[Lecce-sf] Fw: Re:[aa-info] IL CAMPO NELLA LISTA NERA? Nuove…

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Szerző: Maria
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Tárgy: [Lecce-sf] Fw: Re:[aa-info] IL CAMPO NELLA LISTA NERA? Nuove minaccie dagli USA
>From : aa-info@???
To :
aa-info@???,regional_er@???,forumtrieste@???,ml-it@???,ml-parma@???
Cc :
Date : Wed, 10 Aug 2005 19:09:45 +0100 (GMT+01:00)
Subject : [aa-info] IL CAMPO NELLA LISTA NERA? Nuove minaccie dagli USA







> Inoltro il comunicato da parte dei compagni e delle compagne del Campo
> Antimperialista oggetti di un gravissimo attacco volto a mettere
> fuorilegge il campo e ad inserirlo nelle liste nere.
>
> Di fronte a
> quello che e' un attacco non solo a tutti gli antimperialisti, ma anche
> a tutti coloro che lottano contro le politiche di dominio USA/UE, penso
> sia necessario far sentire la propria voce.
>
> Messaggi di solidarieta'
> possono essere inviati a: campoantimperialista@???
>
> Saluti,
> Bruno (Trieste)
>
>
> -------------------------------
>
> 1. IL CAMPO NELLA
> LISTA NERA?
>
> Eravamo rimasti al fatto inaudito che 44 membri del
> Congresso americano, in data 28 giugno, avevano inoltrato all´
> ambasciatore italiano a Washington, Sergio Vento, una formale nota di
> protesta affinche´ il governo Berlusconi (come se non bastassero tutti
> gli arresti, le perquisizioni e le vessazioni da noi subite in Italia)
> illegalizzasse il Campo Antimperialista in quanto "finaziatore del
> terrorismo iracheno". La notizia, rimasta segreta fino al 27 luglio, e´
> stata poi fatta trapelare (allo scopo di aumentare le pressioni su
> Roma) da un organo di stampa vicino al Pentagono, il settimanale US
> News.
>
> A commento, il 4 agosto abbiamo affermato due cose principali:
> (A) «Il Campo Antimperialista e´ cosi diventato il capro espiatorio per
> mettere alla prova il tasso di sudditanza a Bush non solo del governo
> Berlusconi ma anche del centro sinistra» nonche´ per terrorizzare
> tutti coloro che a vario tititolo lottano contro il dominio mondiale
> americano; (B) che in quanto convinti difensori della lotta di
> liberazione del popolo iracheno «siamo il banco di prova sul quale
> l'amministrazione americana vuole sperimentare l´imposizione al mondo
> di un unico spazio giuridico imperiale, stracciando e/o sussumendo lo
> Stato di diritto vigente negli altri paesi liquidando quindi, assieme
> alla nostra Costituzione, il principio inviolabile ad essa
> indissolubilmente connesso, della sovranita´ nazionale».
>
> Abbiamo
> ampiamente diffuso questo Comunicato e convocato la stampa, abbiamo
> rivolto un appello alla solidarieta´. Tutti hanno compreso al volo l´
> eccezionale gravita´ del gesto americano. Risultato? Il sllenzio regna
> sovrano. La stampa italiana, che di noi ha detto e stradetto, proprio
> perche´ sente che qui siamo difronte al granchio di una Sigonella bis,
> si e´ messa da sola, ma di concerto, il bavaglio. Per quanto attiene
> alla solidarieta´ ci sono giunti centinaia di messaggi di solidarieta´
> da parte di tanti movimenti e singoli cittadini d´ogni paese. Niente di
> niente da parte degli "antagonisti" italiani. Forse stanno tutti al
> mare. O forse fanno finta di nulla, nell´illusione suicida che la cosa
> non li riguardi. Non parliamo nemmeno dei partiti della sinistra
> istituzionale.
>
> C´e´ ora un fatto nuovo, non meno inquietante.
>
> In data
> 2 agosto il sito statunitense Spacewar (il nome e´ tutto un
> programma!), anch´esso legato al Pentagono, comunica che a Washington,
> c´e´ stata una riunione di un Comitato del Congresso per la lotta al
> terrorismo dove si e´ discusso di come contrastare l´autofinanziamento
> della resistenza irachena e quindi della campagna del Campo 10 EURO PER
> LA RESISTENZA IRACHENA. Per la prima volta, infine, gli americani
> mettono sotto accusa anche la rete europea dei comitati IRAQ LIBERO. Si
> dice che è sceso in campo Caleb Temple in persona, direttore operativo
> della Joint Task Force for Combating Terrorism (organismo della DIA-
> Defense Intelligence Agency).
