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>La pace è  lunica sicurezza
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>Una  campagna di organizzazioni e reti
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>che fanno parte del movimento  contro la guerra
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>Invito a partecipare  alla prima iniziativa a Roma 
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>martedì 19 luglio alle 11,
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>alla fermata del metrò della  stazione Termini (lato via Cavour)
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>La Pace è lunica sicurezza, si  chiama così la campagna che
>organizzazioni e reti che fanno parte del movimento  per la pace e contro
>la guerra hanno deciso in questi giorni di  promuovere.
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>La campagna propone un punto di  vista politico e culturale radicalmente
>alternativo a quello che sta orientando  la discussione e le scelte
>politiche in Italia e in Europa dopo gli attentati di  Londra.
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>Quattro anni di guerra al  terrorismo, oltre a seminare distruzione e
>morte, hanno aumentato enormemente  linsicurezza, la destabilizzazione, i
>pericoli in tutto il pianeta. Gli  attacchi terroristici sono aumentati.
>Ogni giorno in Iraq muoiono decine di  civili.
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>Bisogna cambiare radicalmente  strada.  Spezzare il circolo vizioso  nel
>quale la guerra genera guerra e terrore. La sicurezza non si garantisce
>alimentando lintolleranza, la stretta   contro gli immigrati, i
>musulmani, le lotte  sociali.
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>Bisogna portare lItalia e il mondo  fuori dal sistema di guerra. Ritirare
>le truppe dallIraq resta una priorità  assoluta, ma vanno fatte anche
>scelte che producano disarmo e smilitarizzazione,  diritti e giustizia
>sociale. Questo è   in sintesi il contenuto di una campagna che si propone
>innanzitutto   di sensibilizzare lopinione  pubblica e che si articolerà
>con iniziative  a livello locale e  nazionale.
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>A Roma è prevista la prima  iniziativa pubblica di presentazione della
>campagna.
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>Lappuntamento è per martedì 19  luglio alle 11. E stato scelto un luogo 
>simbolico, le fermate del metrò della stazione Termini, lato via Cavour.
>Verrà distribuito il volantino con il testo completo del documento che
>promuove  la campagna. Sarà una prima occasione per far conoscere 
>motivi,  contenuti e  modalità della  campagna.
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>Di seguito il testo del documento  con le prime adesioni
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>LA PACE E' L'UNICA  SICUREZZA
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>Questa volta è  toccato a Londra.
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>La popolazione  londinese, colpita da atti criminali che non hanno
>giustificazione alcuna, ha  subito morte, orrore, paura.
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>Siamo al loro  fianco, esprimiamo loro tutta la nostra solidarietà.
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>Siamo tutti vittime  di una guerra globale contro l'umanità che ogni
>giorno, spesso nell'indifferenza  generale, colpisce tante comunità umane
>in tutto il mondo.
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>È una guerra fra  potenti. È combattuta dagli interessi forti che tirano
>le fila dell'ingiustizia  e dello sfruttamento, dagli stati che fanno le
>guerre, dalle organizzazioni che,  per competere con essi, utilizzano
>strategie terroristiche.
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>La guerra è loro.  Nostri sono i morti innocenti, le vittime civili. Alla
>guerra globale bisogna  reagire, se vogliamo assicurare a noi stessi e al
>mondo un futuro.
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>
>Quattro anni di  guerra condotta in nome della lotta al terrorismo, oltre
>a seminare distruzione,  hanno aumentato in modo gigantesco l'insicurezza,
>la destabilizzazione, i  pericoli in tutto il pianeta. Lungi dall'averli
>diminuiti, la guerra  ha
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>
>alimentato gli  attacchi terroristici.
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>Bisogna cambiare  radicalmente strada, prima che sia troppo
>tardi.Sottrarsi al circolo vizioso nel  quale guerra genera guerra e
>terrore è l'unica possibilità per garantire  sicurezza a tutte e a tutti.
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>Bisogna opporsi alla  costruzione di un mondo armato, di società e di
>economie di guerra.
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>Bisogna portare  subito l'Italia fuori dal sistema della guerra.
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>Le grandi e  pacifiche manifestazioni ad Edimburgo hanno ancora una volta
>mostrato la volontà  di lottare per una giustizia globale: questa lotta è
>possibile e  necessaria.
