PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA / GIOVANI COMUNISTE/I DELLA GARFAGNANA
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COMUNICATO STAMPA
OGGETTO: Compriamo a Castelnuovo? No, creiamo uno spazio sociale (per i giovani) a Castelnuovo
Nei giorni scorsi, l'associazione commercianti e il Comune di Castelnuovo Garfagnana hanno presentato l'ennesima edizione della settimana del commercio.
Leggendo le dichiarazioni rilasciate in quell'occasione, ci sono sorte alcune considerazioni.
Se è ovvio che tra i compiti della politica ci sia anche quello di valorizzare il commercio, non è altrettanto ovvio che le istituzioni locali si disinteressino totalmente di una questione che ha a che fare con la vita dei giovani (ma non solo) della Garfagnana e della Mediavalle: la totale mancanza di spazi di aggregazione pubblici.
In Garfagnana, e in particolar modo a Castelnuovo, gli unici luoghi dove i ragazzi e le ragazze possono ritrovarsi, sono attività commerciali; per accedervi occorre,spendere, consumare.
Non esite un luogo pubblico dove si possa, ad esempio, fare musica, teatro, navigare su internet.
Nonostante in zona siano presenti numerose band giovanili, nessuno si preoccupa di fornire loro uno spazio per provare o registrare i pezzi; allo stesso modo, nessun ente si preoccupa di realizzare iniziative volte a far conoscere, a valorizzare, il talento di questi ragazzi (cosa vieta, ad esempio, di dar vita ad una manifestazione annuale che preveda l'esibizione di questi gruppi?).
Ci piacerebbe che ad iniziative come "compriamo a Castelnuovo" (legittima vetrina allestita dai negozianti per vendere, ossia per fare il loro mestiere), se ne affiancassero altre, di tutt'altro genere, organizzate dalle istituzioni pubbliche: ad esempio, "suoniamo a Castelnuovo - vetrina delle band locali".
Vorremmo che su questi temi gli enti locali cessassero di essere latitanti, e aprissero una vertenza con il coinvolgimento dei soggetti direttamente interessati (tutti i giovani della zona), chiamati a dire la loro e presentare proposte e progetti per migliorare la realtà in cui vivono, per renderla meno alienante.
Le situazioni di disagio sociale, di cui l'uso eccessivo di alcol è, innegabilmente, un sintomo, non si risolvono con la repressione, ma con la prevenzione, che passa anche attraverso la costruzione di luoghi dove è più facile socializzare, appassionarsi a qualcosa, esprimersi.
Quello che domina adesso in Garfagnana, a livello di politiche giovanili, è il nulla, e forse è il caso di porre al più presto rimedio a questo vuoto.
A nostro avviso, questo dovrebbe essere il compito (minimo) di chi fa politica; perlomeno di chi la fa a sinistra.
GIOVANI COMUNISTE/I
CIRCOLO DELLA GARFAGNANA
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