Autore: Gabriele Focosi Data: Oggetto: [Forumlucca] cena venerdi 15/07 per LIBERA
LIBERA - ASSOCIAZIONI, NOMI E NUMERI CONTRO LE MAFIE
vi aspetta
VENERDI 15 LUGLIO 2005
alla Festa di Liberazione - c/o Podere Operaio
via del Marginone, Montecarlo (LU)
LA CENA (ORE 20:00)
Gli spaghetti, i fusilli e i rigatoni che verranno cucinati alla Festa non
solo sono biologici, ma sono il frutto di una legge importante: la 109/96
sull'uso sociale dei beni confiscati alle mafie. Una legge fortemente
voluta da Libera e approdata in Parlamento dopo la raccolta di un milione
di firme. La 109/96 ha dato l'opportunità a molti giovani di riunirsi in
cooperative ed associazioni, di crearsi un reddito e di farlo nella
legalità. I frutti delle loro fatiche (caratterizzati dal marchio Libera
Terra) rappresentano i primi esempi di quelle produzioni della "legalità
nella qualità", ottenute con i metodi dell'agricoltura biologica, che
Libera vuole diffondere in altre regioni. Un'impresa resa possibile grazie
all'impegno di molti ma soprattutto dal coraggio e dallo spirito di
sacrificio dei giovani che hanno scelto di coltivare le terre confiscate
alla mafia.
Al banchetto presente alla Festa troverai la pasta, la farina, il vino, la
passata delle cooperative Libera Terra e potrai anche iscriverti a Libera
(la quota 2005 è di 1 euro per gli under 25, 10 euro per gli altri)
IL FILM (ORE 22:00)
"Placido Rizzotto" di Pasquale Scimeca, 2001
La storia di un sogno spezzato la sera del 10 marzo 1948 quando scomparve
nel nulla il segretario della Camera del Lavoro di Corleone, Placido
Rizzotto. Per uno strano caso del destino, attorno alla sua scomparsa vi fu
il convergere di una serie di giovani che in seguito diventeranno
importanti, per un verso o per l'altro, nella storia dell'Italia
contemporanea: l'allora capitano del carabinieri, Carlo Alberto Dalla
Chiesa, che fece le indagini e arrestò gli assassini di Rizzotto; il
giovane studente universitario, Pio La Torre, che sostituì Rizzotto alla
guida dei contadini. E dall'altra parte, Luciano Liggio (l'assassino di
Rizzotto) e tutti gli uomini della sua banda, che in seguito diventeranno i
padroni della Mafia.