Vaticana, Joacquim Navarro Valls ha motivato la richiesta ricordando 
che la Santa Sede in qualità di Stato sovrano ha tutto il diritto di 
chiedere l'immunità come previsto dalla legge internazionale.
 
Sandro 
Magister, ancora dai microfoni di Radio Radicale, spiega come il testo 
di Ratzinger del 2001 sia da interpretare con attenzione, in quanto si 
riferisce in senso generale ad una casistica di delitti contro la 
dottrina cattolica. L'inviato dell'Espresso illustra inoltre alcuni 
dettagli dell'inchiesta della Congregazione della Dottrina della Fede 
su Marcial Maciel Degollado fatta partire dallo stesso Ratzinger nel 
2004, con grande ritardo rispetto alla denuncia che fu resa nel 1998.
 
FONTE: 
(16 Agosto 2005)