La polemica in corso fra il Supporto Legale (SL) e l?avvocato Dario Rossi
sta raggiungendo vertici di comicità fino ad ora espressi solo da Totò e
Peppino nella stesura della famosa lettera alla ?malafemmina? nel film omonimo
(1956, reg. di Camillo Mastrocinque).
Personalmente mi schiero dalla parte di Dario Rossi e mi firmo per esteso.
Non sono un coraggioso e aspetto volentieri la terribile vendetta dei famigerati
black bloc che si scatenerà inesorabile sulla mia persona in nome della rivoluzione
totale mondiale globale, portata avanti da questi veri e unici depositari
dei valori libertari, detentori della verità assoluta.
Visto che non mi hanno menato i CC e la PS ci penseranno i ?Compagni? a riparare
il torto.
Naturalmente mi adeguo al livello espresso fino ad ora e infarcisco il mio
contributo di parolacce e digressioni di varia natura. Tanto per fare un
po? di colore in tanto nero.
La componente che si autodefinisce Black Bloc è composta da una piccola massa
di imbecilli cronici e da vigliacchi di varia provenienza e nazionalità che
hanno sfruttato una scadenza di un altro soggetto politico per dare sfogo
alla loro miseria intellettuale e politica.
Non erano neanche un nucleo omogeneo con un progetto politico unitario o
comunque condiviso nelle sue linee generali. Questo si deduce dal fatto che
in piazza si sono incontrate varie ?affinità? che storicamente confliggono
sia ideologicamente che nelle pratiche sociali.
Dalla componente dei sedicenti anarchici (in realtà anarcoidi sfigati) ai
nostalgici dell?Autonomia Operaia degli anni ?70-80, gruppetti di disperati
di varia provenienza (tifoserie, carbonerie, teste di cazzo, cuori solitari,
sacerdoti della spranga, ecc.).
In piazza si sono scontrati fra di loro, si sono presi a sberle, si sono
divisi e riuniti a più riprese, e una parte ha lasciato il campo partendo
da Genova la sera del venerdì 20 per destinazione ignota.
Questa massa di spazzatura semovente ha gironzolato per Genova a spaccare
vetrine pensando che un Dì per Dì o la filiale di una banca incarnino la
quintessenza del potere che dicono di voler abbattere.
Si sono divertiti in una sorta di grande Luna Park delle macerie, come fanno
i bambini sulla spiaggia quando distruggono il castello di sabbia o torturano
una lucertola.
Sono solo degli imbecilli, infantili e vigliacchi, materia per gli psicologi.
Come si stanno comportando nei processi che li interessano?
Fino a questo momento non si sono visti rivendicare nulla di quello che hanno
fatto.
Se sono dei veri rivoluzionari come dicono di essere allora si devono presentare
in tribunale a rivendicare il loro operato.
Vadano dal giudice a dire che è giusto sfondare le vetrine degli uffici postali,
incendiare auto, menare i giornalisti (esattamente come hanno fatto i carabinieri),
in nome della loro rivoluzione.
Per inciso dico che a me la loro rivoluzione non piace, ne faccio volentieri
a meno.
In tribunale ci andranno e guarda caso avranno a difenderli gli avvocati
del Legal Forum.
È giusto difendere tutti, questo non si discute, ma è un atteggiamento politico
che deve fare i conti con la realtà delle cose.
Il Black Bloc deve essere difeso, questo non significa che se ne approvi
l?operato.
Sono e restano degli imbecilli e dei vigliacchi. Vanno difesi legalmente
anche per questo. Perché sono dei miserabili senza una pur piccola idea nel
cervello.
È dalle loro fila che usciranno i nuovi pentiti.
Si presenteranno davanti alla Canepa e Canciani a sosternere che non si riconoscono
nelle foto e nei filmati.
Diranno che nella foga del momento si sono fatti prendere la mano. Si inventeranno
qualche minchiata delle loro.
Nessuno di queste ?anime brutte? sosterrà nulla di quello che a parole (dietro
l?anonimato dei volantini e dei proclami in rete) sostiene nei discorsi delle
piccole combriccole cui appartengono.
Questi signori e signorine non sono dei provocatori e degli infiltrati. Si
tratta semplicemente di un gruppo di imbecilli storici che hanno fatto e
continuaneranno a fare cazzate più grandi di loro. Sono sempre esistiti e
sempre esisteranno. Come recita l?adagio popolare La madre dei cretini è
sempre incinta. Nessuno di questi signori ha nulla da dire perché non ha
nessuna posizione politica da esporre.