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>È possibile e  necessario ritirare immediatamente le nostre truppe
>dall'Iraq, finirla con il  riarmo, l'esportazione di armi e l'aumento
>delle spese militari, smantellare  subito le basi militari straniere,
>ripulire il nostro territorio  dalle armi nucleari e di distruzione di
>massa, avviare una  politica estera di pace che obbedisca al dettato
>costituzionale: "L'Italia  ripudia la guerra".
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>
>
>
>È possibile e  necessario impegnarsi per la giustizia globale, ricercare
>la convivenza,  combattere la discriminazione e il razzismo, mettere al
>bando l'islamofobia,  chiudere i cosiddetti Centri di Permanenza
>Temporanea e accogliere i  migranti.
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> 
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>
>È possibile e  necessario affermare diritti, costruire giustizia sociale
>ed eguaglianza,  innovare ed estendere la democrazia fondata sulla
>partecipazione.
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>Le scelte del  governo italiano, confermate dalle prime reazioni
>all'attentato di Londra, vanno  nella direzione opposta. Il governo
>conferma la partecipazione alla guerra,  alimenta l'intolleranza, aumenta
>la stretta contro gli immigrati, contro i  musulmani, contro le lotte
>sociali. Annuncia il futuro ritiro di soli trecento  soldati dall'Iraq ma
>si appresta a prendere il comando delle forze Nato in  Afghanistan.
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>
>
> 
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>
>Questa politica  espone il nostro paese e noi tutti a gravi pericoli. Il
>Governo stesso annuncia  che siamo un paese fortemente a rischio. Gioca la
>carta della paura per  puntellare le sue scelte di guerra.
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> 
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>
>Bisogna  fermarli.
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>
>
>E possiamo fermarli  con la mobilitazione popolare che il nostro paese in
>tante occasioni è stata in  grado di esprimere e che ha diffuso un'altra
>coscienza, un'altra cultura,  l'urgenza di un'altra politica.
>
>
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>
>C'è bisogno di una  reale alternativa, non di unità nazionale con chi ci
>ha spinto sull'orlo del  baratro.
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>
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> 
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>Invitiamo tutti e  tutte a costruire insieme una grande campagna, fatta di
>iniziative, azioni,  riflessione e dibattito perché la paura non produca
>rassegnazione, ma voglia di  ribellarsi e di cambiare.
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>
>diritti e  convivenza, disarmo e giustizia globale
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>prime  adesioni:
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>Attac Italia, Arci, Fiom-Cgil,   Forum del Teatro, Carta, Tavolo Migranti,
>Rifondazione Comunista, Giovani  Comunisti, Brescia Social Forum,
>Laboratorio Politico -L'Aquila, Marcia Mondiale  delle Donne, Terres des
>Hommes, Associazione per la pace, Forum contro la  Guerra, Punto Rosso -
>Forum Mondiale delle Alternative, Bastaguerra, Transform  Italia,
>Associazione Obiettori Nonviolenti, Forum Sociale Ponente Genovese, Un
>ponte per, Agenzia per la pace - Chiavenna, Sinistra Critica, Forum
>Ambientalista, Gruppo Bastaguerre Milano, Coordinamento Italiano a
>sostegno di  RAWA, Unione degli Studenti, Unione degli Universitari,
>Firenze Social Forum,  Forum delle Reti e dei Movimenti Toscani, Fermiamo
>la Guerra - Comitato Firenze,  Rete Lilliput - GlT Nonviolenza e
>Conflitti, Circolo PRC "A. Gramsci" - Trieste,  Campagna Italiana di
>Solidarietà con AIC di Gerusalemme, Rete Antirazzista  Catanese, Giovani
>Comunisti - Verona, Fiom Roma Sud, Traduttori per la pace,  Confederazione
>COBAS, Rete Nazionale Artisti contro le Guerre, Associazione  Aprile,
>Legambiente, Associazione "Tina Modotti" Trieste, Donne in Nero - Roma,
>Affi, Circolo Hilda Guevara Associazione Nazionale di Amicizia Italia -
>Cuba  Trieste, Guerre e Pace, Sin  Cobas, Abruzzo Social Forum
>
>
>
> 
>
>
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> 
>
>
>
> per aderire:  adesioni@???
>
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>    name="pacesicurezza.jpg"
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>
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>_______________________________________________
>info_unponteper.it mailing list
>per cancellazioni o modifiche
>https://unponteper.it/mailman/listinfo/info_unponteper.it
>
Paola Manduca, Prof.
Dipartimento di Biologia
Università di Genova
4°piano, Palazzo delle Scienze
26, C.Europa
16132, Genova
Tel.& Fax 0039-010-353 8240
Email  man-via@???