>
> I contorni di questa torbida
> macchinazione si fanno piu´ chiari. Siamo davanti ad un´offensiva
> strategica pensata e voluta dai piu´ alti livelli isituzionali
> americani. L´obbiettivo ultimo e´ spingere tutti i paesi europei
> (proprio come sta facendo Londra) ad adeguare il proprio Stato di
> Diritto al Patriot Act (il cui impianto sembra fotocopiato dalle leggi
> speciali naziste del `33). Per realizzare questo obbiettivo occorrono
> degli agnelli sacrificali, ovvero dei mostri che dopo essere stati
> satanizzati fungano da vittime simboliche e il cui sacrificio sia un
> segnale tenebroso per tutti. Come primo agnello sembra abbiano scelto
> noi.
>
> Ma veniamo alle mosse tattiche dei guerrafondai americani. L´
> attacco sembrava si limitasse ad esercitare forti pressioni sul
> governo italiano affinche´ si decidesse a farci fuori. Ora e´ invece
> chiaro che gli USA, nel caso di esitazioni romane, non escludono di
> inserire unilateralmente il Campo nella loro famigerata LISTA NERA di
> "movimenti terroristi" --nella quale hanno in realta´ ficcato anche il
> fior fiore dei mvimenti rivoluzionari e antimperialisti. Con questo
> atto di forza non solo il governo italiano ma pure l´Unione Europea
> sarebbero messi con le spalle al muro, tenuti a porre fine agli indugi
> e decidere nel giro di pochi mesi se mettere fuori legge il Campo o
> meno (e sarebbe la prima volta che in Europa, con l´eccezione di
> Batasuna, viene proscritto un movimento che non ricorre alla lotta
> armata). La diplomazia segreta USA e´ da tempo al lavoro in Europa per
> sondare l´eventuale disponibilita´ a colpire non solo chi sostiene la
> Resistenza irachena o palestinese ma, come insistono in maniera
> maniacale i dirigenti statunitensi, ogni corrente "antiamericanista".
> Ove Bush incontrasse ostacoli alla illegalizzazione sic et simpliciter
> del Campo (preferibilamente a scala europea, come minimo in Italia), la
> Casa Bianca potrebbe scegliere la subordinata: iscrivere alcuni
> dirigenti del Campo medesimo nella LISTA NERA sempre col pretesto
> giuridico (10 Euro) di "finanziare il terrorismo iracheno".
>
> Davanti a
> questa minaccia non possiamo che ribadire le nostre richieste del 4
> agosto:
>
> «Al governo italiano diciamo che esso puo´ e deve respingere
> le pressioni provenienti da Washington; puo´ e deve farlo se non e´ un
> governo fantoccio degli Stati Uniti; se ha a cuore non solo la
> democrazia e la liberta´ di cui si fa vanto, ma pure lÎindipendenza del
> nostro paese.
> Alle forze dell´opposizione parlamentare chiediamo di
> tenere fede alle loro affermazioni sul ritiro delle truppe d´
> occupazione in Iraq, chiedendo al governo non solo di respingere le
> pretese americane ma di presentarsi in Parlamento a riferire cosa esso
> abbia fatto e abbia intenzione di fare per rifiutare questa pesante
> ingerenza imperialistica nella politica italiana.
> Al movimento contro
> la guerra, a tutti gli antagonisti, chiediamo di manifestare
> immediatamente la loro protesta contro le richieste nordamericane e,
> ove possono, di mobilitarsi a difesa della democrazia e della liberta´.
> Ovvero, oggiorno, anzitutto di potere sostenere il legittimo diritto
> del popolo iracheno a cacciare le truppe colonialiste d´occupazione».
>
> Ora aggiungiamo solo una postilla rivolta ai giornalisti e agli organi
> di informazione italiani: per quanto tempo vorrete restare silenti
> davanti all´enormita´ di questa minaccia? Come mai quando si trattava
> di satanizzarci rilanciavate prontamente le veline provenienti dagli
> USA, adesso tacete nonostante siano gli stessi principali quotidiani
> americani a parlare di questo caso? Dove si sono nascosti i paladini
> dell´Europa "culla dei diritti umani" e che solo ieri criticavano
> Blair? Dove sono finite le vestali liberali che non c´e´ giorno che non
> pronuncino retoriche omelie sulla magnificenza della nostra democrazia?
>
> Assisi, 9 agosto 2005
> Per informazioni e messaggi immediati di
> solidarieta´: campoantimperialista@???
>
> LA FONTE UFFICIALE:
> US
> Probes Insurgency Funding, by Bryan Mcbournie
> UPI , Aug 02, 2005
> http:
> //www.spacewar.com/news/iraq-05zk.html
>
> [Sono state eliminare la parti non di testo del messaggio]
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