[NuovoLaboratorio] legambiente considerazioni e volantino su…

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Autore: ANDREA AGOSTINI
Data:  
Oggetto: [NuovoLaboratorio] legambiente considerazioni e volantino sulle vicende sampierdarenesi

Sampierdarena cerca di dire una parola sul suo futuro.





In questi giorni sta circolando a Sampierdarena un volantino a più firme che, nel ricordare la recente bocciatura dei riempimenti a Voltri, si augura "ingenuamente" che non sia proprio Sampierdarena a dover offrire quegli spazi ai quali il Porto ha rinunciato quasi con plateale beau geste.

Non sono passati neanche 10 giorni ed ecco confermato, con l'ennesimo blitz estivo, il riempimento di Calata Bettolo: ovvero dalle altre parti si stralcia e qui si gettano le basi per futuri ampliamenti e per il cosiddetto affresco.

Da mesi gli abitanti di Sampierdarena, sia come comitati che come singole voci, chiedono di non essere esclusi dal dibattito sul loro futuro e su una portualità, che, ahimé, li riguarda più di qualsiasi altro genovese.

Lettere alle istituzioni, appelli, volantini, richieste di incontri, assemblee convocate dai cittadini e dalle associazioni, il tutto avvolto nel più feroce dei silenzi. Insomma, una voce che pure dovrebbe avere un certo peso è stata ignorata o semplicemente inascoltata, perché è chiaro che una Sampierdarena degradata e stanca, apparentemente conciliante, fa un po' comodo a tutti.

Eppure il concetto che questi cittadini cercano disperatamente di trasmettere è semplice e ragionevole: questa delegazione è attraversata quotidianamente da un traffico veicolare estremamente intenso che difficilmente potrà calare negli anni a venire; la civica amministrazione non ha messo in atto un solo provvedimento atto a tutelare la salute dei cittadini, anzi molte scelte hanno aggravato la situazione; non esistono le aree per creare altre strade, se non sottraendo ulteriori spazi alla città: lo stesso riassetto di Lungomare Canepa, che pure è indispensabile per ridare fiato alla delegazione, è un intervento invasivo (ben diverso dal tunnel sub-portuale che sostituirà la sopraelevata, appena pochi metri più in là. ma quella è già un'altra Genova); e molte sono le incognite sul raddoppio del Ponte Morandi e sul nuovo svincolo di San Benigno.

In una situazione di così grave disagio e di emergenza ambientale pensare di poter continuare ad ampliare il porto e le servitù che gravano sulla zona è pura follia.

Qui non c'è più spazio, né a terra né in mare e nemmeno nell'aria. E non rassicura la tardiva preoccupazione del Presidente Novi per il traffico che si riverserà sulla città, anche se gli va dato atto che, a differenza di chi ci amministra grazie anche ai voti di Sampierdarena, lui se ne è ricordato. L'incremento del trasporto su rotaia e gli interporti oltre Appennino, sono interventi necessari, ma che devono essere posti come condizione prima di approvare un ampliamento del porto e non invocati genericamente come rimedio futuro; nel frattempo sotto le nostre finestre continua ad operare un deposito che movimenta centinaia di containers, in un'area di proprietà pubblica che dovrebbe essere invece messa a disposizione di un quartiere al quale è stato preso tutto.

Se esiste oggi a Genova un posto dove togliere anziché aggiungere è ormai una questione di sopravvivenza, un posto nel quale lo slogan "restituire spazi alla città" deve tradursi in atti concreti, questo posto è Sampierdarena. Se ne può parlare?





TESTO DEL VOLANTINO

C'era una volta il mare ..

Recentemente, una delle poche buone notizie che riguardano il Ponente genovese è che il Comitato Portuale ha bocciato i progetti di ulteriori - e devastanti - riempimenti a Voltri.

Non vorremmo però che qualcuno pensasse di trovare qui gli spazi a cui oggi si rinuncia, perché
le devastazioni imposte a Sampierdarena
hanno da tempo superato il livello di sostenibilità.

Ed è sempre di questi giorni la notizia di un accordo fra gli enti per un nuovo tracciato autostradale, che prevede la sostituzione del Ponte sul Polcevera con un viadotto a 8 corsie e un nuovo nodo stradale di 3 km a San Benigno. Ma di impatto sull'ambiente, sul nostro ambiente nessuno ne parla.

Sampierdarena, vitale per l'economia del porto e della città,
viene costantemente esclusa dal dibattito e da sempre viene chiesto ai suoi abitanti di pagare il prezzo di uno sviluppo assai discutibile senza che ne traggano alcun vantaggio.

Per questo noi vorremmo ricordare ai nostri amministratori che qui di spazi ne sono stati presi anche troppi e sarebbe invece l'ora di cominciare a restituirci qualcosa. come avviene in altre parti della città e della regione.

I Comitati di Sampierdarena, Verdi, Coordinamento dei Circoli PRC di Sampierdarena e S. Teodoro, Legambiente Circolo Amici a Ponente e Circolo Nuova Ecologia, Movimento Umanista
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