Aggiornamento ddl manipolazione psicologicaRICEVO E TRASMETTO
Vi rigiro questa email molto importante!!!
Gentili associati,
un primo aggiornamento sul ddl sulla manipolazione psicologica.
Sta proseguendo il tam-tam informativo per rendere la notizia di dominio pubblico. Ieri abbiamo mandato un comunicato stampa a molti giornali e stiamo contattando altri gruppi ed associazioni non aderenti al circuito Conacreis, affinché l'informazione circoli e si crei opinione in proposito.
In allegato vi inviamo copia degli articoli pubblicati oggi dai quotidiani Repubblica e La Stampa; le altre testate nazionali non parlano ancora dell'argomento. Vi saremmo grati se ci segnalerete a vostra volta eventuali articoli pubblicati su quotidiani regionali.
La risonanza che la notizia comincia ad assumere è senz'altro dovuta all'interesse diretto del Sen. Stefano Boco - capogruppo al Senato dei Verdi per la Pace, che ha fatto ieri un comunicato stampa a cui sono seguiti alcuni lanci di agenzia, che riportiamo di seguito. Il Sen. Boco è il politico che per primo ha mostrato interesse verso le nostre tematiche ed i rischi che questo disegno di legge potrebbe rappresentare. Meno nette le posizioni degli esponenti di altri partiti del Centro-Sinistra, anche se è lecito pensare che l'opposizione voterà contro in maniera omogenea.
Intanto il Cesnur (Centro Studi Nuove Religioni, diretto da Massimo Introvigne) ha riproposto un proprio documento dello scorso anno, già molto critico verso il ddl, inviandolo a tutto il Senato ed a vari esponenti del mondo della cultura.
Nei prossimi giorni faremo circolare una lettera e inviteremo tutti i soci a sottoscrivela ed a diffonderla il più possibile. Intanto condividiamo con voi la posizione del Consiglio Direttivo Conacreis sul ddl.
Cordiali saluti,
Elfo Frassino
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La posizione del Conacreis sul disegno di legge sulla "manipolazione mentale".
Il Senato discuterà nei prossimi giorni una proposta di legge finalizzata alla reintroduzione del reato di plagio nell'ordinamento giuridico: è il Disegno di Legge, "Disposizioni concernenti il reato di manipolazione mentale" (n. 1777), d'iniziativa della senatrice Alberti Casellati.
La nostra Associazione aveva già espresso preoccupazione per questa iniziativa, perché potrebbe creare non pochi problemi alla libertà d'espressione delle Associazioni che si occupano di spiritualità e di ricerca etica e interiore.
Il Disegno di Legge in questione desta preoccupazione, a nostro avviso, anche nell'ambito delle minoranze religiose riconosciute, come conferma una nota ufficiale dalla Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia.
Più in generale l'approvazione di questa proposta rappresenterebbe una grave limitazione dei diritti consolidati e delle libertà del cittadino. L'indeterminazione del campo d'applicazione riproduce le stesse perplessità che avevano portato alla cancellazione del reato di plagio dal nostro ordinamento giuridico. L'ipotesi di reintrodurre il reato di plagio, con la nuova formulazione di "manipolazione mentale", non trova concordi molti giuristi ed esperti di movimenti religiosi italiani e di altri Paesi.
Conacreis si adopera da sempre per favorire il dialogo fra tutte le realtà associative, nel pieno rispetto della libertà di scelta e d'espressione dei singoli individui e all'insegna della piena collaborazione con le istituzioni e lo Stato. Per questo motivo la nostra Associazione invita gli organi d'informazione a dare ampio risalto alla vicenda, allo scopo di favorire il più ampio schieramento possibile di parlamentari sensibili alla salvaguardia dei diritti costituzionali e contrari all'approvazione di questo Disegno di Legge.
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Lanci di agenzia - comunicato stampa Sen. Stefano Boco
GIUSTIZIA: BOCO, CON REATO PLAGIO ATTENTATO LIBERTA' PERSONA
(V. GIUSTIZIA: DDL PER REATO PLAGIO ... DELLE 15,41)
(ANSA) - ROMA, 16 GIU - ''Si prepara un nuovo attentato alla
liberta' personale dei cittadini con la reintroduzione in Italia
del reato di 'plagio'''. Cosi' Stefano Boco, capogruppo dei
Verdi a palazzo Madama commenta l'avvio dell'esame del ddl sul
reato di plagio nell'aula del Senato. ''Noi Verdi abbiamo gia'
presentato la pregiudiziale di costituzionalita' - prosegue
l'esponente del Sole che Ride - che il nostro responsabile alla
giustizia, Giampaolo Zancan, ha basato sulla straordinaria e
celebre sentenza della Corte costituzionale n. 96 del 1981, che
espunse il reato di plagio dal codice penale. Ora i fautori del
finto liberalismo, pensando forse di alimentare un clima di
repressione che la sconfitta referendaria fa pericolosamente
aleggiare sul nostro Paese, con questo disegno di legge vogliono
penetrare nella dinamica dei rapporti personali: qualsiasi fatto
che implichi un'interrelazione psichica, persino il rapporto
maestra-allievo e medico-paziente, cosi' come una conversione
religiosa, potra' essere arpionato e colpito con il carcere. Non
si da' giustizia a chi la cerca, costruendo un'ingiustizia
collettiva''.