Paradossalmente si tratta di una ?componente politica? inconsapevole, cioè
pre-politica, che non ha coscienza del suo essere.
E passiamo al soggetto politico Supporto Legale
Supporto Legale fa parte dell?area denominata Black Bloc?
Non credo proprio.
Se fosse così ci sarebbe da preoccuparsi veramente e non solo per le contraddizioni
espresse fino ad oggi nel suo supportare.
Non è proprio il Supporto Legale che desidera offrire i propri servigi per
attenuare le possibili condanne che si abbatteranno sugli imputati di distruzione
e saccheggio?
Distruggere e saccheggiare non era giusto fino a un momento fa?
Non è forse il Supporto Legale che fino ad oggi ha lavorato per minimizzare
gli avvenimenti, pregando ogni giorno di non vedere aggiunti altri filmati
e foto a carico degli imputati (compresi quelli che potrebbero incriminare
anche CC e PS)?
E adesso che questi filmati entreranno a forza nei processi (sono passati
dalla finestra) come si comporteranno?
In altri tempi quando un militante politico era stato individuato e veniva
incriminato per motivi politici si comportava in un altro modo.
Preparava la valigia e spariva. Cioè si comportava in modo coerente.
Qui ci troviamo di fronte a una banda di cretinetti che non ha capito pienamente
quello che ha combinato, le conseguenze politiche, i meccanismi che ha innescato.
Questi perfetti imbecilli pensano di aver vissuto la rivolta del ghetto di
Los Angeles, o di essere assimilabili ai piqueteros argentini.
Nulla di più falso.
Questi signori non rappresentano niente e nessuno. Hanno fatto il loro giro
turistico da piazza Paolo da Novi fino a Manin spaccando tutto tanto per
passare il pomeriggio in compagnia.
Per quanto riguarda la signorina Marina Pagliuzza lasci perdere la politica
si dedichi al bricolage. Magari potrebbe fare all?uncinetto qualche bel passamontagna
nero per i suoi amichetti. Lasci perdere i discorsi sulle pratiche di piazza,
sui sentimenti diffusi di rivolta. Ha visto troppi video e sta vivendo una
storia che non è mai avvenuta, interpretando gli avvenimenti del 2001 in
modo distorto e allucinato.
Chi si è veramente battuto in piazza lo ha fatto contro un?aggressione dei
CC in via Tolemaide, ben distante e con altre motivazioni da quelle del blocco
nero.
Se il Supporto Legale pensa di essere una delle vittime della Diaz o di Bolzaneto
si tranquillizzi.
Non è così.
Alla Diaz e Bolzaneto ci sono andate delle persone che non c?entravano nulla
con il Black Bloc e con gli incriminati per distruzione e saccheggio.
Ci sono finiti dei poveracci, tutti pacifisti che sicuramente non provano
molta simpatia per il Black Bloc.
Ma si tranquillizzi ulteriormente il caro Supporto Legale.
Il GSF e i Cobas, più tanti altri soggetti, saranno parte civile nel procedimento
delle Diaz.
Anche se il signor Agnoletto non è una persona affidabile e in più è portatore
di un atteggiamento politico poco chiaro, sarà comunque lui il soggetto politico
che si esporrà in tribunale. Capisco che la cosa sia dura da digerire, e
sicuramente assisteremo a tante conferenze stampa infarcite di banalità su
infiltrati e provocatori. Nonostante questi limiti la posizione di Agnoletto
è motivata politicamente ed è legittima. Se si dissente dalle sue posizioni
esiste la dialettica.
A questo punto viene spontaneo porsi alcune domande elementari.
Che cosa ci sta a fare il Supporto Legale?
Non sarebbe meglio eliminarlo e sostituirlo con un altro soggetto tecnico
o magari ristrutturarlo su basi più serie?
Ultimo elemento tranquillizzante per il supporto legale è la considerazione
che del G8 del 2001 non frega più niente a nessuno, probabilmente anche a
molti degli stessi imputati.
Il mondo è cambiato, in quattro anni è passato un secolo, adesso ci sono
altre emergenze e altre tematiche in primo piano.
Cari Black Bloc immaginari fate meno discorsi imbecilli e lavorate seriamente,
se ne siete in grado.
Altrimenti lasciate perdere, nessuno sentirà la vostra mancanza. E basta
con i discorsi truculenti.