>è molto tempo che sto in silenzio, molto tempo che penso e non scrivo più, da nessuna parte.
Vero, si avvicinano le campagne elettorali...
con lo spirito ed il pensiero ero lì, ma poi non sono uscita, la ricorrenza del gi otto, dopo quattro anni, non mi vergogno a dirlo, nonostante spesso tiri su l'aria da dura, mi fa ancora piangere.
non sono riuscita ad uscire.
pensavo a come le istituzioni e la politica ufficiale si sono allontanate, in quel momento, lasciando il posto alla violenza ed al caos.
a me, fortunata, è rimasta solo la paura delle divise diverse da quelle dei vigili urbani e l'incapacità di andare in manifestazioni tipo cortei o piazza piene di persone, non ci riesco più. soffoco.
grazie a chi ci è andato
ho fatto un giro al "terra di nessuno"il 20 luglio sera, ho visto molti ragazzi ma mi chiedo quanta sia, al di là degli slogan e dell'emotività del momento e della giornata particolare la consapevolezza interiore di quanto c'è da fare intorno a noi..
non lo so, so solo che il mio 21 luglio è stato in casa a pensare, anche a queste cose..oltre che alla Diaz..il ritiro delle truppe dall'iraq, le donne straniere che incontro quando faccio un po' di volontariato come e quando posso e sì, anche i ragazzi, sperando che dietro agli slogan e alle canne ci sia anche qualche progetto con gambe per camminare...
ciao a tutti
il gi otto per me è diventato quasi come il giorno della memoria
manu
nomi di generali che si inseguono ei miei pensieri non tanto lucidi. son
> tornata alla Diaz di nuovo, di notte come in quella notte. non c'erano tutte
> le stesse persone, c'erano ancora quei ragazzi, ed il più giovane di tutti
> - Arnaldo -, almeno alcuni; c'erano alcuni di quelli che "ci" siamo incontrati
> dopo, su quel cancello,chi chiamato dai figli, chi dal compagno; quelli che
> sono entrati dentro a vedere e sentire l'odore del terrore e della violenza.
> Poi c'erano anche altri, altri che non avevo visto in quei tre giorni, che
> anzi c'erano volute le catene perchè prendessero uno straccio di posizione,
> quelli che non potevano parlare perchè era ancora nell'aria l'odore del terrore
> e della violenza a Napoli. quelli per cui ci sono la botte giuste e quelle
> sbagliate come ci sono le guerre giuste e quelle sbagliate: dipende da chi
> sta nella stanza dei bottoni. e mi sono detta tutti possono cambiare idea,
> meglio che ci siano anche quelli che fan vetrina, meglio questi che niente.
> Ma "il martire Dalla Chiesa, l'eroico servitore dello stato" no! Lui non
> poteva stare lì con noi, perchè noi ricordiamo bene i compagni di Genova
> incarcerati da lui, e soprattutto ricordiamo bene la mattanza di Via Fracchia:
> e il corpo di Anna Maria Ludmann si è sovrapposto a quello dei ragazzi riversi
> nel sangue del G8. e ho sentito che nulla è cambiato e che è cominciata la
> campagna elettorale 2006!!! Buona Campagna! Tenetevi Bobo e dalla chiesa,
> sgarbi e chissa quanti altri che oggi si vendono e si fanno comprare nel
> parco buoi di questa finta democrazia! Auguri e buon divertimento. caterina
>
>
>
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