[Cm-roma] il complice: "un losco individuo" (unabreveconfess…

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Auteur: un losco individuo
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Anciens-sujets: [Cm-roma] dimenticai
Sujet: [Cm-roma] il complice: "un losco individuo" (unabreveconfessione)
Paragrafo 1
La confessione.

Sono colpevole. Lo ammetto: ho prelevato dall'abitazione di mepesa una
"bicicletta di nessuno".
Io, girotondinoaltermondista, sempre in bilico tra legalità e illegalità, ho
scelto la seconda strada per sostenere la veloruzione :-P Sarebbe facile
dire che se non l'avessi presa io l'avrebbe presa qulcun altr*. Eppure non ho
sensi di colpa. Spero di rimettere presto in sesto il velocipede,
involontariamente espropriato, perché un'altra persona possa godere del
piacere di girare in bici per questa splendida-infernale città. Infatti ho
accettato di adottare l'orfanella solo per poterla donare ad un'amica.

Paragrafo 2
Ovvero di come ho portato la bici a casa.

Raggiungere l'abitazione in cui il mezzo era affettuosamente custodito non è
stato facile, ma se invece di scrivere "dx" ad un certo punto dei miei
appunti avessi scritto "sx" ci sarei arrivato mezz'ora prima. Non prima di
aver fatto più volte ricorso ad un aiuto telefonico per imboccare il percorso
giusto, trovo la strada, il numero civico e anche il campanello. Suono e una
voce mi risponde... non viene dal citofono... si, ma dov'è? ah, sei sul
balcone... devo salire... poche scale ed ecco mepesa. Mi presento. Lei mi
presenta in ordine, l'orfanella (detta anche Mignotta), gregorio e
crucifissa. Felice di avervi conosciuti. Osservo "la refurtiva"... non è
messa male a parte il cambio posteriore rotto e le ruote larghe da mtb...
Dopo una breve messa a punto della pressione delle due ruote (si sono due, è
una bici, avevo bisogno di rassicurazioni), la generosa custode ha fatto
tutto il possibile per assicurarsi che non mettessi a rischio la mia vita
lungo la strada del ritorno e la ringrazio ancora. Ma prima o poi avrei
dovuto mettere in movimento quei pedali di plastica per spingermi verso la
mia caldissima abitazione romana. Faticoso? No devo ammettere di non aver
sentito la fatica e penso di sapere perché... l'adrenalina. Ero terrorizzato!
Pedalavo spesso a vuoto, a causa del cambio rotto che mi costringeva ad usare
una marcia bassissima, in un traffico intenso. Auto e motorini che mi
sfrecciavano a pochi centimetri, a destra e a sinistra (si perché lungo il
percorso c'erano anche molti ingressi da destra da cui i simpaticoni si
inserivano senza rallentare minimamente). Voi direte che potevo scegliermi un
percorso meno trafficato! C'avete raggio! Ma vi assicuro che è già tanto se
alla fine mi sono ritrovato sotto casa. Non avevo portato il tuttocittà con
me, convinto di poter seguire le istruzioni che mi ero appuntato... mi chiedo
ancora a quale altezza di via dei Monti Tiburtini fosse la svolta a destra
per via dei Monti di Pietralata!? Beh mi sono divertito, anche a sbagliare
strada :-). Ringrazio l'Atac per aver messo i paletti del 542 proprio nei
punti in cui pensavo di aver perso la strada verso casa e mi sentivo come
pollicino...

In questi mesi ho letto molto la mailing list e ho sinceramente condiviso con
voi le risate e i dispiaceri, la rabbia e l'entusiasmo. A volte ero anche in
disaccordo con quello che leggevo, ma solo qualche volta. Penso che sia
arrivato il momento di farmi una pedalata con voi o con chiunque sarà
presente all'appuntamento casuale di domani.

ciao
"un losco individuo"
--



Dopo questa riga c'è solo pubblicità, scusate.
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