COMUNICATO STAMPA
Solidarietà contro la criminalizzazione delle lotte contro i CPT
Oggi, 13 luglio, si svolge a Trieste il processo d'appello nei confronti di otto compagni già condannati a pesanti pene detentive per aver nel 1998 manifestato e contestato il CPT di Trieste - Porto Vecchio ottenendone di fatto la chiusura.
Esprimiamo la nostra solidarietà agli imputati e chiediamo che venga riconosciuto il valore democratico di quelle iniziative come delle prossime lotte necessarie per contrastare l'infamia di una normativa razzista, contro l'esistenza di veri e propri lager nel nostro territorio nazionale.
Ricordiamo che sono diverse centinaia gli attivisti sotto procedimento penale per reati connessi alle tante iniziative contro la Bossi-Fini e contro i CPT.
Così come ricordiamo che sono ottomila i lavoratori, precari, attivisti, studenti sotto procedimento penale per reati connessi alle lotte per i diritti sociali.
E' grazie a queste lotte che la vergogna dei CPT non è mai stata "normalizzata" e che in questi giorni diversi presidenti e assessori regionali stanno prendendo posizione per la loro chiusura.
La loro e la nostra è una battaglia di civiltà, per i diritti e le libertà degli immigrati e di tutti noi.
Roma 13 Luglio 2005
p. RdB/CUB
Luigi Marinelli
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