[Forumlucca] il 19 luglio di 13 anni fa...

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Autore: Gabriele Focosi
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Oggetto: [Forumlucca] il 19 luglio di 13 anni fa...
Era il 19 luglio, una domenica pomeriggio di 13 anni fa quando il giudice
Paolo Borsellino che stava andando a fare visita alla madre fu fatto
saltare in aria in un attentato mafioso. Nella strage di via D'Amelio a
Palermo persero la vita insieme al giudice anche cinque agenti della sua
scorta.

"Continuiamo ad onorare la grande forza delle idee di Paolo Borsellino, il
suo esempio di vita, la sua lezione morale, il lavoro per il progresso
della Nazione, ancora più sentiti e vivi oggi nella coscienza collettiva":
così scrisse lo scorso anno il presidente della Repubblica Carlo Azeglio
Ciampi nel suo messaggio alla signora Agnese Borsellino. "Usava dire: 'Il
vero amore consiste nell'amare ciò che non piace per poterlo cambiare'. E’
stata questa la filosofia che ha ispirato il suo coraggioso impegno civile,
una testimonianza che non dimenticheremo".

Nel giorno del tredicesimo anniversario dalla strage di via D'Amelio, il
ricordo e la memoria diventano un imperativo morale come ribadisce Rita
Borsellino, sorella del magistrato ucciso insieme ai cinque poliziotti
della scorta: ''Ricordare è doveroso non solo per testimoniare la
gratitudine nei confronti di chi ha sacrificato la propria vita per la
legalità, ma perchè è importante sviluppare l'esempio positivo dato da
uomini come Paolo''.

Un esempio che qualcuno, quindici giorni fa, ha tentato di infangare
imbrattando con della vernice nera la lapide in marmo verde sulla quale
sono scritti i nomi del magistrato e dei cinque ragazzi della scorta.
"Siamo ancora lontani – ha detto Rita Borsellino commentando il gesto –
dall'aver sconfitto la mafia e la mentalità che la supporta". "Se la lapide
è stata sporcata da un ragazzino – ha aggiunto – la cosa è ancor più grave.
In quale contesto si fanno crescere i nostri ragazzi? Con quale educazione?
La maturità è lontana".

"La mafia è ancora una realtà – ha concluso - per questo la memoria è
fondamentale''.