(ANSA).
PLAGIO: DDL ALL'ESAME SENATO, PER BOCO ATTENTATO A LIBERTA' =
(AGI) - Roma, 16 giu. - Avviato nell'Aula di Palazzo Madama
l'esame del ddl riguardante il reato di manipolazione mentale
presentato nel 2002 dalla senatrice di FI Elisabetta Alberti
Casellati, da alcuni mesi sottosegretario alla Salute.
Un provvedimento che gia' suscita le prime reazioni
negative nei gruppi di opposizione.
"Si prepara un nuovo attentato alla liberta' personale dei
cittadini con la reintroduzione in Italia del reato di
'plagio': in stand by da oltre un anno, e' iniziata oggi al
Senato la discussione del disegno di legge 'Disposizioni
concernenti il reato di manipolazione mentale', che configura
con termini vaghissimi, quali 'condizionamento e soggezione',
un reato punibile con la reclusione da due a sei anni". Lo
afferma il senatore Stefano Boco, capogruppo dei Verdi a
palazzo Madama. "Noi Verdi abbiamo gia' presentato la
pregiudiziale di costituzionalita' - prosegue l'esponente del
Sole che Ride - che il nostro responsabile alla giustizia,
Giampaolo Zancan, ha basato sulla straordinaria e celebre
sentenza della Corte costituzionale n. 96 del 1981, che espunse
il reato di plagio dal codice penale. Ora i fautori del finto
liberalismo, pensando forse di alimentare un clima di
repressione che la sconfitta referendaria fa pericolosamente
aleggiare sul nostro Paese, con questo disegno di legge
vogliono penetrare nella dinamica dei rapporti personali:
qualsiasi fatto che implichi un'interrelazione psichica,
persino il rapporto maestra-allievo e medico-paziente, cosi'
come una conversione religiosa, potra' essere arpionato e
colpito con il carcere. Non si da' giustizia a chi la cerca,
costruendo un'ingiustizia collettiva". "Oggi il disegno di
legge - conclude Boco - e' stato bloccato dalla mancanza del
numero legale, perche' i nuovi censori, per fortuna, amano la
settimana corta in Senato. Ma presentero' un gran numero di
emendamenti ostruzionistici, tentando di impedire un gravissimo
liberticidio del diritto che per l'ennesima volta porterebbe il
nostro Paese verso un fondamentalismo pericoloso e illiberale.
Non posso non notare che e' stato in un cassetto per dodici
mesi e viene tirato fuori solo pochi giorni dopo il
referendum". (AGI)
Apc-GIUSTIZIA/ VERDI: DOPO REFERENDUM SENATO RESUCITA REATO DI PLAGIO
"Faremo ostruzionismo: in galera solo perche' si va in analisi?
Roma, 16 giu. (Apcom) - "Si prepara un nuovo attentato alla
libertà personale dei cittadini con la reintroduzione in Italia
del reato di 'plagio'". Lo afferma Stefano Boco, capogruppo dei
Verdi a Palazzo Madama. "In stand by da oltre un anno, è iniziata
oggi al Senato la discussione del disegno di legge 'Disposizioni
concernenti il reato di manipolazione mentale' - spiega Boco -
che configura con termini vaghissimi, quali 'condizionamento e
soggezione', un reato punibile con la reclusione da due a sei
anni".
"Noi Verdi abbiamo già presentato la pregiudiziale di
costituzionalità - prosegue il parlamentare dei Verdi - che il
nostro responsabile alla giustizia, Giampaolo Zancan, ha basato
sulla straordinaria e celebre sentenza della Corte costituzionale
n. 96 del 1981, che espunse il reato di plagio dal codice penale.
Ora i fautori del finto liberalismo, pensando forse di alimentare
un clima di repressione che la sconfitta referendaria fa
pericolosamente aleggiare sul nostro Paese, con questo disegno di
legge vogliono penetrare nella dinamica dei rapporti personali:
qualsiasi fatto che implichi un'interrelazione psichica, persino
il rapporto maestra-allievo e medico-paziente, così come una
conversione religiosa, potrà essere arpionato e colpito con il
carcere. Non si dà giustizia a chi la cerca, costruendo
un'ingiustizia collettiva".
"Oggi il disegno di legge - conclude Boco - è stato bloccato
dalla mancanza del numero legale, perché i nuovi censori, per
fortuna, amano la settimana corta in Senato. Ma presenterò un
gran numero di emendamenti ostruzionistici, tentando di impedire
un gravissimo liberticidio del diritto che per l'ennesima volta
porterebbe il nostro Paese verso un fondamentalismo pericoloso e
illiberale. Non posso non notare che è stato in un cassetto per
dodici mesi e viene tirato fuori solo pochi giorni dopo il
referendum".
Red/Mau
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