p.con.) È allarme rosso per i furti di biciclette in città. Sono sempre di più infatti i cittadini che lamentano la scomparsa della propria amata due ruote. Se Vittorio De Sica nel suo capolavoro cinematografico 'Ladri di biciclette' raccontava di un papà costretto dalla fame e dalla disperazione a rubare una bicicletta, il fenomeno, a distanza di anni, sembra assumere contorni assai meno poetici.
Andrea, impiegato trentaseienne e residente in città, riferisce di aver subìto addirittura due furti a distanza di soli 20 giorni. «Ho lasciato la mia mountain bike ben legata in via dei Mille - precisa ancora incredulo - e al mattino seguente ho trovato solo la catena». Dalla sorpresa alla beffa.
«Il furto si è ripetuto nuovamente 20 giorni dopo, e anche questa volta a sparire è stata la mia nuova mountain bike, un furto in pieno giorno». Anche se era ben assicurata con una grossa catena, non è stata risparmiata dai ladri. «La sensazione è che mi abbiano curato - conclude rassegnato l'impiegato - Non farò denuncia perché non credo si possa fare molto in casi simili, così ho comprato una terza bicicletta». E se gli chiedete se ha preso qualche precauzione in più, la sua risposta è: «Sì, ora la bici viene in ufficio con me».
I rivenditori comaschi di biciclette raccolgono ormai da settimane le lamentele dei loro clienti affezionati. Roberto Cairoli, titolare del negozio 'Cicli Ferca' di via Dottesio, conferma il fenomeno. «I furti sono una costante che interessa biciclette belle o brutte, nuove e vecchie - dice - I ladri sembrano prediligere i parcheggi dei supermercati, delle stazioni ma non disdegnano anche il centro città».
Qualche spiegazione'
«Ci sono anche furti causati dalla negligenza dei clienti, che lasciano i mezzi senza lucchetto. Un consiglio - aggiunge - è legare le bici a qualcosa di fisso come ringhiere e pali della luce».
«Ci sono stati giorni in cui ho visto entrare in negozio anche quattro o persino cinque clienti che lamentavano il furto della loro bicicletta - racconta Vittorino Rossi di 'Cicli Rossi' di via Magenta - La tendenza dello sfortunato ciclista è chiedere, in sostituzione, mezzi usati ma è inutile dire che non ce ne sono».
Il lucchetto'
«Non serve ormai più perché i ladri rubano anche le biciclette legate usando semplici tronchesini».
«I furti sono all'ordine del giorno - aggiunge Luigi Ferrario dell'omonimo negozio di via Milano - Non c'è un modello più gettonato».
Rimedi per arginare il fenomeno sembrano proprio non esistere.
«L'unica soluzione è tenere la propria due ruote sempre sott'occhio, evitando di abbandonarla a lungo. Ricordo ad ogni modo anche un ritrovamento - conclude Ferrario - Una donna ha rivisto la sua bicicletta abbandonata proprio davanti alla Questura».
dal corriere di como
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